lunedì 21 settembre 2020

GODZILLA LA SERIE ANIMATA (1998-2000)

 




Tutti conosciamo Godzilla e tutti purtroppo conosciamo il tentativo americano del 1998. Da quel tentativo però saltò fuori una serie animata che ammetto mi ha veramente sorpreso.


Il Godzilla americano del 1998 è un film di Roland Emmerich, con Matthew Broderick (bravo attore, ma che poi non mi è capitato più di vedere in giro... boh) e Jean Reno. Come praticamente capita tutte le volte che qualcosa di Giapponese viene preso in mano dagli Americani, anche Godzilla si è visto levare completamente gli attributi che lo hanno sempre contraddistinto e reso quel che è: il risultato è stato qualcosa di piuttosto piatto, senza carisma e con una eccessiva insistenza verso il realismo.
 Godzilla è stato ridisegnato in una maniera da assomigliare ad un T-Rex col mentone, è agile come un raptor, non è praticamente quasi invulnerabile e non ha il famoso ruttone radioattivo: non a caso, questa versione ha ricevuto dai fan il nomignolo di "Zilla", allo scopo sia di separarlo dai Godzilla veri e propri e sia per scherno (un pò come quando l'Imperatore Romolo Augusto veniva chiamato Augustolo), tanto da essere divenuto ormai il suo nome semi-ufficiale. 
 Penso siamo tutti concordi che questo film sia una vera merda e chi non è d'accordo può accomodarsi fuori, grazie.

 Ero già a conoscenza che avessero realizzato una serie animata sul film, però non mi sono mai disturbato a cercarla perchè le premesse non parevano assolutamente buone. Di recente però mi capitato di riascoltare la mitica canzone "Godzilla" dei Blue Oyster Cult e mi è venuta voglia di vedere qualcosa col mostrone. Non sono un fan esagerato dei film di Godzilla perchè a torto o a ragione ho trovato che per come sono strutturati , più o meno visto uno visti tutti, quindi ho detto "va beh, proviamo a vedere questa serie animata, magari mi soprenderà... al peggio la cestino" e mi sono ritrovato a spararmi tutti i 40 episodi (divisi in due stagioni).

 Mi ha sorpreso, perchè mi è piaciuta ed è stata realizzata nel complesso molto bene. La trama della serie riprende diversi personaggi presenti nel film, primo fra tutti quello interpretato da Matthew Broderick, ovvero il Dr. Niko "Nick"Tatopoulos e non si tratta di una versione infantilizzata del film, ma un diretto sequel. Lo "Zilla" del film è morto, ma fra le uova che aveva deposto una è sopravvissuta, per essere scoperta nel momento della schiusa da Nick (che non aveva mai smesso di cercare eventuali uova superstiti dopo la sconfitta del primo Zilla): essendo il primo essere vivente con il quale è entrato in contatto immediatamente dopo la nascita, grazie al processo di imprinting il nuovo Zilla praticamente ha registrato Nick come sua madre. E' importante anche notare come però il cucciolo scappi e faccia perdere le tracce di se fino a molto tempo dopo, quando è già relativamente cresciuto.

S
Se non fosse grosso quanto un vitello, sarebbe quasi carino

Assieme ad altri personaggi del film ed alcuni nuovi, Nick forma l'H.E.A.T. , un gruppo atto a studiare le mutazioni come Godzilla ed intervenire (come consulenza o in modo più diretto) ove queste si manifestino. Eh si, perchè a quanto pare il mostrone non è stata l'unica creatura mutata dalla radioattività e nemmeno la prima: oltre a quelle "nuove", altre creature sono esistite in tempi remoti e si stanno svegliando.
  Una decisione intelligente fatta dagli sceneggiatori è che sebbene Godzilla consideri Nick come sua mamma e quindi ne subisca l'ascendente, non è assolutamente controllabile come un cagnolino ne comprende magicamente il linguaggio umano:  per una buona parte della serie infatti ciò che Nick riesce a far comprendere a Godzilla sono una manciata di comandi molto basilari, tipo "va via" o "torna in acqua". Già il riuscire a trovare un modo per chiamarlo ha richiesto un tot di esperimenti e tentativi, inoltre il fatto che comunque Godzilla sia una creatura colossale non rende le cose semplici: quando Godzilla interviene per proteggere Nick ed il suo gruppo da un mostro, non si cura affatto di dove stia combattendo, col risultato di provocare spesso danni terrificanti specialmente se lo scenario è un centro abitato (e questo porterà ogni tanto problemi durante la serie, come l'affrontare in tribunale una causa giuridica da milioni di dollari per danni durante uno degli ultimi episodi).
 I combattimenti sono molto soddisfacenti, ben coreografati e sebbene non siano sanguinolenti, ogni tanto ferite aperte ci sono ed in diverse occasioni Godzilla usa il suo ruttone atomico per ridurre il mostro di turno ad un tizzone: già, mi dimenticavo di dire che in questo cartone animato c'è la fiammata atomica, realizzata come nel Godzilla classico (incluso l'illuminarsi delle creste dorsali) anche se in questo caso è di color verdastro. Occasionalmente è anche implicito che vi sia qualche vittima durante le attività dei mostroni.


