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sabato 19 luglio 2014

UNBREAKABLE



Oggi parliamo di quello che posso classificare fra i miei film preferiti, del quale non intendo assolutamente fare alcuno spoiler. La recensione ne risulterà inevitabilmente breve, ma è uno di quei film verso i quali lo spoiler diventa un atto quasi criminale.

Unbreakable è un film del 2000, diretto da M. Night Shyamalan (Shamalaiaaa!!), già autore del Sesto Senso... che non ho visto e di Signs, che ho visto ed è una vera merda. Grazie a tutte le divinità, in Unbreakable il nostro Shymalan fa invece un lavoro egregio, sia a livello di sceneggiatura che di regia.
Parlando di questo film, parliamo di un film sui supereroi, ma diverso da qualsiasi cosa la mente possa evocare al riguardo: è un film verosimile, un percorso la cui meta potrebbe risultare nella genesi di un supereroe, un supereroe come potrebbe esserlo nel mondo reale.
Il film non è d'azione ed è anzi molto introspettivo nei riguardi dei due personaggi principali, interpretati da due magistrali Bruce Willis e Samuel L. Jackson che hanno saputo infondere loro un grande carisma. La regia di Shyamalan si aggiunge alla già ottima performance degli attori, enfatizzando le emozioni e gli stati d'animo dei protagonisti con delle soluzioni semplici ma sottili ed assolutamente efficaci, che sarei molto felice di spiegarvi ma dovrei per forza fare i tanto temuti spoiler.


Anche sul fronte della colonna sonora composta da James Newton Howard, il film è a mio modesto parere impeccabile, utilizzando ancora una volta con successo la semplicità, ma massimizzandone l'efficacia e l'emozione che suscita: è una traccia che al momento giusto, farebbe sembrare maestosa ed eroica pure la scena di me che pago la spesa al mercato.

Nonostante abbia guadagnato molto, grazie anche al richiamo che i grossi nomi dei protagonisti ha certamente avuto, il film è stato poco compreso o comunque equivocato da molte persone: questo però è imputabile alla casa produttrice Touchstone Pictures, che lo pubblicizzò come un film alla stregua del Sesto Senso e non come un comic book movie, come Shyamalan intendeva. Sinceramente non so cosa sarebbe stato meglio, perchè in ambito cinematografico la parola "supereroe" crea aspettative di tipo ben preciso e perfino un film con una solidissima storia quale è Watchmen, risulta stilisticamente mille volte più conforme al genere rispetto ad Unbreackable.
Concludendo, Shyamalan ha creato un'opera che è indiscutibilmente un film di supereroi ma che non è immediatamente riconoscibile come tale, perchè si focalizza sulla mitologia del supereroe piuttosto che sulle "super azioni". Nei piani del regista il film doveva essere il primo di una trilogia, inizialmente bocciata dalla casa produttrice ma sostenuta sia da Bruce Willis che da Samuel L. Jackson, i quali si sono dichiarati più che disponibili al riguardo: alla fine il progetto è naufragato e lo ritengo un vero peccato.

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