Cerca nel blog

mercoledì 31 luglio 2019

DC COMICS - GLI ANNI D'ORO DI SWAMP THING



Durante gli anni 90 mi capitò su Italia 1 di vedere un cartone animato curioso, che inizialmente attirò la mia attenzione a causa della sigla (lasciata originale da Mediaset: evento bizzarro ma ne sono lieto) per la sua somiglianza alla canzone "Wild Thing". Effettivamente era la stessa canzone ma rimaneggiata, non so poi legalmente fino a che punto, ma il cartone in questione era Swamp Thing: fu il mio primo incontro con questo personaggio della DC Comics.





 Swamp Thing nasce durante all'inizio degli anni 70, quando il genere horror era molto popolare, grazie anche ai film della casa cinematografica Hammer; molte case editrici cavalcarono questa moda e da qui nacquero personaggi poi diventati importanti e/o celebri sia Marvel che DC, come ad esempio Ghost Rider, Morbius il Vampiro Vivente, Etrigan ed appunto Swamp Thing.

 Creato da Len Wein, Swamp Thing è il mostro della palude, un ibrido umano/vegetale nato da uno sfortunato incidente, se così lo possiamo chiamare.  Il vero nome di Swamp Thing è Alex Holland, uno scienziato che assieme alla moglie stava effettuando esperimenti nelle paludi della Louisiana, per mettere a punto la formula di un fertilizzante miracoloso; tanto miracoloso da fare gola a molti ed il rifiuto di Holland a vendere in esclusiva la formula gli fece guadagnare una bella bomba nel suo laboratorio e la morte di sua moglie Linda.  La violenza dell'esplosione scagliò Holland fradicio della sua formula direttamente nella palude: le proprietà rigenerative della formula entrarono in contatto con l'abbondante flora della palude, fondendola con Holland in qualcosa di nuovo: Swamp Thing.
 Come potrete immaginare non era certo una bella situazione: tua moglie è morta, la ricerca della tua vita è distrutta e tu sei vivo ma ridotto ad un mostro muschioso..... Io sarei incazzato e disperato a livelli estremi ed infatti è esattamente la reazione che ebbe Alec Holland, in pieno trip vendicativo.

 In seguito Swamp Thing visse diverse avventure nel tentativo di trovare una maniera di tornare umano, incontrando la sua prima nemesi in Anton Arcane ed una delle persone più importanti nella sua futura vita nella nipote di quest'ultimo, Abby. La serie ebbe un buon successo iniziale ma le vendite cominciarono a scendere nonostante i vari tentativi (sempre più disperati in realtà) di rivitalizzare l'interesse dei lettori; Swamp Thing quindi chiuse i battenti dopo circa quattro anni con Holland finalmente tornato umano.
 Onestamente la serie era gradevole, ma tutto sommato Swamp Thing era abbastanza generico come super poteri: era grosso, era forte e per sua natura era molto resistente e difficile da ferire, ma non è che facesse molto altro. Leggendola mi ha dato l'impressione di potenziale non sfruttato e fu solo sei anni dopo che qualcuno riportò in vita Swamp Thing utilizzandolo a pieno regime: fu un eccentrico scrittore di nome Alan Moore.



 Nel 1982 la DC diede infatti il via ad una nuova serie di Swamp Thing, per supportare il film che Wes Craven (si, quello che poi fece Nightmare) aveva appena diretto sul personaggio ed Alan Moore venne messo a scriverne le storie. Moore prese Swamp Thing, appallotolò il finale della serie precedente e ribaltò completamente le premesse del personaggio in maniera pressoché perfetta, senza contrastare con la serie originale ma proseguendola.
 Il primo grosso scossone che Moore diede a Swamp Thing fu sulla sua origine. Non la cambiò, ma fece in modo che venisse rivelato un dettaglio che ribaltava tutto: Alec Holland non si era mai trasformato in Swamp Thing.  Alec Holland era morto nell'esplosione ed il suo corpo era affondato nella palude dove si era decomposto, consumato da creature chiamate Planarie e assorbite dalla flora potenziata dalla formula (una delle caratteristiche delle Planarie apparentemente è quella di assorbire la memoria a livello genetico di quello che consumano): infusa con la memoria di Alec Holland, la flora della palude ha cercato di riprodurre al meglio ciò che era convinta di essere, un uomo. Swamp Thing non avrebbe mai potuto tornare ad essere umano perché non lo era mai stato: Swamp Thing era sempre stato in sostanza una pianta convinta di essere Alec Holland.

