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lunedì 2 agosto 2021

BENE E MALE, EROI E MALVAGI - UNA REALTA' CHE VOGLIONO CANCELLARE

 


Questo articolo in origine doveva riguardare l'andazzo dell'ultimo periodo di mostrare personaggi estremamente malvagi come protagonisti di film ed in luce migliore. Tuttavia per spiegare bene la questione mi sono accorto che il discorso deve purtroppo per me ( 😅 ) essere molto più ampio ed includere anche l'eroismo.

 Come archetipo narrativo esistono alcuni tipi di personaggi e fra gli eroi e gli antagonisti ne esistono due che sono la due facce della stessa medaglia, ovvero l'Eroe Ispirazionale ed il Malvagio Puro.
  PS = Non ho idea di come siano chiamati in italiano, quindi ho inventato questi nomi come libera traduzione.

 Questi personaggi sono rari ma fondamentali ed oltre a spiegarne il perchè, andiamo a vedere cosa sono.

L'EROE ISPIRAZIONALE

 Questo tipo di Eroe è l'individuo che è buono di suo. E' nella sua natura, in ultimo, fare la cosa giusta.
Non è un personaggio perfetto o infallibile, badate bene, perchè può fare degli degli errori, può crescere e può anche avere dei dubbi, ma in ultimo non mollerà mai e non sceglierà mai il male.
 Non è un qualche di esperienza a motivarlo ad essere migliore: lui è di natura già potenzialmente migliore e sceglierà di essere un Eroe in base a ciò.
Superman, Luke Skywalker ed He-Man nella sua incarnazione Filmation sono tre forti esempi di Eroe Ispirazionale. 
 Perchè Ispirazionale?  Perchè è il genere di Eroe che viene preso come esempio, come modello positivo e che ispirerà con le proprie gesta ed il proprio esempio la gente comune ad essere migliore, a voler essere migliore, a mostrare che si può essere migliori.
 E' anche grazie a questo archetipo che esiste quello invece più diffuso ovvero l'Eroe Catartico/Motivazionale, che è il tipo di Eroe che ambisce ad essere una persona migliore spesso su esempio dell'Eroe Ispirazionale (un esempio di Eroe Catartico/Motivazionale è l'Uomo Ragno).





 IL MALVAGIO PURO

 E' l'antagonista malvagio, quello veramente malvagio che semplicemente gode a fare del male. Non parliamo ovviamente di un individuo senza alcun raziocinio: un Malvagio Puro può avere e spesso ha obbiettivi, piani precisi e molta scaltrezza ma semplicemente la sua motivazione più profonda è di essere un grandissimo figlio di puttana dal cuore nero come il carbone. 
 La sua natura è quella ed è sempre stata quella. E' nato storto ed ha continuato ad essere storto.
Il Joker, l'Imperatore di Guerre Stellari e Crudelia Demon sono emblematici esempi di questo.
 Il Malvagio Puro rappresenta il Male, una negatività quasi primordiale contro la quale ci si può solo opporre, altrimenti si verrà distrutti da essa.

 
 Il diffusissimo errore che si fa è di liquidare superficialmente questi due tipi di archetipo come personaggi bidimensionali e poco interessanti, ma solo dai personaggi che vi ho citato ed altri che potrei nominare, penso vi siate già resi conto di come questo sia luogo comune sbagliato.
 Ripeto che sono tutti personaggi con lo stesso potenziale di complessità di qualsiasi altro, ma sono semplicemente la massima rappresentazione del Bene e del Male che un personaggio di fantasia potrà mai essere.

 Perchè quindi si sta cercando di negare questi due indispensabili archetipi? Perchè si tenta di distruggerli nella cultura popolare? 
 Perchè si tenta di convincere la gente che gli Eroi sono dei pezzi di merda ed i Malvagi invece dei glorificati anti-eroi incompresi?
 Perchè i progressisti, attivisti e liberali più beceri credono nel Relativismo.
 Per loro tutto è relativo: la scienza è relativa, la biologia è relativa, la morale è relativa ed il Bene ed il Male sono relativi o per meglio dire, fondamentalmente per loro non esistono.
 Questa è follia, perchè implica non solo una filosofia di vita auto-assolutoria, ma che Giusto e Sbagliato non esistono.
 Questo cosa significa? Significa che archetipi come l'Eroe Ispirazionale ed il Malvagio Puro esistono per ricordare che invece Bene e Male esistono, così come di conseguenza Giusto e Sbagliato: se Giusto e Sbagliato esistono allora significa che chiunque può andare a dire loro che stanno sbagliando, che hanno torto per ragioni precise e concrete.




