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giovedì 19 aprile 2018

READY PLAYER ONE E LA MORTE DELLA CREATIVITA'


Deve essere bello giocare impugnando due testicoli luminosi.


Ho sentito definire questo film un capolavoro.  Penso che sia una delle affermazioni più mortificanti per me e per tutte le persone col dono dell'immaginazione che si possano mai sentire.
 Questo film è una cagata banalissima, perché si basa sul niente, su contenuti pari a zero a parte il citazionismo ed è questo ad essere mortificante.
 La storia è stupidissima, inflazionatissima: il mondo virtuale che ti fagocita, che lo preferisci al mondo reale? Veramente? Lo sapete dove già leggevo di questo tipo di tematiche? Nei fumetti Marvel dedicati alla versione futura ufficiale (almeno all'epoca) del suo universo fumettistico, sotto il nome di 2099 che iniziò le pubblicazioni nel 1992.  Il 1992!!! Quando c'erano ancora i Floppy Disk ed il CD-Rom era una roba nuovissima, poco diffusa e di lusso: è un argomento vecchio di decenni, che cazzo di riflessioni dovrebbe portare Ready Player One? Per non aver mai considerato la questione della dipendenza virtuale uno dov'è che è vissuto fino ad ora? Quindi la storia è banalissima e pretestuosa.


 Poi vengono le citazioni.... Madonna santa le citazioni. 
 Avete presente quel giochino da Settimana Enigmistica dove c'è la vignetta piena zeppa di dettagli ed elementi ed il gioco consiste nel trovarne alcune specifiche in mezzo al mucchio? (oppure una delle sue varianti, tipo le differenze o elementi sbagliati) 



Bene, perché Ready Player One non è altro che la trasposizione cinematografica di quel giochino, punto e stop.  Quello che è mortificante e quanto lo sia voglio sottolinearlo di nuovo, è che basta infarcire qualcosa di citazioni perché il pubblico sia contento... E' agghiacciante perché far comparire icone e personaggi conosciuti, far fare loro delle comparsate così fini a se stesse non richiede alcuna abilità, può farlo letteralmente chiunque: chi invece lavora davvero con l'immaginazione per creare cose nuove o comunque con dei contenuti e della fatica alle spalle, davanti a questo successo come si deve sentire, secondo voi? Ve lo dico io: si sente come uno stronzo che fatica per niente.
  Hai una fiumana di personaggi conosciuti sbattuti in faccia e con la coda dell'occhio (forse) becchi quelli che conosci tu e come un bambino di 2 anni sei contento. Le citazioni ci stanno ma se usate una tantum, perché sono cose che equivalgono ad una strizzata d'occhio, ma una sola; non puoi basarci su un'intera opera perché allora non è più una strizzata d'occhio: diventa un tic nervoso.
 La domanda è: ma basta veramente questo per far successo? Gli standard della gente sono davvero diventati così bassi? Evidentemente si ed è sconfortante.
 Ora se uno mi dice "ho trovato il film divertente" ok, mi va bene; ci sta, gli è piaciuto per quel che è e basta ed è legittimo.  Ma se uno mi viene a dire "è un bel film" o peggio "è un capolavoro" allora no, io non lo accetto perché è una barbarità, è un insulto: chi considera cose come questa dei capolavori allora si merita che da qui fino a tutta l'eternità nessuno si sbatta mai più per creare qualcosa per intrattenerlo. Mai più.
 E' gente che non merita che qualcuno sforzi la propria fantasia per il loro divertimento, perché non sono in grado di apprezzarla realmente.

5 commenti:

  1. Per come la vedo io, è una summa della cultura pop. Non voleva essere originale, difatti la trama è banalissima, ma è lineare esattamente come un film di quando eravamo piccoli^^

    Moz-

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    1. "è lineare esattamente come un film di quando eravamo piccoli^^"
      Non esageriamo adesso! Secondo me c'è un enorme differenza tra una trama lineare ma comunque ricca di inventiva, trovate, intuizioni, velleità e colpi di scena; ed una scritta sul parlo della manbo di un bimbo di 2 mesi che pare la gratificazione (per non dire l'esaltazione) di siti tipo Amazon in cui devi solo scovare la citazione di turno e vengono azzeccate si è no 2 o tre scene.

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  2. Appunto questo è il problema: non si può campare sempre e solo sulla cultura pop, che è quello che stanno ormai facendo tutti.
    Si sta creando nella gente la percezione sbagliata che ciò equivalga ad avere di fronte idee geniale ma non è così: le idee da chiamare "capolavoro" sono altre, quelle che meritano successo sono altre.
    Questo film non è innocuo come potrebbe sembrare: quello che rappresenta è una direzione nella quale stanno andando le cose tutt'altro che rosea, secondo me.

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    1. Ma noi godiamocela, perché tanto i binari saranno due... ci sarà sempre il Nolan che farà il capolavoro :)

      Moz-

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    2. Oh per pietà, se l'alternativa e Nolan... meglio guardarsi un muro imbiancato che asciuga!

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