Di recente ho recuperato dei vecchi fumetti Marvel in lingua originale di Iron Man e devo dire una cosa: Iron Man proprio non mi entusiasma. Non è comunque questo l'argomento, quanto piuttosto la presenza massiccia dei più disparati inserti pubblicitari in ogni fumetto ed uno di questi riguardava Steel Brigade.
Steel Brigade era un'offerta che Hasbro propose inizialmente fra il 1987 ed il 1988 (ma che in seguito ripropose saltuariamente fino al 1994) per l'acquisto di una esclusiva action figure dei G.I.Joe: sulle pagine di cataloghi e fumetti Marvel (che all'epoca pubblicava il fumetto dei G.I.Joe) si poteva trovare questo modulo/questionario da compilare per aver accesso all'offerta.
Steel Brigade era un'offerta che Hasbro propose inizialmente fra il 1987 ed il 1988 (ma che in seguito ripropose saltuariamente fino al 1994) per l'acquisto di una esclusiva action figure dei G.I.Joe: sulle pagine di cataloghi e fumetti Marvel (che all'epoca pubblicava il fumetto dei G.I.Joe) si poteva trovare questo modulo/questionario da compilare per aver accesso all'offerta.
Come avrete intuito, il punto forte dell'operazione era di offrire un personaggio personalizzato direttamente dal bambino. Una volta compilato andava spedito alla Hasbro ed in un massimo di un paio di mesi si sarebbe ricevuto Steel Brigade.
Steel Brigade in realtà era un nome generico, perché il nome in codice sarebbe stato scelto da bambino; ciò che era invece necessariamente generico era l'aspetto dell'action figure e questo spiega la presenza del casco: i bambini semplicemente avrebbero fatto finta che ci fosse il loro volto dietro al visore polarizzato.
Gli accessori e l'action figure stessa era inoltre composta per la maggior parte da componenti già utilizzati su altri personaggi, ma nel corso dell'offerta e degli anni la combinazione di queste parti è stata cambiata a casaccio, generando almeno cinque versioni differenti di questa action figure: sebbene fosse involontario, questo fece in modo che difficilmente due bambini residenti nella stessa zona ricevessero lo stesso identico Steel Brigade.
Il pacchetto oltre all'action figure armata con uno zaino ed un mitragliatore dotato di baionetta, includeva una toppa molto ben fatta da cucire su abito ed il profilo personalizzato del personaggio, scritto in base al questionario e stampato a macchina con la stessa impaginazione usata dall'esercito.
Devo dire che adoro questa idea e questo tipo di idee in generale, non solo perché per primo adoro personalizzare le cose ma perché questo genere di proposte offre un certo grado di coinvolgimento e potere decisionale ai bambini: anche se limitato al solo livello di background, il fatto di potersi creare un personaggio proprio ed esclusivo faceva sentire il bambino speciale e considerato. Questa è sempre una bella cosa.
Certo, Steel Brigade costava 7,50 dollari più 1,50 di spedizione, che paragonato ad un G.I.Joe normale non era decisamente a buon mercato, ma ad un certo punto chissenefrega XD
Non voglio suonare pedante, ma perché uno dice che gli anni 80 erano meglio? Beh oggi queste cose qua mica ci sono più, aldilà del fatto di come non esistano nemmeno più vere linee di giocattoli grosse come G.I.Joe alle quali applicare questa idea. Immaginate oggi una cosa del genere: all'epoca le possibilità erano limitate ma oggi con internet provate a pensarci: invece che un modulo da compilare, avremmo una pagina internet in flash con magari la possibilità di scegliere direttamente le singole parti della action figure stessa. Oggi c'è la possibilità tecnologica ma mancano le idee, in pratica.
Steel Brigade in realtà era un nome generico, perché il nome in codice sarebbe stato scelto da bambino; ciò che era invece necessariamente generico era l'aspetto dell'action figure e questo spiega la presenza del casco: i bambini semplicemente avrebbero fatto finta che ci fosse il loro volto dietro al visore polarizzato.