 Questo loro non lo sopportano e non possono affrontarlo, perchè loro poggiano il proprio equilibrio interiore (o psicologico se preferite) su menzogne che si raccontano da soli, su una loro visione del mondo che non esiste, che viene frantumata in due minuti se messa a confronto con la realtà e fatti concreti.
 E' un sostegno psicologico molto fragile e traballante e si tiene insieme solamente se nessuno lo mette in dubbio.
 Per fare sì che nessuno lo metta in dubbio, tutti devono venirne convinti ed accettarlo come nuova verità e quindi tutto ciò che dimostra il contrario deve essere decostruito e stravolto (oppure distrutto) per appoggiare la nuova verità.

 Inoltre per loro questi Malvagi sono eroi e li trovano simpatetici perchè sostanzialmente impongono il loro egoistico bisogno e la loro personale visione sugli altri, esattamente come tentano di fare i progressisti ed ovviamente non è colpa loro ma della società, che si merita qualunque cosa di orribile questi personaggi possano commettere.


 Quindi abbiamo cose come il film su Crudelia Demon (mi rifiuto di chiamarla Cruella: in Italia è Crudelia da prima che io nascessi e solo perchè chi si occupa di adattare i film ormai è una branca di gente con problemi mentali, non significa che io debba adattarmi a quello che scelgono) ovvero un film che pretende di spiegarti le origini, le motivazioni, le scusanti e farti simpatizzare per un personaggio che sostanzialmente ha lo scopo di scuoiare 100 cuccioli per farsi una fottuta pelliccia.
 Perchè ovviamente tutto è relativo e nessuno è davvero malvagio.
Peccato che Crudelia Demon ivece lo sia: il personaggio è stato creato per essere malvagio e basta. Non ha bisogno di spiegazioni ne di sapere la causa per la quale è diventata così, in quanto non esiste: Crudelia è una vecchia baldracca dal cuore nero e quello è sempre stata. 
 
 Malefica? Uguale. E' il Male ed è lì per rappresentare il Male nella sua essenza, da contrapporre a ciò che rappresenta l'Eroe.

 Harley Quinn? E' una psicopatica omicida che sente le voci nella testa che ha scelto di seguire il Joker. Non è un personaggio eroico.



 Prendiamo ad esempio Norman Stansfield, il cattivo del film Leon magistralmente intepretato da Gary Oldman ( e magistralmente doppiato dal nostro compianto Tonino Accolla: diamo a Cesare quel che è di Cesare).  Il film ci fa capire che è un poliziotto corrotto, coinvolto direttamente con lo spaccio di droga, drogato lui stesso, chiaramente instabile a livello psicologico e palesemente un individuo negativo e malvagio. C'è bisogno di sapere come è diventato così e renderlo più simpatico al pubblico o fargli dire "poverino non è colpa sua"? No, perchè Stansfield è lì unicamente per essere un gran pezzo di merda. Un interessante pezzo di merda ma pur sempre un pezzo di merda, ruolo che viene svolto alla perfezione.
 E' un individuo malvagio fino al midollo che entra nella vita dei protagonisti e la stravolge: non c'è bisogno di sapere altro di lui.

 Abbiamo poi Superman, che a prescindere che piaccia o meno come personaggio (a me non tanto, per esempio), è il simbolo della Speranza (si, con la S maiuscola) e l'Eroe Ispirazionale per eccellenza dell'era moderna.
 Senza stare a descriverlo, Superman è stato presentato perfettamente alla massa con il primo film di Richard Donner, interpretato da Christopher Reeve: la gentilezza, l'altruismo, il costume dai colori brillanti, la determinazione, l'integrità... tutte cose che lasciavano nella gente il desiderio di provare ad essere un po' migliori.
 Poi è arrivato Zack Snyder con il suo Superman pessimista, che si è arreso ancora prima di iniziare e con il suo costume dai colori spenti, morti e deprimenti. Un Superman che tra l'altro uccide. Lo so che è abbastanza inflazionato come argomento riguardo quel film, però resta il fatto di come il punto sia che Superman non lo avrebbe mai fatto: piuttosto avrebbe rischiato una mano per coprire gli occhi a Zodd, ma non lo avrebbe ammazzato, perchè Superman esiste per essere migliore di così e per dimostrarlo.

