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martedì 20 marzo 2018

CHALLENGE OF THE GOBOTS: i Transformers dei poveri?



Quelli che come me sono cresciuti negli anni 80 sicuramente si ricorderanno il nome "Gobots" ed in genere non è associato a ricordi particolarmente lusinghieri, perché i Gobots erano praticamente i concorrenti dei Transformers ma con una marcia in meno.
 E' vero? Si e no ed andiamo a vedere perché.


Intanto, chi sono i Gobots?
 Nascono come robot trasformabili di piccola scala prodotti da Bandai sotto il nome Machine Robots, come linea di giocattoli. Ad un certo punto, nel 1984 Bandai e Tonka (un produttore di giocattoli americano all'epoca piuttosto importante) si misero d'accordo per importare negli USA i Machine Robots e Tonka li rinominò Gobots, creò una storia ex-novo e ne commissionò una serie animata di 65 episodi più un lungometraggio animato ad Hanna-Barbera. In seguito in Giappone venne prodotta nel 1986 una serie animata intitolata Machine Robo, dalla trama completamente diversa ma onestamente abbastanza farlocca (a livello di animazioni per contro la serie era bellissima).

 I Gobots sono una razza aliena non di robot senzienti bensì di cyborg, dotati di enormi corpi meccanici in grado di trasformarsi in veicoli ed abitanti il pianeta Gobotron. La reale natura dei Gobots si scopre solo durante la serie, quando viene raccontato come i Gobots fossero umanoidi organici indistinguibili dagli umani e che ad un certo punto durante la guerra civile che diede vita alle due fazioni avversarie della serie, l'uso di armi batteriologiche devastò la popolazione a tal punto che l'unica possibilità di sopravvivenza fu di impiantare i cervelli dei (numerosi a dire il vero) abitanti ancora in vita dentro a corpi robotici. Non la storia più originale del mondo ma accettabile, specialmente se buttata lì come rivelazione a bruciapelo inaspettata.
 Gobotron è un enorme pianeta meccanico ma il dettaglio curioso è come esso sia chiaramente ancora in costruzione: al centro di Gobotron c'è quello che se non ricordo male è il pianeta naturale dei Gobots.
 Le due fazioni in guerra sono quella dei Guardiani e dei Rinnegati (direi che posso fare a meno di specificare chi siano i cattivi), comandati rispettivamente da Leader-1 e da Cy-Kill; per farla breve i Gobots arrivano anche sulla Terra che viene coinvolta nella loro battaglia.




IL CARTONE

 Quali sono i lati positivi dei Gobots rispetto ai Transformers come cartone animato?

1- Personaggi femminili
 Il cast comprende diversi personaggi femminili fin da subito e presentati come assolutamente alla pari, uno dei quali è nel cast fisso ed appartiene ai Rinnegati. Nei Transformers invece robot femminili apparvero una sola volta e solo molto tardi ne fu introdotta una come personaggio ricorrente..... colorata di rosa.  Per contro, siccome nessuno dei giocattoli di Machine Robot era modellato con fattezze almeno un minimo femminili, nemmeno accennate, certe "Gobotesse" non erano molto credibili. 

Crasher dei Rinnegati: questa tizia è definibile come psicopatica... sul serio.

2- Miglior gestione del cast
 Un ampio cast di personaggi secondari, che grazie ad un escamotage sceneggiativo riuscivano a far fare grosso modo a tutti un buon numero di apparizioni accanto ai personaggi principali. In questo modo anche il bambino che si era comperato il Gobot meno prominente, poteva avere la soddisfazione di vederlo agire decentemente sullo schermo almeno due o tre volte come minimo durante la serie. Nei Transformers, alcuni personaggi ebbero solo una singola comparsata.

3- Più confortevoli
 A differenza dei Transformers, l'abitacolo delle forme veicolari dei Gobots rimaneva utilizzabile da passeggeri umani anche dopo essersi ritrasformati in robot: questo era una caratteristica particolarmente bella, perché forniva possibilità in più a livello di sceneggiatura e regia.

