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venerdì 3 febbraio 2023

ANGOLINO DEL MODELLISMO 3D - BLOCKBUSTER

 


 Avevo già parlato della stampa 3D: la nuova frontiera tecnologica che gradualmente sta cambiando la concezione di molti passatempi.  
 Ad poco più di un anno dal mio ingresso in questo mondo ho affinato molto le mie capacità di progettazione, tanto che ora sono riuscito a progettare e realizzare un robot snodato in grado di trasformarsi.
 Ero già riuscito a creare un primo esempio di qualcosa in grado di trasformarsi, ovvero la esatta riproduzione di un giocattolo robot che ho da quando ero molto piccolo (ne parlerò magari un'altra volta), quindi sono partito con cauto ottimismo.



 Inizialmente avevo pensato di crearmi i personaggi dei Transformers, per compensare il fatto che ormai a comprarli costano un casino e che spesso non valgono il prezzo, per varie ragioni oggettive e soggettive.
 Durante la progettazione di un paio di essi però, mi sono reso conto di come i Transformers siano complessi da progettare, con molte parti mobili che devono essere molto precise per poter funzionare a dovere: non possiedo ne sono capace di usare programmi grafici in grado di mostrare l'anteprima di parti meccaniche in movimento, quindi il dover realizzare le parti per vedere se funzionano e ripetere l'operazione fino al successo, lo trovo troppo dispendioso ed inefficiente.

Stavo rinunciando, quando mi sono venuti poi in mente i Gobots, i cui giocattoli univano la semplicità con una buona resa sia in robot che veicolo (tranne qualcuno, specialmente gli aerei): i Gobots mi avrebbero dato la possibilità di tentare questa impresa sperando nella possibilità di successo.

 Beh alla fine ci sono riuscito ma lasciatemelo dire: anche una trasformazione semplice è dannatamente difficile da realizzare, specialmente per me che non ho alcuna formazione di ingegneria meccanica e con i mezzi grafici che sono capace di usare.
 Tuttavia ha funzionato, cazzarola 💪😂

 Ho iniziato ed abbandonato la progettazione di un paio di Gobot (il che non significa che non li riprenda in futuro), prima di trovare quello semplice abbastanza da farmi arrivare fino alla fine senza inchiodarmi.
Il Gobot originale si chiamava Dozer e senza particolare sorpresa si trasformava in un bulldozer.

La foto viene dal sito The Liberator.net che è una vera miniera d'oro di informazione riguardo i giocattoli dei Gobot.

Il mio invece l'ho chiamato Blockbuster.

La difficoltà aggiunta che mi sono posto è stata inoltre quella di aggiungere articolazioni al giocattolo originale, donandogli quindi una posabilità più moderna. L'originale era un giocattolo semplice e possedeva infatti 8 punti di articolazione, 4 dei quali però necessari per la trasformazione ed inutili per il robot: io li ho portati a 17 ed ho ampliato il movimento di quelli pre-esistenti.
 Blockbuster è anche più grande, sfiorando i 13 centimetri invece di 8 ma la cosa che mi ha soddisfatto di più è stato il progettare il tettuccio del bulldozer in maniera che si ripieghi appiattendosi sul corpo quando diventa robot: nell'originale o si doveva staccare oppure si teneva il robot con un tettuccio che gli spuntava dal sedere 😂

 Non è venuto completamente perfetto, infatti purtroppo una volta dipinto ed assemblato ho riscontrato una imprecisione che mi era sfuggita e che inficiava molto la trasformazione: l'ho corretta sia in 3D che sul modello anche se nel modello è stato piuttosto difficoltoso, non potendo più smontarlo.

 Ora la mia intenzione è di crearne altri, sempre basati sui Gobots ma con qualche personalizzazione e teste differenti; ho in mente anche progetti mie originali, man mano che affinerò le mia competenze progettistiche, magari utilizzando automobili che erano comuni da noi una volta (una 500 trasformabile in robot la trovo un'idea divertente). 
 L'idea è anche di mettere in futuro questi miei progetti in vendita nei luoghi appositi (con nomi di mia invenzione) ma vedremo come si evolverà la cosa.









 Così per gioco, mi sono divertito anche a creare un profilo per questo mio robot esattamente come faceva la Marvel per i Transformers; naturalmente non essendo ne un Gobot ne un Transformer non faccio di proposito menzione di alcuna fazione ne razza di appartenenza.


NOME: Blockbuster

FUNZIONE: Demolitore.

Profilo.

Non esiste edificio che possa resistere a Blockbuster, nemmeno il più inespugnabile.

