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venerdì 27 maggio 2016

LEGEND (1985) Con Spoilers




E nel 1985, un piccolo me stesso andava al cinema accompagnato da mia madre a vedere Legend. Non so sinceramente cosa ha portato alla decisione di portarmi a vedere questo film, ma è probabile che sia stato confuso con qualcosa di simile alla Storia Infinita. Ad ogni modo ricordo ancora il cinema, che ora non esiste più, molto elegante con fodere rosse e decorazioni dorate ovunque, che nella luce soffusa e calda regalava un'atmosfera quasi magica a me che entravo in sala, superando i pesanti sipari (e per me erano veramente pesantissimi all'epoca).

Legend è un film del 1985, diretto da quel Ridley Scott che aveva già sul curriculum cosette tipo Blade Runner ed Alien, che ora voleva buttarsi sul fantasy ma attenzione! Non un fantasy normale ma un dark fantasy. Cos'è un dark fantasy? Molto semplicemente consiste in storie si fiabesche ma con la presenza di elementi molto cupi ed a volte crudeli, come erano tra l'altro molte fiabe oggi edulcorate e abbassate nei toni: al riguardo per una volta sono d'accordo, anche perchè molte di quelle fiabe sembrano il parto di menti veramente disturbate.

E' proprio dalle fiabe di quegli psicopatici dei Fratelli Grimm che Ridley Scott trae ispirazione per il setting della sua fiaba, una storia decisamente di stampo classico di principesse e di eroi al salvataggio, ma in un mondo fantasy che da magnifico sogno può diventare improvvisamente uno spaventoso incubo.

 La storia narra di un imprecisato tempo in un imprecisato mondo, dove l'equilibrio fra Oscurità e Luce viene mantenuto dalla presenza degli Unicorni, uno stallone ed una giumenta, che incarnano e mantengono il Potere della Luce nel mondo. Tenebra, antagonista del film e Signore dell'Oscurità, istruisce l'abominevole folletto Blix ed i suoi sgherri di rintracciare ed uccidere i due sacri animali e di portargli i corni, in modo da spezzare la presenza della Luce e riportare l'Oscurità all'assoluto dominio come un tempo era.
 In tutto questo, la Principessa Lily girovaga per le campagne e le foreste per far visita ai contadini e sopratutto a Jack, l'uomo dei boschi: da quel che viene dato sapere, Jack è una sorta di Tarzan fantasy, che pur facendo sfoggio di cultura vive nella foresta e conserva una profonda conoscenza sia delle piante che degli animali, incluso il loro linguaggio. E' anche chiaro che il rapporto fra Jack e Lily sia più profondo della semplice amicizia, tanto che Jack si fa convincere a guidare Lily al luogo dove abitualmente si abbeverano gli Unicorni, per osservarli di nascosto. Al comparire degli animali, Lily esce dal suo nascondiglio e grazie al suo canto ed alla sua innocenza, riesce ad avvicinarsi agli Unicorni. Sfortuna vuole che in quel momento anche Blix ed i suoi arrivano di nascosto sul luogo ed approfittano della distrazione degli Unicorni per colpirne uno, lo stallone, con un dardo avvelenato: la giumenta riesce a fuggire ma mentre lo stallone esala l'ultimo respiro, il mondo intero inizia ad oscurarsi e perdere la propria stabilità, fino a trasformarsi in una landa buia ed innevata dove perfino il Tempo smette di scorrere regolarmente.
 Nel caos di tutto questo Lily, distrutta dal rimorso, viene separata da Jack e finisce catturata da Blix tentando di proteggere l'Unicorno sopravvissuto. Jack invece viene trovato e quasi processato dalle creature fatate, a capo delle quali c'è Gump Fiordispino, una sorta di Pan dall'aspetto bambinesco che contrasta con i suoi modi duri ed adulti. Cercando di porre rimedio a quanto accaduto, la vicenda si sposterà presto sul salvare l'ultimo Unicorno e Lily da Tenebra, il quale attirato da ciò che il Buio non possiede e che in lei è presente, vuole farne la propria sposa.