 Vogliamo parlare di He-Man? Potrei dire molto ma preferisco citare Mark Taylor, uno dei maggiori responsabili della creazione dei Masters "...era un esempio per i bambini, era il loro migliore amico: un uomo buono ed onesto, in grado di sbaragliare qualsiasi nemico".  Quanto c'è da essere stronzi per voler smontare qualcosa di così positivo? 

  Il Bene esiste. Il Male esiste.
 Esistono il Giusto e lo Sbagliato.
 Esistono la Ragione ed il Torto.
 E chi li determina? Qualcosa di superiore a noi: l'evidenza.
Se io dico che le foglie sono verdi non può saltare su uno a dirmi che invece sono blu, solo perchè a lui piacerebbe di più così e vuole credere che sia altrettanto giusto. Sono fottutamente verdi e basta, scientificamente è spiegato e dimostrato il motivo per il quale sono verdi: questa è evidenza.  Io ho ragione e lui ha torto, non ci sono scappatoie e se lui ci rimane male si arrangia, perchè dei suoi sentimenti alla realtà ed ai fatti concreti non gliene frega un cazzo: non muteranno solo per farlo contento e reggergli la balla che si racconta da solo.

 Allo stesso modo gli archetipi sono quelli e sono immutabili perchè fin da quando all'alba dei tempi l'essere umano ha iniziato a creare storie, sono stati presenti, in ogni parte del mondo e senza che nessuno li andasse ad insegnare: vengono usati spontaneamente, perchè stanno alla base del raccontare una storia.

 Vuoi stravolgerli o frantumarli? Ok, ti uscirà una storia di merda. E' la matematica della narrativa, se mi concedete questa definizione. 
 
 Serve la consapevolezza del Bene e del Male, serve la consapevolezza che si può aver ragione e che si può avere torto, senza scappatoie, senza se e senza ma: capita e non muore nessuno.

14 commenti:

  1. Solo perché il testo è un po' lungo sennò mi sarei tatuato le tue parole che condivido in pieno!

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    1. In effetti per tatuarlo tutto si dovrebbe partire dalla scapola per poi andare giù per la schiena e fare tutto il giro sulla coscia :D :D :D

      Scherzi a parte, ti ringrazio ;)

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  2. Sì, questa moda della disney di recuperare i cattivi per farli passare per buoni mancati è demenziale, anche più del Superman Sbagliato. Di molti personaggi non ci interessa né ci deve interessare "perché" sono cattivi, ci deve bastare che lo sono perché la loro funzione è quella di antagonisti. Del resto, chi se ne frega.

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    1. Esattamente, è veramente folle. Ormai alla Disney e non solo, sono fuori completamente.

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  3. Mi sa che qualcuno confonde quelli che tu giustamente chiami archetipi letterari con la vita reale, che è molto più complicata.
    Tutti sanno che Hitler amava molto gli animali ed era gentile con le vecchiette (purché non ebree). Può pure capitare che un uomo perda la vita perché si è tuffato in acqua per salvare un bambino che affogava, poi quando gli si vuole intitolare la piazza del paese si scopre che era stato accusato di molestie a suo nipote (questa è inventata, ma è carina. Pensa all'imbarazzo del sindaco :D).
    "Il Bene esiste. Il Male esiste. Esistono il Giusto e lo Sbagliato. Esistono la Ragione ed il Torto. E chi li determina?"
    Lo determiniamo noi, non è facile, a volte ci si sbaglia.. Una mia parente era la donna più buona del mondo, ma non sopportava i gobbi, perché "li aveva segnati Dio" (e non aveva letto il Riccardo III).
    E' verissimo che in ambito letterario-filmico mostrando il lato umano dei cattivi si rischia 9 su 10 una storia di merda, ma come al solito dipende dal volere esagerare, è una moda come tante. E poi dipende dallo scrittore.
    Probabilmente non ha molto senso compatire Crudelia, ma a me il Joker di The Killing Joke è piaciuto, al netto di qualche lacrimuccia di troppo. Rimane un interessante pezzo di merda come Stansfield e Hans Gruber, ma Alan Moore ti spiega perché e lo fa da signor scrittore.