I personaggi degni di nota sono i membri appunto dell' H.E.A.T.

Il Dr. Niko "Nick" Tatopoulos, Dr. Elsie Chapman, Dr. Mendel Craven, Randy Hernandez, Monique Dupre.
 I personaggi secondari sono la reporte televisiva Audrey Timmonds ed il Maggiore Anthony Hicks (entrambi ripresi dal film).
 Quel che ho apprezzato è stato il rapporto fra i personaggi protagonisti, che a differenza di tantissimi cartoni animati anni 80 e sopratutto 90, non ha quel clima da scolaresca ma hanno interazioni che nei limiti imposti da una serie animata americana, sono un pelo più realistici ed essendo tutti adulti, ogni tanto saltano fuori trascorsi coerenti con la loro età (Elsie ad esempio si scopre essere divorziata. Oppure viene mostrata la difficoltà del conciliare sentimenti e carriera nel rapporto fra Nick ed Audrey). Non mancano i momenti comici, che spesso girano intorno al Dr. Craven ed il suo robot/drone NIGEL: una gag ricorrente è che NIGEL finisca puntualmente distrutto in ogni singolo episodio dove faccia la sua comparsa (che detta così potrebbe suonare stucchevole dopo un pò, ma personalmente l'ho sempre trovato divertente).
 Non ho descritto nel dettaglio i personaggi perchè tutto sommato credo valga la pena di scoprirli e vedere l'evoluzione dei loro rapporti direttamente.

A livello di animazioni il livello l'ho trovato molto buono: Godzilla ed i mostri sono veramente ben dettagliati, i personaggi umani non sono caricaturali ne spigolosi e le animazioni fluide. C'è un lieve calo con la seconda stagione, perchè è finita sotto uno studio di animazione differente, ma è appena notabile. Un dettaglio degno di nota è che non appare nessuno dei mostri classici e ciò significa che tutte le creature presenti sono creazioni originali, le quali sono ben fatte e fantasiose il giusto.

La struttura degli episodi è quasi sempre impostata sul modello "mostro della settimana", ovvero episodi auto-conclusivi dove i nostri hanno a che fare con una creatura differente, anche se non mancano alcune avventure particolarmente complesse divise in più episodi. Grazie al cielo la serie si tiene alla larga dalla formula dell'antagonista fisso (uno dei miei timori era infatti che nella serie ci fosse il classico scienziato pazzo/organizzazione malvagia a fungere da avversario in ogni singolo episodio: in alcuni contesti questo può funzionare, ma nel caso di questo Godzilla sarebbe risultato ridicolo ed infantile).

 Concludendo, mi sento di consigliare questa serie anche solo per darle una possibilità (però se proprio vi sta sulle balle Zilla, non vi biasimo se non ve la sentite. Però sta sulle balle anche a me eppure la serie mi è piaciuta... non si sa mai XD), tuttavia devo avvisarvi che essendo inedita in Italia dovrete per forza visionarla in inglese. E con questo, un saluto ed un rutto atomico a tutti.