 Questo film se non si fosse ancora capito mi è sempre piaciuto un sacco, ma aldilà del mio gusto personale sono presenti elementi che oggettivamente sono davvero molto belli, quali la fotografia, le scenografie, il make-up e le musiche, elemento per me sempre importante che in questo caso non falliscono (dopotutto parliamo di Jerry Goldsmith *inchino*)


 L'atmosfera da fiaba nelle scenografie è una costante, specialmente durante le iniziali scene dove la Luce è ancora presente, dove ci viene mostrata un mondo rigoglioso e sereno, dove l'aria stessa sembra vibrante di vita: personalmente mi ha sempre suscitato lo stimolo di appoggiarmi ad un albero o sdraiarmi fra quei campi per farmi un pacifico pisolino. Sebbene io ritenga molto più facile rendere memorabili ambientazioni oscure e malvagie rispetto a quelle buone, non cambia che pure il lavoro di design fatto sui set del mondo immerso nel Buio e la Fortezza di Tenebra sia stato eccellente, con un marcato contrasto che trasmette le sensazioni giuste.
 Il cast del film è di tutto rispetto, con un giovanissimo Tom Cruise nei panni di Jack e la brava Mia Sara in quelli di Lily. Il posto d'onore però va a Tim Curry, che interpreta Tenebra: grande caratterista, doppiatore e cantante ma per chi non lo conoscesse di nome parliamo di lui



Di lui




Ma sopratutto lui



Curry ci regala un cattivo che buca lo schermo a prescindere dal fantastico lavoro di make-up, riuscendo a donare grande charme e carisma ad un enorme e mostruoso diavolo cornuto. 
 I dialoghi dei personaggi sono stati scritti con uno stampo aulico, ampolloso e quasi shackspeariano dove anche il più buzzurro possiede almeno un minimo di buona dizione e proprietà di linguaggio, ma qual tanto che basta senza risultare pesante: in pratica è come avrebbero dovuto parlare tutti i personaggi in un film di Thor ben fatto, contribuendo a dare al film un sapore un pò più ricercato rispetto alla solita favola cinematografica. Memorabili a pare mio alcune battute, fra le quali una pronunciata da Tenebra, nella quale afferma "I sogni della giovinezza sono i rimpianti della maturità".


E' una frase importante, in quanto il tema dei dialoghi fra Lily e Tenebra altro non è che un'amara costatazione della perdita dell'ingenuità, dell'innocenza e della capacità di avere fede nei propri sogni, una volta cresciuti: se Lily può rappresentare la purezza della giovinezza, Tenebra allora è il manipolativo cinismo della maturità.



Legend è un gran film al quale qualsiasi appassionato di fantastico dovrebbe dare una chance: poi potete dire tranquillamente che vi ha fatto schifo, ma provate a vederlo una volta. 
 Se posso trovargli un difetto è che ci sono molti punti lasciati poco approfonditi, ma aldilà di un problema legato alla lunghezza che avrebbe raggiunto il film, è forse stato un atto voluto perchè dopotutto molte cose nelle fiabe vengono date per buone e non vengono spiegate.
Almeno per quel che mi riguarda può essere anche visto e goduto anche dai bambini seppur con alcune riserve: io l'ho visto da bambino (come già detto, al cinema nientemeno) e non mi ha dato particolari problemi ma sebbene non mi abbiano impedito di innamorarmi del film, indubbiamente ci sono scene che mi hanno fatto cagare sotto. Sicuramente non è da farglielo vedere da soli (ma questo discorso vale anche per diversi tipi di altri titoli e tipi media) e comunque dipende dalla sensibilità individuale del bambino. 
 Personalmente è il genere di fantasy che prende a sberle molti dei patinati e sboroni prodotti odierni, senza personaggi sbruffoni che in ogni scena devono far vedere di avere il cazzo grosso o intere parti inserite solo per mostrare effetti speciali. Ora scusatemi ma vado a cercare un Unicorno.

