Avevo già parlato di questo progetto riguardo arti artificiali funzionali ma a basso costo, grazie all'utilizzo delle stampanti 3D e rivolti principalmente ai bambini: oggi vi parlo proprio di un bambino che ha potuto usufruire di questa tecnologia.
Liam Porter è un bambino americano di 7 anni che purtroppo è nato privo di parte del braccio sinistro: aldilà dei costi esorbitanti, i tradizionali arti prostetici si sono rivelati senza troppa sorpresa pesanti, ingombranti ed al lato pratico inutilizzabili da un bambino piccolo.
Nel Gennaio dell'anno scorso però Liam ha ricevuto una sorpresa inaspettata andando al cinema, quando si è trovato scortato da due Clone Troopers di Guerre Stellari che gli hanno consegnato il suo nuovo braccio, insieme ad un elmetto personalizzato.
Il braccio è stato prodotto da John Peterson, in collaborazione con E-Nable, una community internazionale che collabora usando la tecnologia 3D al fine di creare arti prostetici per chi ne abbia bisogno. Il braccio è leggero, maneggevole ed è costato circa 300 dollari contro i circa 9000 di un arto tradizionale: questi fattori non solo lo rendono utilizzabile dal piccolo Liam, ma il basso costo di produzione implica facilità di riparazione e sopratutto di sostituzione mano a mano che il bambino crescerà.
Fa bene al morale vedere ogni tanto della tecnologia utilizzata in maniera pratica, utile e non sprecata in stupide cazzate.
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