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giovedì 12 maggio 2022

LA CONTROVERSIA DELLA STAMPA 3D

 



Da qualche tempo ho acquistato una stampante 3D.
 Principalmente per due motivi: il primo sta nel mio problema con la spalla che mi impedisce attività come il segare materiale e applicare forza per tenere fermi pezzi molto piccoli, al fine di ottenere tagli precisi, mentre il secondo sta nella possibilità di produrre in più esemplari le cose che faccio (perchè per quanto io sia in grado di creare dal niente un oggetto, questo non significa che ne sappia creare un secondo esatto duplicato, proprio perchè parliamo di un lavoro completamente artigianale).

 In tutto, fra stampante e materiale avrò speso intorno alle 240 euro, che io considero un investimento importante e quindi ero un po' dubbioso nonostante mi fossi prima informato per settimane: è stato uno degli acquisti migliori della mia vita.
 Sebbene necessiti un certo periodo di pratica e di tentativi (perchè non è facile iniziare, nemmeno avendo guide da consultare a disposizione), il risultato è qualcosa di realmente stupefacente che ha superato le mie aspettative.
 Intanto in cosa consiste una stampante 3d? Detta in due parole è come un macchinario industriale in miniatura, che riscalda e quindi fonde un filamento plastico e con l'opportuna programmazione va a depositarne a strati uno sull'altro fino ad ottenere l'oggetto desiderato.
 Le opzioni per settare il come questo avvenga sono veramente innumerevoli e riuscire a barcamenarcisi è lo scoglio principale quando si inizia, nonostante non si finisca mai realmente di imparare e migliorarsi.
 Partiamo dal che io comunque tengo il modellismo artigianale in molta più considerazione perchè il realizzare qualcosa con le proprie mani, con fatica e impegno ha più valore: onestamente vorrei vedere chi sostiene il contrario. E' però vero come grazie alla stampa 3D io abbia potuto creare cose con una precisione ed una "professionalità", che mi sarebbe stata impossibile da fare a mano, anche con la spalla sana.
 Non avrei mai potuto pensare di creare fisicamente un robot completamente snodabile: avevo in testa i progetti ma erano troppo complessi e richiedevano troppa precisione per essere realizzati, eppure grazie alla stampante 3D li ho fatti.

 Garada K7 e Doublas M2, i due primi storici Mostri Meccanici affrontati da Mazinga Z, furono prodotti durante i primi anni del 2000 nella linea Soul of Chogokin. Mi sarebbe piaciuto averli ma all'epoca non li comperavo ancora e me li sono persi: al momento attuale hanno raggiunto quotazioni di vendita veramente folli, intorno alle svariate centinaia dei euro.
 Grazie alla stampante 3D li ho progettati e me li sono costruiti interamente da solo, con un costo di materiali impiegati intorno ai 5 euro entrambi, stando largo ed includendo le parti di prova o che ho dovuto rifare. Parliamo di action figure posabili ed alte 18 centimetri.



 Di stampante 3D esiste anche quella che stampa usando resina polimerica liquida, ma è una tecnologia completamente differente da quella a filamento e serve per altre cose, specialmente statue e miniature da wargame sulle quali è perfetta. La magagna è che a differenza della stampante a filamento, quella a resina utilizza materiali di stampa e di pulitura tossici, quindi richiede più accortezza e condizioni particolari per l'utilizzo. La resina è inoltre più costosa del filamento plastico e se è vero che fa benissimo statue e miniature, praticamente è la sola cosa che fa: se dovete fare cose più grosse, economicamente quella a filamento la batte. Ci sono per entrambe vari pro e contro dove alla fine il metro principale di scelta è in base a quel che ti serve fare.

Un Dreadnought di Warhammer 40k. E' un modello che non esiste in commercio.


 Dove sta la controversia? Sta che questa tecnologia che sta divenendo sempre più precisa ma soprattutto abbordabile come prezzi, praticamente sta dando alla gente la capacità di prodursi da sé cose che prima necessariamente comperava.
 In alcuni ambiti questo non è di grande preoccupazione perchè ad esempio i robottoni snodabili in metallo e plastica così come i modellini di Gundam, richiederebbero diversi materiali oltre alla plastica per ottenere un risultato pari a quello ufficiale venduto.
 Per quanto riguarda le miniature da wargame invece, la situazione è MOLTO differente perchè si tratta di statuine e le stampanti 3D sanno riprodurle benissimo, ma non solo questo: siccome le stampanti lavorano riproducendo modelli 3D, ti crei le miniature come vuoi te e con le varianti che vuoi, perchè basta modificare il modello 3D.
 La Games Workshop, quella di Warhammer, per decenni ha prosperato e specie negli ultimi venti anni ci ha marciato su tantissimo, con prezzi assurdi e prodotti non sempre ottimi; adesso invece c'è una tecnologia che sta mettendo la gente nelle condizioni di non aver più bisogno loro. Se io posso fabbricarmi le miniature che mi servono, a costi ridicoli e personalizzarle addirittura, non c'è niente che un produttore possa fare per battere una cosa del genere. Niente e nel caso della GW se lo merita pure.