4- Courageous 
 Essendo esseri viventi con cervelli organici, i Gobots non potevano combinarsi e fondere le proprie menti in una come facevano i gruppi Combiner dei Transformers, ma qualcosa avevano anche loro.  Durante la serie vennero introdotte le quattro Exo-Armature e lo Shuttle Courageous per la fazione dei Guardiani: ognuna di queste armature forniva una peculiare capacità speciale al Gobot che la indossava e li rendeva in grado di combinarsi con lo Shuttle in modo da formare il robot gigante Courageous. Courageous ovviamente non era un'entità senziente.

5- Comandanti e non semi-dei
 Leader-1 e Cy-Kill, nonostante fossero i leader delle rispettive fazioni non erano infallibili o esageratamente più potenti degli altri, come lo erano Optimus Prime e Megatron. Erano certamente molto capaci e abili, tuttavia commettevano errori ed avevano comunque bisogno degli altri: questo dal mio punto di vista era un buon messaggio ed evitava che si formasse un'aura mitica attorno ad un unico personaggio (Optimus Prime sembra trattato come Gesù Cristo da molti appassionati: è ridicolo).

 Quali invece i lati negativi?

1- Animazione
 Per quanto nei Transformers ci fossero di spesso degli errori di animazione, la qualità complessiva era superiore a quella di Hanna-Barbera. Tuttavia va detto come lo stile grafico dei Gobots fosse comunque dignitoso e coerente per tutta la durata della serie.

2- Ehm...
 Ad eccezione di alcuni volti, i Gobots erano copie esatte del giocattolo dal quale erano ripresi: se questo può suonare come un lato positivo (compro il giocattolo e so che sarà esattamente ciò che vedo in TV) purtroppo anche le limitazioni e le imprecisioni sono state riportate. Un esempio principe è Cop-Tur, uno dei Rinnegati facente parte del cast fisso: il giocattolo diventa un elicottero futuristico ma il volto del robot è chiaramente visibile se guardato da sotto, funzionando quindi così anche nel cartone.
 Le trasformazioni di conseguenza erano anche molto semplici e sebbene questo non sia necessariamente un difetto, il design estremamente squadrato che Hanna-Barbera aveva dato ai personaggi specialmente alle mani faceva sembrare il tutto arretrato se comparato ai Transformers.



3- Episodi a casaccio.
 Alcuni episodi furono trasmessi anticipatamente rispetto al loro corretto ordine cronologico, causano degli spoiler colossali e rovinando dei colpi di scena (tipo l'introduzione di Courageous, che doveva essere il piatto forte di una saga divisa in più episodi collocata immediatamente dopo i primi episodi, venne invece trasmessa molto più avanti, quando il robot era ormai già apparso diverse volte).  Quello della cronologia stravolta non è però qualcosa della quale all'epoca hanno sofferto solo i Gobots, questo va specificato.

4- Eccessiva generalizzazione dei personaggi.
 Tutti i Gobots possono volare quando sono in forma di robot. Tutti i Gobots hanno la stessa arma, ovvero sparano dei generici fasci di energia dalle mani. Quasi nessuno ha "poteri" distintivi.
 Nei Transformers ci vengono presentati invece personaggi che hanno caratteristiche molto distintive, siano esse capacità uniche oppure armi e gadget che nessun altro possiede: questo non solo contribuì a rendere più distintivi e riconoscibili i personaggi ma anche a definire la loro personalità.
 Nei Gobots non vi era niente di tutto questo ed i personaggi con qualche abilità speciale saranno stati forse cinque o sei in tutto. Riguardo alle armi, i giocattoli originali di Machine Robot non ne possedevano se non in rari casi ed anche questo è stato ripreso nel cartone animato, inventandosi però la soluzione dell'energia dalle mani: sinceramente capisco il problema ma anche dovendosi limitare a questo, si potevano dare raggi con particolari effetti (congelante ad esempio) a diversi personaggi.