17 commenti:

  1. Mi sembra abbastanza intrigante, visto anche che sono uno di quegli esecrabili personaggi a cui il film americano è piaciuto e trova quelli giapponesi di una noia mortale... 😁

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    1. Potrebbe effettivamente rischiare di piacerti allora, perchè i lati positivi dei film giapponesi li ha, ma quelli noiosi no. :D

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  2. Go go Godzilla! Yeeeah... Grandi i Blue Oyster Cult! :--D

    Mai vista la serie animata, però il film di Emmerich era veramente inguardabile...

    E sai che hai ragione su Broderick? Chi l'ha più visto da allora?

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    1. Alla fine per curiosità ho controllato ed ha continuato a lavorare piuttosto attivamente fino ad oggi nel cinema, in tv ed a teatro, quindi in America immagino che sia ancora una presenza e che sembri "scomparso" solo a noi all'estero XD

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    2. Matthew Broderick non si vede molto in giro perché fa principalmente l'attore di teatro. E non lo si può biasimare conoscendo Hollywood XD

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  3. Molto interessante, gli americani hanno sempre avuto difficoltà a accettare qualcosa che non è derivato da qualche loro mito (e spesso fanno remake su remake solo per adattare allo spirito yankee film stranieri, sopratutto perché mi dicono che il doppiaggio americano sia veramente pessimo).

    Interessante l'idea dell'imprinting su Zilla. Mi ha intrigato assai.

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    1. Si è vero, infatti questo è uno degli aspetti che non danno una buona impressione degli Americani.
      Già quando ero bambino ricordo bene BIG, che era un remake del nostro "Da Grande" e "Tre uomini e un bebè", che era il remake del film francese "Tre uomini e una culla": in entrambi i casi, gli originali erano usciti poco tempo prima. Insomma, lo fanno da sempre e continuano a farlo.
      Qui i casi sono due: o sono gli Americani ad essere un popolo talmente bue da essere talmente chiuso mentalmente fino a questo punto, oppure questa è l'opinione che ha Hollywood del proprio pubblico e li ha abituati così di conseguenza.

      Sul doppiaggio non è che brillano effettivamente, ma solo quando si tratta di doppiare roba straniera. Mi spiego meglio: quando si tratta di dare la voce a prodotti originali tipo cartoni animati, c'è gente anche molto brava. Quando devono sostituire la voce ad un prodotto straniero invece, ho quasi sempre sentito cani che abbaiano (una delle rare eccezioni è stato nell'anime "The Big O", dove il doppiaggio americano l'ho trovato migliore di quello giapponese).
      Sarà anche perchè con la scusa dell'inglese "lingua internazionale", sono un pò viziati nell'essere abituati che gli altri debbano adattarsi a loro e non viceversa.
      Grazie del commento ;)

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    2. E' una cosa che ho sempre notato anche io (cioè che i doppiatori americani sono fantastici quando si tratta di doppiare un cartone loro ma fanno pena quando doppiano anime o cartoni europei). Essendo appassionato del settore, ho fatto una ricerca e questo è quanto è saltato fuori:

      I prodotti fatti in patria (cartoni e videogiochi) vengono doppiati da professionisti, gente di prim'ordine (sempre più spesso anche da attori di grosso calibro). Invece i prodotti fatti all'estero (anime compresi) vengono affidati a studios minori che possono contare soltanto su doppiatori di terza categoria (spesso sono fatti in Canada per risparmiare), gente che molto spesso finisce da loro perché non in grado di competere nell'industria domestica. Per capire la differenza: doppiare un cartone animato americano paga 700 dollari all'ora (e sono garantite almeno 4 ore di lavoro) più residui se viene messo in onda più volte (e i doppiatori più affermati possono negoziare un salario migliore ovviamente, ad esempio i doppiatori dei Simpson prendono un sacco di soldi). Doppiare un cartone estero paga solo 60 dollari all'ora (non sono garantite più di 2 ore, a volte anche meno) e non ti becchi niente di residui. In più, è anche il modo in cui sono gestiti i doppiaggi che fanno pena. I doppiatori anime devono lavorare in condizioni pietose: devono registrare qualcosa tipo 20 battute al minuto, non gli viene data alcuna informazione/descrizione sul prodotto a cui stanno lavorando (non sanno nemmeno chi è il personaggio che stanno doppiando a meno che non facciano ricerche in proprio), lavorano sempre da soli e mai in gruppo etc..