6 commenti:

  1. La più grande perdita di tempo della mia vita. Ne ho visti di film brutti ma questo è davvero na merda potete prenderlo con tutta la filosofia del mondo, lo puoi infiochettare fin che vuoi, na merda e, e na merda rimane, ma dai per piacere i lati oscuri sotto intesi e tutte quelle cazzate, ma dove li vediiii dove che è un film che fa cagare. Nemmeno a uno strafatto lo consiglio anzi se avete tempo da perdere non guardatelo perdete tempo con qualcosa altro che è meglio

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    1. Hai il diritto di avere i tuoi gusti, anche se sono gusti di merda. Ma almeno esprimili con una grammatica umana e senza nasconderti dietro un profilo anonimo: ci fai una più bella figura.

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  2. Non posso che approvare in pieno la tua recensione solo per la parte in cui hai detto "è così che dovrebbero parlare i personaggi in un film di Thor!". Ben detto! Così e come in Excalibur di John Boorman!
    Ora, scherzi a parte, Legend è uno dei miei film preferiti. Io sono sempre stato un grande appassionato del fantasy che ritengo una vera e propria forma d'arte, una delle più nobili e ingiustamente bistrattate sfumature della letteratura. Ho sposato il pensiero dei maestri Tolkien e Lewis su come nessuna cultura può dirsi completa senza un affascinante mitologia/folklore ben organizzato. Già solo dal titolo fa capire le sue intenzioni ovvero essere un omaggio/archetipo del genere in generale. I personaggi sono semplici perché sono archetipi, però lo sono in un modo curato, ricco e sofisticato come nel Signore degli Anelli e non vuoto e superficiale come per esempio in Taron e la Pentola Magica (che cerca anch'esso di essere un archetipo fantasy classico ma non ci riesce).
    Nel film pervade effettivamente il riferimento continuo alla crescita come morte dell'innocenza e della fantasia. In questo si inseriscono i velati ma comprensibili riferimenti sessuali (anch'essi tra l'altro tipici delle fiabe e soprattutto dei miti). Da una parte abbiamo Jack e Lily che sono animati da un amore casto e innocente, come bambini, dall'altra Tenebra che prova solo desiderio lussurioso e, anche se forse vorrebbe, non può capire l'amore. Da notare che anche Jack viene, in modo meno brutale ma comunque succede, sottoposto alla stessa prova di Lily ovvero scegliere tra l'amore sincero e il piacere (quando si rifiuta di baciare la fata). D'altra parte il film ci mostra anche che vi sono adulti buoni (la famiglia amica di Lily) e "bambini" cattivi (i folletti che servono Tenebra). Il che è coerente con la sua funzione educativa. Non può fare come Peter Pan che dipinge tutti gli adulti come cattivi, altrimenti si perde la morale e l'istruzione.
    Il film colpisce soprattutto visivamente. Tutto dai costumi ai sets passando per i makeup e le locations è così meraviglioso, così vivo, così esteticamente perfetto. Sembra tutto vero! Ora io non sono uno di quelli che pensa che la CGI sia la morte del cinema ma devo dire che non riesco a immaginare questo film rifatto in CGI, per quanto buona, e sembrare altrettanto realistico. Rimpiango che gli americani non conoscano le mezze misure e se uno stile fa successo devono per forza tutti su di esso e gli altri devono morire perché in un industria ideale si continuerebbero a usare computer grafica ed effetti artigianali (così come si continuerebbe a usare animazione fatta a mano e CGI ma vabbè).
    Una delle ragioni per cui rimpiango gli anni 80/90 (e forse fino ai primi del 2000) è che all'epoca le aspettative per i film non erano così alte. Sì, anche all'epoca c'erano i produttori che ti stavano sul fiato col collo per ogni centesimo speso, ma i film non costavano l'ira di Dio, un rene e due mutui come ora. Di conseguenza, se un regista visionario come Ridley Scott o come John Boorman voleva tirare fuori un film che aveva bisogno di tanto lavoro ma che non era adatto a sfondare il box office poteva farlo! Perché comunque all'epoca era già grasso che cola se un film incassava 30 milioni! Oggi con quella cifra non ci paghi nemmeno gli spot pubblicitari di un film dello stesso calibro.. Per questo all'inizio ero entusiasta dell'idea di Netflix. Mi piaceva l'idea che esistesse una piattaforma che guadagna così tanto nel complesso da potersi permettere di finanziare progetti senza preoccuparsi del riscontro al box office. Poi è finita come sappiamo ma l'idea era buona!