5- I Gobots non erano giustificati bene quanto i Transformers.
 Sebbene l'idea che i Gobots fossero dei cyborg fosse ottima, il resto è semplicemente buttato lì senza spiegazione. I Transformers nel primo episodio ci vengono presentati sul proprio pianeta, con trasformazioni in veicoli ed oggetti completamente alieni (giustamente): acquisiscono forme Terrestri dopo essere arrivati qui. Inoltre la motivazione dei Transformers per la propria permanenza sulla Terra è inizialmente l'essere sostanzialmente "naufraghi" ed in seguito la raccolta di energia per salvare il proprio pianeta morente.
 I Gobots invece si trasformano in veicoli Terrestri già sul proprio pianeta, prima ancora di essere venuti in contatto con la Terra: nessuno si è mai preso la briga di spiegare perché, ma io da bambino questo lo avevo notato e mi sembrava quella che da più grandicello avrei classificato come "sceneggiatore pigro". I Gobots poi non hanno un vero e proprio motivo per restare sulla Terra, in quanto possono andare e venire quando più gli pare.
 In conclusione se i Transformers davano delle giustificazioni plausibili che contribuivano a rendere il tutto più "verosimile", i Gobots invece ti dicevano "è così perché di sì: che domande ti fai che sei ancora un bambino?": è quello che ottieni quando la concorrenza fa sceneggiare agli scrittori della Marvel e tu a quelli di Bracco Baldo.

6- Film scarso
 Il film animato dei Gobots non era nemmeno paragonabile a quello realizzato per i Transformers, non solo a livello tecnico ma sopratutto sceneggiativo. Se in quello dei Transformers si toccavano vette di epicità e dramma molto forti (la morte di buona parte del cast storico), in quello dei Gobots sembrava di assistere semplicemente ad una lunga puntata televisiva, dove veniva introdotta una nuova linea di giocattoli chiamata Rock Lords.  Francamente i due film non erano nemmeno in competizione, perché quello dei Gobots uscì quattro mesi prima e fece un tonfo lo stesso.


I GIOCATTOLI

Premessa: il 90% delle volte che sento i detrattori dei giocattoli dei Gobots o dei Transformers parlare, le loro critiche sono basate su un presupposto fondamentalmente errato, ovvero la convinzione che i giocattoli siano stati fatti per rappresentare i cartoni animati. SBAGLIATO! I giocattoli di entrambi sono stati creati prima e non sono stati minimamente progettati per rappresentare quello che sono nei cartoni (nel caso dei Transformers, non sono nemmeno stati progettati per rappresentare robot senzienti ma pilotabili, vedi Diaclone). 
 Anche se non è un retroscena noto tutti, al lato pratico la realtà è che il 90% della gente critica ignorando di non sapere un cazzo.
 Di conseguenza la mia valutazione non avrà questo tipo di criterio.


Cosa avevano di positivo rispetto ai Transformers?

1- La scala.
 Provenendo tutti dalla stessa linea di giocattoli, i Gobots erano alti uguali e non avevano la stessa disparità di dimensioni che piagava invece i Transformers.  Esistevano particolari Gobots più grandi, ma erano una minoranza o esplicitamente commercializzati sotto una categoria separata rispetto a quella principale.


2- Semplicità e durabilità
 Anche se non lo considero un lato positivo in assoluto è anche vero che avendo spesso trasformazioni molto semplici e basilari, i Gobots erano generalmente accessibili anche a bambini in età prescolare. Ricordo bene di averne avuti alcuni ai tempi dell'asilo e che li trasformavo senza fatica in pochi secondi e nonostante la semplicità, i veicoli risultanti erano molto belli e realistici.
 Esistevano comunque Gobots che pur restando nell'ambito della semplicità possedevano trasformazioni veramente ben studiate e sorprendenti, da non invidiare nulla ai Transformers.
 Molti se non tutti i Gobots erano parzialmente realizzati in metallo ed unito al design compatto che molti avevano, garantivano un certo margine di sopravvivenza nelle mani di bambini piccoli.

3- Combiner migliori
 Anche se i Transformers hanno fatto dei componibili uno dei propri cavalli di battaglia, durante gli anni 80 i Gobots li batterono anche se pochi lo riconoscono. 
 Il giocattolo di Courageous dava molta versatilità, perché rendeva qualsiasi Gobot in grado di indossare una delle armature e formare il gigante (ed era davvero un colosso, molto più grande dei Combiner dei Transformers).

Il gigantesco Courageous accanto ad un Gobot

 Esistevano anche due veri componibili formato da sei Gobot, il più notabile dei quali era chiamato Puzzler. Puzzler veniva composto da sei Gobot transformabili in automobili ed era un all-in-one: questo significa che non necessitava di alcun pezzo da aggiungere per ottenere il robot gigante, ma era tutto integrato. Puzzler ed i suoi componenti erano in scala con i normali Gobots.
Puzzler (a sinistra) accanto al suo equivalente Transformer

 Ovviamente Puzzler non era perfetto, ma voglio ancora sottolineare come superasse i suoi equivalenti Transformers a mani basse (ammiro molto il lavoro progettistico che hanno fatto e mi piacerebbe molto avere Puzzler, lo riconosco).

