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venerdì 10 gennaio 2020

GUNDAM RX-78NT-1 -- IL GUNDAM MIO OMONIMO.



Gundam è in giro praticamente da quando sono nato io: ci sono state tantissime serie, sia televisive che in formato home video specialmente riguardo la linea temporale originale, l'Universal Century.
 Fra le produzioni più apprezzate dal sottoscritto, ci sono quelle che vanno ad espandere il periodo riguardante la prima serie di Gundam, ovvero la Guerra di un Anno o One Year War (OYW): non è questione di nostalgia ma piuttosto perché mi piace quell'atmosfera di tecnologia ancora nuova, sperimentale ed in certi casi ignorante che permeava la OYW.

 Una di queste serie home video parallele al primo Gundam si intitola "0080 - La Guerra in tasca" ed è un piccolo gioiellino di fine anni 80, con pochi combattimenti ma incredibilmente curata nella storia e nell'animazione: in questa serie vediamo il Gundam RX-78NT-1 il cui soprannome è "Alex".



 Intanto, perché l'NT-1 si chiama "Alex"? Un po' per un gioco di parole e pronuncia giappa. "RX" si pronuncia in inglese "Ar Ex" e siccome in Giapponese "L" ed "R" sono uguali, ecco che diventa "Al Ex":  Alex.

 L'Alex è un Gundam sperimentale, un prototipo ancora più sofisticato del Gundam classico pilotato da Amuro Rei che in quel periodo sta combattendo al fronte: nello specifico, nelle intenzioni dell'Esercito Federale l'Alex avrebbe dovuto entrare in possesso di Amuro Rei per diventarne il nuovo Gundam, perché l'Alex è stato progettato appositamente per venire usato dai New Type.
 Ovviamente questo non accadrà a causa delle vicende narrate durante la serie.


 Piccola parentesi per chi non conosce l'Universo di Gundam: che sono i New Type?
 I New Type sono degli esseri umani nati con una rara mutazione, l'inizio di un adattamento evolutivo causato dalla permanenza nello Spazio di coloro che sono nati e cresciuti nelle Colonie Spaziali. Non so se questo sia stato già teorizzato ufficialmente oppure no, ma ragionando sulle abilità dimostrate dai New Type, questa mutazione è un chiaro adattamento al vivere nella vastità del Vuoto dello Spazio: i New Type infatti dimostrano una debole capacità di percepirsi l'un l'altro, un sesto senso che li avvisa del pericolo, una capacità di gestire molteplici attività contemporaneamente e tempi di reazione super-umani. Tutte capacità che in un ambiente ostile come lo Spazio possono non solo salvarti il sedere ma anche farti prosperare.
 Inevitabilmente questo li rende anche piloti micidiali sul campo di battaglia ma come nel caso di Amuro Rei, le loro capacità possono arrivare a superare i limiti dei normali mezzi di combattimento e qui la motivazione di sviluppare dei Mobile Suit specifici per New Type.
 Come dicevo i New Type sono rari e durante la OYW erano una scoperta recente e molto poco compresa, tanto che solo verso la fine della guerra si vedranno i primi tentativi di creare macchine apposite e l'Alex è una di queste. Tuttavia la Federazione era molto più indietro rispetto al Principato di Zeon riguardo gli studi sui New Type ed i suoi ingegneri non avevano la più pallida idea su cosa basarsi per creare una macchina dedicata: siccome risultava che i tempi di reazione di Amuro Rei erano arrivati a superare quelli del Gundam, alla fine decisero semplicemente di costruirne un nuovo più performante.
 Insomma, tutto questo per dire che sebbene venga classificato come Mobile Suit per New Type, l'Alex non ha assolutamente nulla di realmente dedicato a sfruttarne appieno i poteri; nonostante questo rimane una macchina incredibile per la sua epoca. 

 Le tecnologie innovative installate sull'Alex sono...

 1- Magnetic Coating -  E' una speciale copertura magnetica alle giunture del Mobile Suit, grazie alla quale le varie parti si repellono a vicenda: il risultato è la quasi totale eliminazione dell'attrito dalle giunture, aumentando enormemente la velocità di movimento.
 Questa tecnologia verrà poi comunque installata sul Gundam classico di Amuro Rei, potenziandolo di molto e risolvendo il problema dei tempi di reazione.

 2- Booster - L'Alex è dotato di un generatore e di propulsori molto più potenti del Gundam classico e di molti altri Mobile Suit del periodo.