Gli accessori e l'action figure stessa era inoltre composta per la maggior parte da componenti già utilizzati su altri personaggi, ma nel corso dell'offerta e degli anni la combinazione di queste parti è stata cambiata a casaccio, generando almeno cinque versioni differenti di questa action figure: sebbene fosse involontario, questo fece in modo che difficilmente due bambini residenti nella stessa zona ricevessero lo stesso identico Steel Brigade.
Il pacchetto oltre all'action figure armata con uno zaino ed un mitragliatore dotato di baionetta, includeva una toppa molto ben fatta da cucire su abito ed il profilo personalizzato del personaggio, scritto in base al questionario e stampato a macchina con la stessa impaginazione usata dall'esercito.
Devo dire che adoro questa idea e questo tipo di idee in generale, non solo perché per primo adoro personalizzare le cose ma perché questo genere di proposte offre un certo grado di coinvolgimento e potere decisionale ai bambini: anche se limitato al solo livello di background, il fatto di potersi creare un personaggio proprio ed esclusivo faceva sentire il bambino speciale e considerato. Questa è sempre una bella cosa.
Certo, Steel Brigade costava 7,50 dollari più 1,50 di spedizione, che paragonato ad un G.I.Joe normale non era decisamente a buon mercato, ma ad un certo punto chissenefrega XD
Non voglio suonare pedante, ma perché uno dice che gli anni 80 erano meglio? Beh oggi queste cose qua mica ci sono più, aldilà del fatto di come non esistano nemmeno più vere linee di giocattoli grosse come G.I.Joe alle quali applicare questa idea. Immaginate oggi una cosa del genere: all'epoca le possibilità erano limitate ma oggi con internet provate a pensarci: invece che un modulo da compilare, avremmo una pagina internet in flash con magari la possibilità di scegliere direttamente le singole parti della action figure stessa. Oggi c'è la possibilità tecnologica ma mancano le idee, in pratica.
"aldilà del fatto di come non esistano nemmeno più vere linee di giocattoli grosse come G.I.Joe alle quali applicare questa idea"
RispondiEliminaPurtroppo la tristezza è questa. Mi capita di passare tra i negozi di giocattoli e devo dire che la sensazione è tutt'altro che positiva. Sono affollate di roba MCU, Star Wars e macchinine varie ma sento sempre che manca qualcosa. Ma i bambini di oggi con cosa giocano?
Eh, hai sottolineato una questione molto tragica: la varietà sugli scaffali è morta.
EliminaTra l'altro l'MCU e Guerre Stellari sono pure casi particolari, perchè sostanzialmente li vendono nei negozi di giocattoli, ma nelle intenzioni dei produttori (americani) parte del target è il collezionista adulto (americano). Non sono quasi più linee di giocattoli pensate e pianificate per giocarci, ma cose che compri e metti in mostra.... Non so se riesco a spiegare bene questa sensazione che mi danno.... Per esempio nell'MCU non ci sono i giocattoli dei comprimari, non ci sono playset tipo la base di Iron Man oppure dei Vendicatori. Perchè sanno (o pensano) che al collezionista adulto non interessa.
Anche i Transformers in un certo senso adesso sono così: continuano a tirare fuori linee nuove ogni anno, versioni nuove di Optimus e soci ogni anno.
Insomma, tutto questo per dire che io non vedo proprio più linee di giocattoli come le concepiamo noi e come le abbiamo sempre viste.
Assolutamente, infatti siamo arrivati al paradosso che i giocattoli non li comprano più i bambini, li comprano gli adulti, una cosa analoga che ho visto succedere su Topolino. Il problema principale dei franchise orientati ai giovani d'oggi è che catturano l'interesse degli adulti più che dei giovani. Transformers stesso, nonostante l'immenso successo dei film e delle serie recenti, non è più stato come un tempo quando era l'equivalente delle Barbie per i bambini.
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