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venerdì 5 settembre 2014

Muore un ragazzo a Napoli durante un arresto


Voglio premettere subito che sta ancora venendo verificata la ricostruzione del fatto, ma quello che più interessa a me è la reazione che ha avuto la gente in seguito e che in tutta onestà, mi fa incazzare. 
Non mi fa incazzare perchè parliamo di gente di Napoli, non scherziamo: per quel che mi riguarda potrebbero essere di Paperopoli o Milano. Mi fa incazzare quel che hanno dimostrato.

Molto brevemente, l'accaduto è questo. 
 Tre ragazzi su uno scooter non si sono fermati all'alt dei Carabinieri ed è scattato un inseguimento conclusosi con lo scooter che cozza contro l'auto di pattuglia e si capotta. Uno dei tre scappa ma durante l'arresto degli altri due, esplode accidentalmente un colpo di pistola ed uno dei ragazzi (17 anni) muore: le indagini per verificare i dettagli della dinamica dei fatti sono ancora in corso.
 Se i Carabinieri coinvolti risulteranno colpevoli nella loro condotta durante i fatti, dovranno essere puniti, questo è fuori questione; però a voler dire le cose come le penso....
 Sinceramente, andare in tre su un motorino e scappare invece che fermarsi ad un alt delle Forze dell'Ordine è già qualcosa che se si fosse evitato di fare fin da principio, non sarebbe successo nulla.
 Inoltre a quanto dichiara il fratello della vittima "Davide non si è fermato all’alt dei militari «perché guidava uno scooter non suo, non era assicurato e non aveva il patentino». Lo ha raccontato il fratello di Davide, Tommaso, che ha aggiunto: «La mia famiglia non aveva soldi per comprare un motorino a Davide. Forse si è spaventato, forse voleva evitare il sequestro del mezzo e per questo non si è fermato davanti alle forze dell’ordine»". Anche qui, il non trasgredire dal principio avrebbe evitato la messa in moto di tutta questa catena di eventi sfortunati.

Ma torniamo a quel che realmente mi interessa analizzare: cosa è successo subito dopo? E' successo che nel quartiere si è scatenata una specie di sommossa mentre la Polizia stava eseguendo un sopralluogo per i rilevamenti sul posto. La gente è scesa in strada in massa ed almeno un'auto della Polizia è stata completamente distrutta mentre altre danneggiate. «Stanotte eravamo a centinaia contro i Carabinieri che hanno ucciso Davide - racconta la signora Annalisa - c’erano anche i nostri figli, perché quello che è successo è una vergogna. Loro ci dovrebbero difendere e invece hanno ucciso un ragazzino innocente. Qui, al rione Traiano, i Carabinieri non li vogliamo più».

E questo mi fa incazzare. Perchè mi fa incazzare? Molto semplice... Mi fa incazzare perchè la gente dimostra volontà e capacità di saper fare fronte comune, ma contro il bersaglio sbagliato! 
 La criminalità grande e piccola da sempre fredda gente ogni giorno; uccide brutalmente mariti, figli e parenti di qualcuno ogni giorno, ma non ho mai sentito «Stanotte eravamo a centinaia contro i Camorristi...» oppure «... contro gli spacciatori...» e via dicendo «..perché quello che è successo è una vergogna». Mai! E la gente sa benissimo chi sono, dove vivono e che posti frequentano per andarli a prendere. Però a prendersela contro le Forze dell'Ordine perchè sanno perfettamente che non reagiranno, quello lo sanno fare, stronzi. Questa è la vera vergogna.
 Questo è anche quel che mi fa incazzare.
La sto facendo troppo semplice? Beh forse perchè a guardare la questione nuda e cruda, lo è.

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