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    1. Ma non è tutto relativo, è questo il mio punto.
      Certo che si può sbagliare e infatti lo dico, ma secondo il relativismo totale che si vorrebbe promuovere nessuno sbaglia, perchè "dipende".
      Se ci fosse di mezzo il bene dell'umanità e io dovessi compiere un atto orrendo per attuarlo, anche se lo facessi saprei di aver commesso una cosa orrenda. Non importa se poi effettivamente ho portato del buono o addirittura aperto una via luminosa per il futuro: ho sempre commesso qualcosa di orrendo e me ne rendo conto, ci dovrò convivere per tutta la vita con la consapevolezza che a prescindere dal risultato, sono diventato un mostro. Lo ammetto con me stesso. E' stato necessario? Ok ma sono comunque diventato una persona orribile.
      E lo so perchè mi rendo conto ed accetto che c'è il Bene ed il Male.

      Il relativista no, perchè si autogiustifica, si decolpevolizza perchè "si è una cosa brutta ma in quel caso è stato giusto, quindi ho fatto bene".
      E' un po' lo stesso discorso dell'oppresso che appena se ne tira fuori pretende che l'oppressore venga oppresso allo stesso modo, come rivalsa. Quello è relativismo, dove non c'è Bene e non c'è Male se non quando fa comodo a te (così non devi mai nemmeno ammettere di aver sbagliato)

      Riguardo the Killing Joke, Moore se mi passi il termine si è pentito di averlo scritto, perchè doveva essere qualcosa fuori continuity e lui lo ha fatto con quel presupposto, quindi si è sbizzarrito a fare quel che gli pareva (e molto bene, come suo solito), perchè tanto lì iniziava e lì doveva finire. Invece dopo è stato reso ufficiale con conseguenze a lungo termine che lui non intendeva.

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    2. Siamo d'accordo, non è tutto "relativo". Sarebbe troppo comodo, sia nella vita che nell'arte.
      Il tuo ragionamento iniziale ("accetto che c'è il Bene e il Male") mi ha rammentato il colonnello Kurtz di Apocalypse Now, ovvero letterariamente parlando, Joseph Conrad. E tutto quello che mi rammenta Apocalypse Now è bene accetto.
      Il mio punto è più terra-terra: si può anche provare a rendere un "archetipo" un personaggio un po' più profondo, ma bisogna saperlo fare. Alan Moore lo sa fare, su Malefica e Crudelia sospendo il giudizio finché qualcuno non mi costringerà a vederle.
      Poi si potrebbe disquisire sul fatto che c'è tutta una serie di malvagi che potrebbero essere "giustificati", relativisticamente parlando, ma sono invece orgogliosi e felici di essere "malvagi puri", per esempio il Teschio Rosso.
      Ma sul penultimo paragrafo (il relativista che si giustifica) sono completamente d'accordo.
      Mi tatuerei volentieri addosso questa conversazione, ma poi mi scambierebbero per un Oyabun della Yakuza.

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    3. Si, Alan Moore lo sa fare.
      Sul Teschio Rosso, se ho capito bene cosa intendi, più che "giustificato" intendevi dire "spiegato": certo, puoi dire come è nato un personaggio se necessario (e sul necessario dipende da tanti elementi).
      Ma un Malvagio Puro non c'è da umanizzarlo. Ci sono altri archetipi di antagonista che si prestano perfettamente ma quello deve rimanere così, perchè è necessario così.
      Mi calza più il Joker di Burton: spiega come è diventato il Joker ma era bastardo anche prima.
      In sostanza i Malvagi Puri non sono vittime: ci sono altri archetipi per quello.

      Una cosa che forse dovevo specificare nell'articolo, è che i media dell'intrattenimento ovvero la televisione, il cinema, i fumetti eccetera, ormai hanno preso il posto che avevano la mitologia e le storie popolari.
      La mitologia e le storie popolari plasmavano la percezione dei popoli, tanto quanto le religioni, quindi i media dell'intrattenimento non sono appunto solo innocuo intrattenimento: hanno un impatto molto più concreto ed importante sulla società.
      Era questo il tema di fondo del mio articolo e del mio discorso, specialmente quando insisto sull'importanza di avere fra gli eroi quelli ispirazionali così come i malvagi puri: così come sono presenti nelle mitologie e nelle storie popolari, sono presenti anche nei media e non devono essere distrutti (loro e nemmeno gli altri) per sostituirli col relativismo.
      A me sinceramente fa ghiacciare il sangue che anche solo una generazione cresca con la percezione relativista del Giusto e dello Sbagliato, cioè una generazione irresponsabile: i danni secondo me sarebbero enormi.