4- Playsets
 Grazie anche alle minori e più omogenee dimensioni dei personaggi, Tonka fu in grado di progettare dei playset per i Gobots, elemento del quale i Transformers erano privi.
 Questi playset erano sostanzialmente le due astronavi usate rispettivamente da Guardiani e Rinnegati, con l'aggiunta che la loro controparte giocattolosa poteva aprirsi e diventare appunto una base.


5- Costi
 I Gobots erano molto più economici ed accessibili rispetto ai Transformers: all'epoca i Transformers partivano dai 10 dollari fino ai 30, mentre un Gobot costava 3,50 dollari.  Al prezzo quindi di un Autobot si potevano comperare tre Gobot. Al prezzo di un Optimus Prime invece ne compravi ben sei: praticamente l'intero cast principale del cartone animato, sia Guardiani che Rinnegati. 


Quali erano invece gli aspetti negativi?

1- Durabilità sì, ma non al 100%
 Se prima ho detto che erano piuttosto resistenti, purtroppo dipendeva molto da Gobot a Gobot per una questione di design: non tutti ovviamente erano blocchi compatti e le braccia di plastica per quanto ben fatte non erano di metallo. Alcuni Gobot inoltre avevano parti mobili da staccare e fatte di plastica sottile, che in mano ad un bambino in età prescolare finivano presto rotte o perdute.

2- Cattivo Marketing
 Questo da solo vale dieci aspetti negativi, purtroppo. Tonka non fu mai in grado di capire come commercializzare adeguatamente un prodotto come i Gobots, al contrario di come fece Hasbro con i Transformers.
 Esistevano le due fazioni in lotta ma sui giocattoli non vi era alcun segno distintivo di appartenenza: se i Transformers avevano simboli immediatamente riconoscibili, i Gobots non ne avevano alcuno (o meglio, tecnicamente avevano dei simboli di fazione, ma non sono mai stati usati sui giocattoli e nemmeno nel cartone). Certo, sulle confezioni c'era scritto "Enemy Robot" o "Friendly Robot", ma questo significava che una volta buttata la confezione non era possibile distinguere un buono o un cattivo solo dal giocattolo.
 La Hasbro fece creare i Transformers agli scrittori della Marvel e quelli fecero un lavoro egregio, creando personalità complesse e distintive per ogni personaggio, stilate in profili che vennero pubblicate nei fumetti e sopratutto, anche se in maniera molto più riassunta, sulle confezioni dei giocattoli. Oltre a questo vi erano stampate anche delle statistiche di forza, intelligenza e quant'altro che informavano in cosa eccelleva o difettava il personaggio in questione.
 Tonka anche in questo caso non fece nulla di simile ed il risultato fu vendere personaggi anonimi dove l'unica fonte di informazioni era esclusivamente il cartone animato, che comunque si limitava ad approfondire i pochi personaggi principali del cast fisso.


Concludendo, i Gobot non sono stati sfruttati bene ma non si meritano tutta la cacca di cavallo che spesso vedo tirargli contro. Il cartone animato non era affatto un capolavoro ma era guardabile, mentre i giocattoli avevano i loro pregi. Un pochino di rispetto anche per loro, suvvia :D

2 commenti:

  1. bel riassunto! ho avuto sia Transformer che Gobot... alla fine hanno prevalso i Transoformer per tutte i motivi che ben spieghi... dei Gobots si sapeva poco, avevi in mano un oggetto che si trsfomrmava ma non potevi "contestualizzarlo"... aggiungo io che altra grave pecca dei Gobots... erano vecchi, sembravano usciti da un film di fantascienza anni 60, le trasformazioni semplici li rendevano più "giocattolosi" se prendete Optimus e lo paragonate al jet...non c'è storia!

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    Risposte
    1. Ciao, ti ringrazio.
      Hai ragione sul loro sembrare datati, infatti quello va attribuito agli animatori di Hanna&Barbera: se vai a vedere come li hanno animati in Giappone nella serie "Machine Robo", la differenza è sconcertante pur trattandosi degli stessi identici robot

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