 Questo mi fa riflettere su quanto l'autosufficienza potrebbe cambiare la nostra società, perchè se ognuno fosse in grado di produrre ciò di cui ha bisogno, a cosa servirebbero i governi? Perchè dopotutto più indipendente diventi e meno controllabile sei.

7 commenti:

  1. Concordo, avere un hobby come il modellismo è assolutamente positivo.
    Comunque no, sul discorso governi, in quanto non si limitano alla produzione di beni. Possiamo/potremmo fare da soli per quanto riguarda beni di consumo, energia, intrattenimento e diverse altre cose, ma per quanto riguarda elementi imprescindibili di una società come sanità, polizia e giustizia, scelte come l'anarchia o l'ognuno-fa-da-sè non sono delle più oculate.
    So che probabilmente non condividerai (almeno non del tutto), perciò prevengo dicendo che durante la pandemia li ho visto quelli che dicevano che si curavano da soli e che i medici erano tutti corrotti, ignoranti e inutili. Se sono ancora qui a deliziarci con la loro superna idiozia è solo perché hanno avuto taaanta immeritata fortuna...

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    1. No no sono d'accordo ed hai sollevato buoni punti (tra l'altro l'anarchia è una cosa che detesto cordialmente). Credo però che sarebbe qualcosa di molto diverso dalla concezione comune di governo che abbiamo oggi (come comseguenza del fatto che sarebbe una società altrettanto differente).

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    2. Tra i due estremi ci sarebbero ampi margini per poter lavorare e avere guadagni sociali non da poco. Con alcune cose si può fare, e anzi diventa apprezzabile. Quello che fai tu non è concettualmente molto diverso da chi ha un orto e mangia ciò che produce. Il tutto a km 0. Poi è vero che ci sono interessi e monopoli che cercano di tutelare i propri guadagni e "tagliare le gambe" agli indipendenti.

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  2. Potresti spiegarmi cosa significa esattamente "progettare"?
    C'è uno scanner che riproduce un pezzo?
    Io faccio modelli in cartapesta (perché non costano nulla). Potrei riprodurli in plastica o resina? Avrei qualche problema a riprodurre, chessò, il torso, la testa o le braccia di un Master in modo da poterlo poi customizzare?
    Perdona la mia ignoranza :)

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    1. Ma no, ma quale ignoranza.
      Dunque, per "progettare" intendevo che li ho ricreati da zero in 3D: mi sono inventato il sistema di articolazioni, ho modellato le varie parti eccetera.
      https://www.facebook.com/photo/?fbid=1979747042207884&set=a.1972452356270686 Per dire, questo è lo spaccato del sistema interno di Doublas M2 che ho creato, con gli snodi a sfera ai quali si attaccano le braccia ed i colli.

      Degli scanner di quel tipo esistono, ma è un tipo di oggetto molto costoso e non so esattamente quali limiti abbia in termini di qualità (mi riferisco a con quanta qualità di dettagli riesca a tradurre un oggetto fisico in un oggetto digitale tridimensionale). Con un aggeggio del genere saresti in grado effettivamente di scannerizzare le tue creazioni in files che una stampante 3D potrebbe riprodurre.

      Tra l'altro interessantissima questa cosa della cartapesta: c'è qualche posto dove è possibile vedere qualche tua creazione?

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    2. Grazie per la risposta e complimenti per le tue capacità progettuali! :D
      Purtroppo non è il mio genere, e immaginavo che questa cosa degli scanner fosse una faccenda costosa.

      Usare la cartapesta è facile e a costo zero. Si tratta di ridurre in pezzettini, ad esempio, una confezione di panettone (per me è quello il tipo di carta migliore), lasciarla macerare nell'acqua e poi pestarla in un mortaio finché non diventa polpa. Io aggiungo anche della cenere e colla di riso (che è facilissima da fare). si modella come una pasta. Per creare un torso, ad esempio, puoi fare uno scheletro strizzando semplicementeun po' di carta (un po' di vecchi scontrini per es.) che poi lascerai indurire, magari la impermeabilizzi con della vernice poi quando è asciutta modelli sopra i muscoli con la pasta che dicevo prima. Attento però che la carta si bagna facilmente. Inoltre quando si asciuga perde molto volume. Per le braccia e le gambe si possono usare scheletri di fil di ferro come si fa per la creta. Per fare delle articolazioni semplici, tipo omini di guerre stellari, si possono utilizzare dei pezzi di vecchi pennarelli tagliati da inserire come spinotti fra torso e spalla, o torso e testa. Si rifinisce con cartavetro finissima e limette per unghie.
      Io ho fatto un Kaiju, un paio di mostri in stile D&D e due o tre figure molto più grandi. Non vengono perfetti, ma è abbastanza divertente.
      Ragionando su questi concetti e provando e riprovando, ognuno trova la sua strada. Sono lavori che vengono bene d'estate, con le temperature sahariane d'agosto si asciuga in fretta :D
      Non sono sui social, ma se hai un indirizzo email del blog posso mandarti qualche foto.

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    3. Si, è scritto nella colonna a destra ed è sul mio profilo di blogger.com

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