 Con questo capovolgimento narrativo Alan Moore poté ridefinire completamente il personaggio, portandolo verso nuovi orizzonti e raccontare nuovi e più maturi tipi di storia. Durante questo suo nuovo viaggio interiore per accettare se stesso ma anche per trovare il proprio posto nel mondo, Swamp Thing scoprirà di avere poteri incredibili e di essere un Elementale della Terra, un essere il cui ruolo è l'incarnare tutta la vita vegetale del pianeta, colloquialmente chiamata "il Verde".
 Swamp Thing inizia anche una relazione con Abby Arcane, la nipote del suo primo avversario, in un rapporto strano, decisamente inusuale perchè lui è una pianta e lei un mammifero ma che per loro funziona: insomma, sono carini da vedere insieme XD
 Moore affronta temi sia ecologici che sociali, incluso il condannare la tendenza della nostra società a non farsi mai i cazzi propri e questo riguarderà proprio la relazione fra Swamp Thing ed Abby.



 Quindi alla fine che poteri ha scoperto di avere Swamp Thing?
 Senza mezzi termini è una specie di semi-dio, in quanto può controllare qualsiasi organismo vegetale presente nell'ecosistema e per "controllare" intendo nel senso più ampio e totale del termine: nelle giuste condizioni potrebbe trasformare il Sahara in un giardino. Ha anche scoperto di poter viaggiare trasferendo al propria coscienza, facendo morire il proprio corpo e facendone crescere uno nuovo nel punto di destinazione.

 Non so molto di cosa è successo a Swamp Thing dopo il ciclo di Alan Moore, ma onestamente non mi interessa: purtroppo nei fumetti di supereroi prima o poi arriva qualche scrittore (o qualche direttore) con delle idee del cacchio che vanno a rovinare tutto il buono costruito in precedenza.
 Fuori dal media fumettistico, Swamp Thing ha ricevuto due adattamenti cinematografici negli anni 80 ed una serie televisiva nei primi anni 90.  Sempre nei primi anni 90 fu realizzata la serie animata che ho citato all'inizio, durata pochissimo e francamente abbastanza scialba ed edulcorata, molto più infantile di come sarebbe potuta invece essere realizzata, ma che venne accompagnata da una linea di giocattoli davvero pregevole.

 Prodotta dalla storica ditta Kenner, questa linea di giocattoli la potete trovare descritta molto bene in questi due video del canale youtube Liprandi (per fare un po' di meritata pubblicità, per quanto riguarda i giocattoli inclusi sopratutto quelli vecchi è un gran bel canale, molto esaustivo e simpatico)






 Per concludere posso dire che Swamp Thing è un bel personaggio, molto interessante nelle mani giuste ma anche difficile da usare: forse è meglio che non compaia spesso proprio per questo motivo.
 So che di recente Netflix sta facendo un telefilm su Swamp Thing, ma da quel che ho visto è il tipico prodotto molto cupo e troppo rimaneggiato, quindi il tipico prodotto del quale non me ne frega niente.

3 commenti:

  1. Alan Moore rimarrà sempre il mio autore preferito. E il capolavoro che ha fatto con Swamp-Thing è la dimostrazione di quanto sia straordinariamente in gamba. Ha preso un fumetto morente e ne ha ricavato una pietra miliare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo. Lo ha riadattato in una maniera talmente indolore e pulita che dovrebbero farlo studiare nelle scuole di sceneggiatura: forse allora gli scrittori imparerebbero a rinnovare i personaggi decentemente.

      Elimina
    2. Parole sante. E non dimentichiamoci che Swamp-Thing ha visto il debutto di uno dei personaggi più memorabili della storia del fumetto statunitense: John Constantine!

      Elimina