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    4. Sì, sul Rote Schadel hai afferrato perfettamente il mio punto.
      Bella conversazione, sì gli eroi puri sono necessare così come i malvagi puri. Gli archetipi buono/cattivo - ordine/caos sono necessari per una formaione della coscienza, son più di 5000 anni, a voler esser cauti, che lo si sa.
      L'accenno alle mitologie/religioni soppiantate da fumetti, cinema e quant'altro (e da come l'epica tradizionale occidentale sia stata continuata e allo stesso tempo stravolta dall'epica essenzialmente americana, western, sci-fi, fantasy e quant'altro) lascerebbe campo ad ore e ore di conversazione, ma ho esaurito i centimetri di pelle a disposizione per i tattoos :D (comunque ho un taccuino).
      Si può parlare di filosofia anche partendo da Harley Quinn, ne sono contento.

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  4. Qui il problema va oltre il rovinare i film e i cartoni preferiti della gente. Qui si cerca di distruggere l'ordine sociale.
    Il relativismo liberale ha radici con l'infame Marchese De Sade (inventore del sadismo) che per primo promosse una corrente di pensiero che spacciava per filosofia ma che in realtà si basava prettamente sullo scatenare le peggiori perversioni e istinti più selvaggi dell'umanità con la scusa di "tutto ciò che appaga i miei sensi è bene, e questo è l'unica cosa che conta, moralità, religione e società sono una menzogna, ciascuno deve fare solo quello che lo fa sentire bene, non importa quanto perverso". Vennero i poi i vari Nietzche e D'Annunzio a fare eco e le loro correnti di pensiero ispirarono i maggiori distruttori e devastatori della storia dell'umanità (nazifascisti compresi).
    Io tutto questo lo vedo rivivere nella società occidentale odierna e nelle nuove generazioni a cui sono trasmessi, anche dietro questi prodotti basati sul relativismo e sulla distruzione dei valori del passato (compresi appunto gli eroi popolari ma anche le forze dell'ordine, le istituzioni sociali e religiose, e quelle culturali a meno che non siano state opportunamente plagiate). Come risultato abbiamo una generazione che non ha valori, che crede solo nell'edonismo, cioè nella ricerca sconfinata del piacere e nel sentirsi dire che sono “speciali” (da qui la nascita continua di nuove categorie di genere, di razza o quant’altro). Mi ricordo il commento che lessi una volta di un giovane che spiegava perché la sua generazione è così infelice:
    “Perché ci hanno convinto che liberandosi di tutti i paletti della vecchia società si era tutti più liberi e felici, ma la verità è che i nostri antenati si facevano le ossa prima, maturando prima (a scapito delle esperienze e viaggi che invece facciamo ai nostri giorni) e si viveva di cose concrete: quello c'era e quello dovevi prendere e si viveva così. La vita dura e monotona era ciò che faceva esperienza. C'erano meno diritti e più soprusi, ma la gente aveva carattere e VALORI.
    Io dico che non esiste libertà senza legge e regole.
    Noi adesso tutto, tanto e troppo e il troppo non è mai abbastanza e da questo ne consegue che siamo sempre più insoddisfatti perché abbiamo tutto e dico TUTTO. Guarda anche le relazioni, adesso tutti e tutte vogliono solo il meglio e scartare i normali perché scontati eppure hanno difficoltà a trovarlo/a perché si son fatti/e troppe pippe mentali (fatevi un bel bagno di umiltà e vedrete che voi che pretendete il meglio in realtà agli occhi degli altri siete solo egoisti che non avete niente di buono da offrire per una sana relazione costruttiva e duratura).”