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    1. Non posso aggiungere niente al tuo commento.
      Riguardo ai soldi, inflazione a parte, la differenza di oggi è che rispetto a prima i soldi tendenzialmente venivano principalmente per il film: ora tantissimo viene usato per campagne pubblicitarie su varie piattaforme multimediali e questo contribuisce a gonfiare enormemente tutto, come appunto tu fai notare dall'esempio che fai sui trenta milioni.

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  3. E anche qui mi trovo pienamente daccordo con te; un film bellissimo oltre che un fantasy eccezionale. Forse tra le pellicole più belle dirette dal signor Scott, nonchè una delle più ingiustamente sottovalutate rispetto a robetta fatta da lui tipo "Il Gladiatore", "Le Crociate" e soprattutto quel "Robin Hood" di cui nessuno sentiva davvero il bisogno.

    Dici bene poi riguardo a scenografie e dialoghi, il tutto qui ha un sapore estremamente teatrale in più punti, nel senso più classico del termine, è ciò a parer mio diventa un valore aggiuto; anche se è praticamente ovvio che il film sia girato TUTTO (almeno credo) in teatri di posa giò ne aumente l'ara ed il fascino di fiaba fantastica. Questo film ho sempre ritenuto meritasse il podio tra "La storia infinita" e "Labyrinth - Dove tutto è possibile".
    In oltre il fatto che dalla primavera/estate si passi all'autunno/inverno con luccisione dell'unicorno e che ha prevalere è un signore oscuro e vi sia una lotta per riportare la luce, non può non essere messo in realazione con tutte quelle leggende antichissime che alla fine sono parabola e metafora del ciclo stagionale, in cui entità antropomorfizzate (spesso divinità o semi-divinità) rappresentano proprio i cicli naturali, in cui uno muore per fare posto all'altro e vice versa.

    Comunque io non sono troppo daccordo sull'avere edulcorato le fiabe classiche, anche perchè in questo modo le si tradisce e le si spoglia del loro significato originale (anche solo parzialmente).

    Comunque, visto che ti è piaciuto questo meraviglioso fantasy, vorrei suggerirti un paio di film francesi sulla fiaba di Pollicino "C'era una volta Pollicino" del 1972 e "Pollicino" del 2001.

    In oltre, ti segnalo (per farti quattro risate) questo trashone fantasi anni 90 girato da filmakers in erba: "I signori della magia"
    https://www.youtube.com/watch?v=ZTEAG43oek4

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    1. Concordo con discorso sul ciclo delle stagioni e mi fa ricordare come un film quale "Legend" abbia tanti elementi al suo interno e chiavi di lettura che possono saltare fuori.

      Capisco il tuo discorso sulle favole ed tendenzialmente lo condivido. Solo che in certe favole, specie i Grimm, ci sono elementi veramente gratuiti: ad esempio i ferri da stiro roventi come punizione, che saltano fuori così senza che ci sia un riferimento precedente o qualche tipo di giustizia poetica. Mi hanno ricordato elementi gratuiti messi in certi film horror solo per inserire un momento splatter fine a se stesso, per fare l'effettaccio insomma.

      Ovviamente non mi riferivo all'edulcorare al livello di Disney, ma appunto delle parti gratuitamente splatter.

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