 Si racconta che durante un assedio, i difensori della fortezza si siano arresi appena Blockbuster è apparso sul campo di battaglia: in realtà è solo una leggenda metropolitana, tuttavia non è detto che non possa succedere veramente prima o poi.
 Come esperto in demolizioni Blockbuster è il migliore sulla piazza e possiede un talento innato per trovare il punto esatto dove colpire, facendo crollare fortificazioni come castelli di carte. Questa sua profonda comprensione per l'architettura è però limitata appunto al distruggere: Blockbuster è privo di qualsiasi talento creativo e come conseguenza nutre una grande ammirazione verso chi invece ne è dotato.
 Non di rado gli capita di fermarsi di botto per osservare rapito edifici di particolare bellezza architettonica, anche se a volte questa bellezza è percepita solo dai suoi specializzati sensori di analisi: in questi casi i suoi compagni lo guardano perplessi, non riuscendo proprio a capire cosa Blockbuster trovi di tanto interessante in quel centro commerciale.

Abilità.

Blockbuster possiede un sofisticato computer dedicato che gli permette di analizzare qualsiasi tipo di edificio e fabbricato: osservandolo per abbastanza tempo, può estrapolarne le caratteristiche, la composizione, la possibile mappatura interna e soprattutto i punti deboli per poterlo distruggere. In genere non sono necessari più di due o tre secondi di osservazione, a seconda della complessità.

La sua forza fisica è immensa: in forma di robot un solo colpo dei suoi pugni è sufficiente per frantumare senza sforzo un muro di cemento armato spesso sei metri, mentre in forma veicolare può trainare carichi fino a 150 tonnellate.

 Come bulldozer può viaggiare ad una velocità massima di 25 km/h e possiede una pala composta di una lega in adamantio iperdenso: concepita per proteggerlo da eventuali esplosioni durante le operazioni di demolizione, risulta anche virtualmente impenetrabile a quasi tutti i tipi di armi sia fisiche che ad energia.
 In entrambe le modalità possiede un lanciagranate compatto a colpo singolo con una gittata di cinque chilometri: generalmente utilizza cariche concussive da demolizione, che esplodono con una forza esplosiva pari a 10 tonnellate di C-4, ma è compatibile con qualsiasi altro tipo di granata.

Debolezze.

L'ammirazione che Blockbuster nutre per il talento architettonico può portarlo ad una certa riluttanza e rimorso quando si trova a dover distruggere edifici che lo colpiscono particolarmente: questo lo porta spesso a non apprezzare il proprio lavoro e soffrire episodi di depressione.

 Sebbene possieda una durabilità superiore alla media anche in forma di robot, la sua migliore difesa è disponibile solo in forma veicolare, nella quale non possiede particolare velocità ne capacità di combattimento.
 Nonostante le caratteristiche di Blockbuster lo rendano un avversario temibile, rimane un lavoratore e non possiede un vero addestramento militare: questa lacuna può metterlo in difficoltà contro nemici meno forti ma più competenti di lui.


10 commenti:

  1. Beh che dire gran bel lavoro! Per me questo tuo progetto rasenta la magia nera e mi complimento con te! Sono curioso di vedere lo sviluppo della tua idea!

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    1. Ti ringrazio molto.
      Ti dirò che quando si osserva la stampante 3D al lavoro, un po' ci si sente effettivamente stregoni, perchè si vede letteralmente materializzarsi le proprie idee XD

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  2. Ottimo lavoro, Alex! Bella anche la descrizione del robot! Gli dona un'anima e cattura maggiormente l'attenzione di chi legge l'articolo. Sarei curioso di rivedere i modellini dei robottoni Naganiani reinterpretati secondo il tuo gusto 😉
    A presto!

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    1. Ciao, ti ringrazio.
      Avevo in cantiere un altro paio di cose nagaiane anche in fase abbastanza avanzata, però le ho messe in pausa per dedicarmi ad altro.
      Nello specifico erano il mostro meccanico Toros D7 e Gattaiger, il prototipo di Goldrake.
      Li ho messi in pausa perchè mancano loro ancora le articolazioni e preferisco aspettare di essere diventato più pratico (quelle che ho fatto a Garaka K7 e Doublas M2 funzionano, però restano i miei primi tentativi e vorrei riuscire a progettarne di migliori).
      Se per "reinterpretati" intendi cambiati nel design, è qualcosa che nei robot di nagai non sento il bisogno di fare: mi piacciono così come sono.

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    2. Il Gattaiger lo prediligo nella forma disco. Il robot in sé non mi fa impazzire, anche se devo ammettere che i prototipi hanno sempre un loro fascino.
      Ti auguro buona vita e tante belle creazioni.
      Seguirò sicuramente gli sviluppi, ciao!

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  3. Quello che hai creato ha del meraviglioso, anche tenuto conto che non hai esperienze di meccanica. Proprio vero che la passione fa superare ogni ostacolo!

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    1. Ti ringrazio molto.
      Effettivamente non hai torto: si dice che la fede smuova le montagne, però riflettendoci anche la passione non scherza mica XD

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  4. I Gobots non erano poi così male. Se solo avessero avuto più $ e più marketing..

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    1. Si, infatti hanno una cattiva fama davvero immeritata.
      Riguardo il marketing lo hanno avuto e pure consistente, ma Tonka non ha saputo impostare bene il proprio prodotto come Hasbro invece fece con i Transformers.

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