 3- Linear Seat - l'Alex a differenza del Gundam classico non è dotato del Core Fighter (l'aereo caccia pieghevole che diventa la cabina di pilotaggio) ma di una cabina di pilotaggio sferica con il sedile ed i controlli posizionati al suo centro. La superficie interna della sfera è ricoperta di schermi che agendo insieme proiettano una visuale a 360° dell'esterno: in pratica è come essere sospesi in aria.
 Il Linear Seat era tecnologicamente talmente avanzato rispetto al sistema di monitor che era lo standard in tutti i Mobile Suit del periodo e degli anni successivi,  che era come paragonare uno schermo piatto attuale con un monitor a fosforo verde degli anni 80.
 Otto anni dopo la conclusione della OYW, sia il Magnet Coating che il Linear Seat diverranno una dotazione standard in tutti i Mobile Suit.
 Essendo stato creato sui dati raccolti dalle prestazioni da New Type di Amuro Rei, l'Alex era il Mobile Suit perfetto per lui, ma per qualunque altro essere umano normale pilotarlo non era affatto uno scherzo: per farvi un esempio, immaginate di giocare un FPS (sparatutto in prima persona) ma con la sensibilità dei controlli settata al massimo, dove ad un minimo vostro movimento il mirino schizza via per lo schermo.


 L'armamento dell'Alex è conforme a quello standard dei Mobile Suit Federali e del Gundam Classico, ovvero due cannoncini mitragliatori Vulcan da 60mm installati nella testa, un fucile laser, uno scudo e due spade laser sulla schiena (in alcuni model kit recenti è stato aggiunto anche un bazooka). Tuttavia possiede un "sorpresone", infatti ciascuna delle coperture corazzate sugli avambracci si solleva per rivelare un mitragliatore a tre canne da 90mm: la potenza ed il volume di fuoco sviluppato è notevole.



 Un equipaggiamento opzionale dell'Alex è la Choban Armor, un'armatura ablativa corazzata che va a ricoprire quasi interamente il Mobile Suit e che può essere espulsa a comando. Sebbene l'idea dell'armatura sulla carta suoni buona, al lato pratico questa va a ridurre il principale vantaggio dell'Alex, ovvero la mobilità: gli ingegneri hanno avuto l'idea ed hanno usato l'Alex come occasione per testarla, ma non era chiaramente il Mobile Suit adatto.


 Per concludere, sebbene fosse tecnicamente una fallimento come Mobile Suit per New Type (paragonato alle macchine effettivamente per New Type che il Principato di Zeon creò nello stesso periodo), l'Alex rimaneva uno dei Mobile Suit più potenti della sua epoca, con tecnologie avanti di diversi anni ed ancora oggi dopo tanti anni, appassionati vecchi e nuovi si domandano cosa avrebbe fatto Amuro Rei e come sarebbero cambiati gli eventi della serie classica se l'Alex gli fosse stato consegnato.
 Questo articolo è sostanzialmente sia una dedica ad uno dei miei Gundam preferiti che un'anticipazione dell'Angolino del Modellismo. In scala 1/144 esiste infatti dal 2004 un Alex, che oggi è arretrato e che all'epoca ebbe una certa sfortuna (praticamente dal modellino successivo a questo in poi, Bandai introdusse un nuovo standard di ottime innovazioni tecniche) e dopo tutti questi anni non si decidono a crearne uno nuovo.  Io ho una mezza idea su come aggiornarlo e renderlo posabile quanto quelli moderni e prima o poi comprerò sia lui che il materiale necessario. Ovviamente con la mia fortuna, ne produrranno uno moderno appena dopo avrò comperato quello vecchio, quanto ci scommettete? 😂

2 commenti:

  1. Proprio l'altro giorno ho recuperato e letto il manga de "La guerra in tasca", e l'ho trovato interessante, non so quanto affine alla miniserie animata... Nel manga l'Alex è pilotato da Chris, un'amica del protagonista.
    Il titolo dell'opera mi resta inspiegato, credo sia un gioco di parole giapponese non traducibile...

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    Risposte
    1. La miniserie ha una storia più ampia: il manga è più condensato.
      Riguardo al titolo, "Guerra in tasca" è probabilmente inteso dai giapponesi come qualcosa di piccolo, a misura di bambino tipo i soldatini o la visione limitata che un bambino al riguardo come ce l'ha Alfred all'inizio.

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