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    1. Ma come mai le elite dei mass media e i capitani d’industria promuovono questa società senza valori? La risposta ce la da una città dove tutto questo è stato concretizzato: Las Vegas. È una città dove non vi sono regole, dove si può fare quello che si vuole, perché come recita il famoso motto “quello che accade a Las Vegas rimane a Las Vegas”. C’è una frase di CSI che riassume bene la mentalità del relativismo: “La nostra cultura sostiene che non devi più provare vergogna per quello che fai, e purtroppo questa città è fondata sul principio che non esiste qualcosa come la colpa. Fa quello che vuoi, non ti giudicheremo. Quindi senza una coscienza non c'è niente che ti impedisce di uccidere qualcuno. E evidentemente, non devi nemmeno sentirti in colpa.”
      Come mai esiste tutto questo? Per i soldi naturalmente! Una società senza moralità votata solo alla ricerca di piacere e al consumo è l’ideale dal loro punto di vista. E infatti Las Vegas rende un sacco di soldi con le sue belle attività legali, non legali e tutte quelle nel mezzo.
      Una volta compreso questo, la decostruzione degli eroi del passato, quelli che trasmettono una cultura di moralità e giustizia, appare scontata. Loro ricordano che invece esistono il giusto e lo sbagliato, e che non si può vivere seguendo soltanto i propri bisogni istivivi. Quindi sono un ostacolo e vanno demoliti. E il modo migliore per farlo è ridicolizzarli, smontarli, farli apparire superati, obsoleti se non direttamente malvagi. O questo oppure vengono resi edonistici anche loro. I cattivi invece vengono rivalutati proprio perché sono simboli di quegli istinti egoisti e selvaggi che loro vogliono scatenare.

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    2. Riguardo i personaggi cattivi “rivalutati” che hai citato (Crudelia Demon, Malefica, Harley Quinn) avrai sicuramente notato che hanno tutti una cosa in comune: sono tutte femmine. Anche nella serie di He-Man di Netflix e Kevin Smith abbiamo Evil-Lyn che è presentata come l’unico membro dei Guerrieri Diabolici che improvvisamente si scopre non essere mai stata veramente malvagia ma solo plagiata da Skeletor, annullata per amore di un uomo tossico (come Harley appunto). Questa sembra ovviamente una grossa stronzata per chi conosce bene il canone narrativo dei Masters come noi, visto che Evil-Lyn semmai è sempre stato un personaggio alla Starscream (ma più competente) cioè sempre pronto a pugnalare il proprio capo alle spalle e prendersi tutto il potere alla prima occasione, tutto tranne che una vittima!
      Anche qui l’obbiettivo è promuovere l’idea della donna emancipata ma non in senso buono cioè di eguaglianza, quanto piuttosto di donna anti-uomo e anti-famiglia, una donna per il quale l’amore e la società sono dei nemici che le impediscono di essere migliore e vanno distrutti. Una donna non può essere una villain secondo loro, perché è sempre colpa del cattivo patriarcato bianco! E così appunto i personaggi cattivi femminili devono per forza essere riscritti per sembrare delle vittime, non importa quanto si rasenta il ridicolo.
      Il fondo secondo me si è toccato con la serie di Injustice (che tra l’altro è un ottimo esempio del tuo articolo in generale). In tale storia, il mondo va a puttane perché Joker e Harley uccidono Lois Lane incinta. E da allora tutto diventa un inferno! Harley è coinvolta quanto Joker in tale crimine ma gli eroi non gliene fanno mai una colpa. La aiutano perfino a salvarsi dall’ira di Superman e poi la accolgono tranquillamente nei loro ranghi! Nessuno, nemmeno il fottuto Batman che pure spende tanto tempo a farsi le pippe su come “E’ colpa mia, forse avrei dovuto essere più deciso fin dall’inizio con Joker e questo non sarebbe successo”, A NESSUNO VIENE IN MENTE CHE QUESTA E’ COMPLICE DELLA MORTE DI LOIS, DELLA DISCESA NELL’OSCURITA’ DI SUPERMAN E DI TUTTO IL MALE CHE NE E’ SCATURITO. Nessuno. Perché lei ha la vagina e quindi è per forza una vittima incompresa della follia dell’uomo suo padrone. E continuano a non fargliene una colpa nonostante nella serie commetta ogni genere di nefandezze tra cui rapire e semi-violentare un bambino.
      Ecco un piccolo quadretto di come ragione questa gentaglia…

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    3. Si, è vero anche questo: è tutto concesso e tutto giustificato perchè secondp loro le donne sono sempre state vittime e quindi vale ogni forma di rivalsa (perchè per loro la rivalsa equivale alla giustizia).
      Le regole sono importanti: noi abbiamo delle regole. Gli altri animali hanno delle regole. La Natura e l'Universo stesso hanno delle regole. Senza regole non potrebbe andare avanti tutta la baracca.

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