      L'unica eccezione è stato il doppiaggio di alcuni film dello Studio Ghibli che è stato prodotto dalla Pixar (il cui ex-presidente è un grande fan di Miyazaki) e quindi fatto con attori di grossi calibro (gente come Christian Bale, Patrick Stewart, Hugo Weaving etc). Quelli erano effettivamente fatti benissimo.

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    3. Informazioni interessanti, grazie. Il divario di paga è sconvolgente.
      Ora capisco perchè in America vanno così forte le emittenti streaming su abbonamento che trasmettono gli anime (doppiati da loro): pagano meglio ed hanno quindi doppiatori migliori.

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    4. Lieto di contribuire X4 Non dovrebbe stupire visto che parliamo della patria del capitalismo, dove se c'è un modo di risparmiare lo faranno. Ultimamente si è diffusa un altra piaga ovvero quello di assumere gente proveniente da Youtube e altre piattaforme social come doppiatori. E' gente che non è iscritta ad alcun sindacato e quindi si accontenta di molto meno che i doppiatori professionisti. Non so se hai visto le ultime serie animate di Transformers trasmesse su Netflix (Combiner Wars, Powers of the Prime e War for Cybertron) ma appunto i doppiatori erano tutti youtubers o attori non-unions. E il cast storico giustamente ha protestato visto che rischiano di rimetterci il lavoro per colpa dell'avidità dei produttori.

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    5. No, mi tengo alla larga da quelle e Netflix per me è un anatema XD
      Comunque hai reso lo stesso l'idea.

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  4. Il vecchio Zilla ha ricevuto anche un altro nomignolo ancora meno affettuoso ovvero GINO (Godzilla In Name Only). Ricordo ancora come in Godzilla Final Wars i giapponesi si presero la rivincita inserendo il personaggio che viene annientato in letteralmente 13 secondi dal vero Godzilla. Tra l'altro sapevate che il mentone è ispirato a Shere Khan del Libro della Giungla Disney? XD

    La serie animata piacque moltissimo anche a me! Aveva tutto lo spirito dei Godzilla originali e, in più, una cosa che i film della TOHO non hanno mai avuto e cioè un cast umano più o meno decente XD Zilla Junior è all'altezza del suo fratello maggiore giapponese. Almeno lui se lo merita di chiamarsi Godzilla. Avrei tanto voluto che non fosse cancellata troppo presto. Un altro tocco di classe è che usavano il leggendario ruggito del Godzilla giapponese!

    Alcuni episodi erano anche piuttosto tristi per gli standards dell'epoca, tipo quando Godzilla trova una compagna oppure quando il Godzilla originale (suo padre) viene ricreato in forma di cyborg e usato dai cattivi.

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    1. GINO è stupendo, ahahahahaha!
      Su, quella frecciatona in Final Wars è veramente esplicita che più non si può XD

      Concordo che il cast umano è un pò l'elemento chiave: effettivamente nei film di Godzilla è proprio nelle parti dove ci sono i personaggi umani che in genere mi rompo le balle.

      Ecco, quella del mento non la sapevo, ma ora figurandomelo di profilo mi rendo conto che effettivamente la somiglianza (anche il taglio degli occhi) è lampante.

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    2. Final Wars è il mio film di Godzilla preferito. Hai anche ragione quando dici che visti uno visti tutti ma io sono troppo Kaiju-nerd per farci caso :3

      Tra l'altro forse ricordo male o nella serie c'era un triangolo amoroso? Tra Nick, Audrey ed Elsie?

      Il mentone è un classico dei Cattivi Disney XD

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    3. Riguardo il triangolo, diciamo di no.
      Elsie durante la prima serie occasionalmente se ne usciva con atteggiamenti verso Nick del tipo "Oh, se ti stufi di Miss Reporter d'Assalto, guarda che io sono disponibile" Però la cosa non è mai andata oltre questo stadio superficiale, prima di sparire: questo mi è piaciuto, ho trovato questo semplice tastare il terreno molto verosimile.

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    4. Che sassy XD
      Comunque se ti è piaciuta questa serie ti consiglio di recuperare, se non lo hai già fatto, anche la serie animata su King Kong del 2000

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