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venerdì 20 luglio 2018

BENVENUTI A MARWEN - Impressioni sul trailer





Ho visto per caso il trailer di questo film (o meglio, più che un trailer sembra il riassunto del film: ormai non ha più senso andare al cinema visto che ti spoilerano già tutto) che mi è saltato fuori al posto delle solite pubblicità nei video di Youtube.



La storia è di un ex militare ebreo chiamato Mark Hogancamp, che viene pestato quasi a morte da neo-nazisti in un bar, ricavandone danni cerebrali abbastanza pesanti. Affronterà psicologicamente questa sua disabilità costruendo una cittadina in scala 1/6 (la Marwen del titolo), con ambientazione Seconda Guerra Mondiale e popolata da bambole che richiamano delle donne reali che conosce, più bambolotti di nazisti ed uno di se stesso. Il tutto per arrivare a testimoniare in tribunale contro i propri aggressori.  Non sento di aver spoilerato niente: è quello che ti racconta il trailer, quindi non prendetevela con me XD

Ah, tratto da una storia vera. Tenetelo a mente questo.

La mia impressione è che il film sarà molto probabilmente molto bello, ben diretto e ben recitato; Steve Carrel che interpreta Hogancamp, l'ho sempre apprezzato e qui sembra in stato di grazia. C'è però un MA che spiegherò a breve, perchè prima ho da specificare un dettaglio.
 Quando vedo "storia vera", mi incuriosisco e mi vado ad informare, cosa che mi ha portato a scoprire la realtà dei fatti.
 Hogancamp non era ebreo e non è stato pestato per quello, anzi era di origini tedesche. Dopo essere stato lasciato dalla moglie era diventato un alcolizzato cronico ed una sera in un bar aveva legato con un gruppo di altri americani di origini tedesche, bevendo come spugne nel frattempo. Tutto stava andando nel migliore dei modi quando Hogancamp si lascia scappare la sua passione per il travestitismo. Ora io non so i dettagli di come ciò sia avvenuto, ma la conseguenza di ciò è stato appunto il selvaggio pestaggio appena fuori dal bar.
 Francamente, tutta la "storia vera" anche considerando il "tratto da" va a finire nel fiume e butta alle ortiche qualsiasi pretesa del film di essere considerata qualcosa di più che un'opera di fantasia al 100%.  Questo ed il fatto che abbiano voluto cambiare la vicenda e tutta la prospettiva: probabilmente la loro idea è stata che il pubblico avrebbe parteggiato meglio per il povero ebreo pestato dai nazisti cattivi, piuttosto che per il travestito ubriacone che è stato pestato da altrettanti ubriaconi con i quali stava bevendo in allegria fino a poco prima. Se non c'è il dualismo "bianco/nero", le loro storia non funzionano; il protagonista di una storia strappalacrime non può avere alcun tipo di macchia... figuriamoci... Hollywood.
 E' un pò come nel film "L'Uomo senza volto", di Mel Gibson (SPOILER. Per chi invece il film lo ha visto, evidenziate per continuare a leggere): bellissimo film indubbiamente e mi è piaciuto anche molto, ma nella vicenda originale il personaggio si fa veramente il ragazzino e questo cambia MOLTO la prospettiva della storia, infatti Gibson lo cambiò. (FINE SPOILER)

 Ho scoperto esistere da anni un documentario sulla vicenda intitolato Marwencol e se volete sapere la storia vera allora a questo punto consiglio di guardare quello.  Se volete invece una storia sicuramente ben narrata e commovente, ma da considerare come pure opera di fantasia e non prendere come vicenda reale, allora il film va benissimo.

 Ora partiamo col MA.
 Psicologicamente parlando, la reazione di Hogancamp di popolare la sua città con le riproduzioni forti delle donne che in quel momento lo stanno aiutando nella vita reale, ha senso e non ho niente da criticare al riguardo: nel contesto della vicenda ha la sua logica.  Il mio MA guardando il trailer è il timore che questo possa essere usato per le solite propagande ideologiche degli ultimi tempi, perchè nel contesto del film la linea fra storia ben fatta e propaganda femminista è sottilissima. Io spero che Robert Zemeckis abbia diretto il film con l'intento di creare una bella storia, anche se pure in questo caso prevedo già tonnellate di imbecilli ad urlare "girl power".  A queste persone però sarà facile controbattere: dopotutto quelle bambole sono la fantasia di un pover uomo con danni cerebrali.


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