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mercoledì 7 ottobre 2020

LA TOMBA DI DRACULA - MARVEL COMICS

 


 Visto che siamo ad Ottobre, parliamo di qualcosa di horror e nello specifico de La Tomba di Dracula, un fumetto della Marvel dei tempi andati, quella buona e di qualità e che a me piacque moltissimo.


Con l'inizio a cavallo degli anni 60 e 70 scoppiò la moda dei film Horror, specialmente i film della Hammer (quelli che vantano attori come Christopher Lee e Peter Cushing: i film oggi appariranno anche ingenui, ma in fatto di attori non erano mica ciccioli) e di conseguenza il genere Horror stava vivendo un certo clima di popolarità. Sul versante dei fumetti la cosa non passò inosservata ed infatti con gli anni 70 ci fu un boom di nuove serie con questo tema: le storie narrate avevano un tono molto più lugubre, violento (dove la gente finiva morta ammazzata, spesso pure male) ed insomma non dovrebbe sorprendere visto comunque che parliamo di horror, anche se erano sempre soggette al Comics Code che poneva un certo confine a quel che poteva accadervi all'interno.
 La Marvel a questo riguardo lanciò diversi nuovi personaggi, alcuni dei quali divennero poi molto famosi come ad esempio Ghost Rider, ma si mantenne anche sul classico con ad esempio il Lupo Mannaro (Werewolf by Night, da noi Licantropus), il Mostro di Frankenstein ed appunto Dracula.
 Tutti questi personaggi facevano parte dell'Universo Marvel principale.

 Se l'idea di Dracula messo a coesistere con personaggi come l'Uomo Ragno, Thor o Capitan America suona come probabile cazzata, non posso assolutamente biasimarvi perchè è quel che verrebbe spontaneo pensare a chiunque e con buone ragioni; tuttavia vi posso assicurare che le storie narrate furono gestite in maniera assolutamente impeccabile da questo punto di vista. Per quanto infatti Dracula sia un'entità indubbiamente da non sottovalutare, metterlo in competizione con dei Supereroi avrebbe rischiato di rendere tutto una baracconata, quindi Marv Wolfman (il quale prese in mano la serie dopo i primi numeri e la portò avanti fino alla sua conclusione) risolse la cosa nella maniera più furba, ovvero non facendoli incontrare: per tutta la prima metà della serie infatti, le storie si svolgono principalmente in Inghilterra mentre nella seconda metà in America, nella città di Boston che si trova fuori dal giro dei Supereroi.
 
 Una delle grosse fortune di Dracula è che ha mantenuto per il 99% della propria durata il medesimo team creativo, ovvero Marv Wolfman alla sceneggiatura (ed è ironico che un uomo lupo sceneggi un vampiro... ha ha ha), Gene Colan alle matite e Tom Palmer alle chine (e spesso anche ai colori).
 Gene Colan è considerato oggi un grosso nome del passato e possedeva un tratto molto particolare, che alternava ad essere a volte molto grezzo, a volte molto preciso e che a mio parere non stava bene con tutto, però sul tema horror funzionava da dio. La dinamicità delle scene, le pose, il volto di Dracula e la capacità di Colan nel rendere le atmosfere come se fossero uscite da un film dell'epoca, erano una cosa incredibile.
 Tom Palmer è forse il mio inchiostratore preferito. Spesso si elogiano lo scrittore ed il disegnatore, ma è anche l'inchiostratore che in un fumetto fa tanto e purtroppo è un ruolo spesso dimenticato dai fan. Tom Palmer era un grande inchiostratore (che oltre che in Dracula ho apprezzato tantissimo durante la sua permanenza nei Vendicatori) che aveva il talento di saper non solo valorizzare il lavoro fatto dal disegnatore ma anche di migliorarlo ulteriormente.
 Assegnato come scrittore a partire dal numero 7, Marv Wolfman semplicemente fece un lavoro fantastico nel creare storie, personaggi e creare un Dracula credibile, che restasse coerente con ciò che doveva essere, senza scivolare nella banalità, nel ridicolo o ancora peggio, nella trappola dell'anti-eroe incompreso. Ve ne farete comunque un'idea dal resto dell'articolo.
 Con il titolo "La Tomba di Dracula", questa serie ha goduto di un certo successo, esordendo nel 1972 e terminando nel 1979 per un totale di 70 numeri (senza contare albi speciali), generando perfino brevi serie parallele come "Dracula Lives", dove vengono narrati più nel dettaglio alcuni retroscena del Conte accennati nella serie principale.

 Partiamo da Dracula come personaggio. Ci troviamo di fronte ovviamente ad un Dracula classico, ovvero quello che se ne va in giro vestito elegante e col mantellone, anche perchè all'epoca era l'unica versione disponibile XD.  E' il protagonista della serie ma non è un eroe, non è un anti-eroe ma è un cattivo: lui è una figura negativa e sono gli antagonisti fissi della serie a ricoprire il ruolo degli eroi positivi.  Non è facile creare un villain protagonista credibile e che funzioni, ma Marv Wolfman ce l'ha fatta ed in questo si è dimostrato un grande scrittore.
 Il Dracula di Wolfman è incredibilmente arrogante, egocentrico, crudele, spietato... un vero stronzo ma è anche un uomo con un proprio codice d'onore, capace di rispettare un nemico ma senza che questo gli impedisca di disprezzarne i valori, di tormentarlo o di volerlo uccidere. Abbiamo un Dracula che manipola ed uccide senza alcun rimorso ma che in rare occasioni si trova compiere gesti nobili (almeno dal suo punto di vista, che non è quindi una garanzia). Abbiamo un Dracula sanguinario ma anche dal grandissimo carisma.

Insomma, Marv Wolfman è riuscito nell'impresa di creare un protagonista complesso, pieno di sfaccettature e contraddizioni che il lettore arriva a disprezzare e ad amare al tempo stesso.
 Dracula è il Re dei Vampiri e ciò che contraddistingue emotivamente e moralmente l'essere umani è qualcosa che lui ha ormai quasi dimenticato e che disprezza apertamente, pur conservando gelosamente alcune delle memorie della sua passata vita mortale, come ad esempio la cara memoria della defunta moglie Maria. Per lui contano il Potere, la conquista, l'orgoglio e le occasionali battaglie che lo aiutano a sentirti più "vivo".  E' piuttosto difficile rendere in poche parole la complessità di questo personaggio.
 Un dettaglio curioso è che nei primi tre numeri la pelle di Dracula non viene colorata ma lasciata bianca: forse le intenzioni erano di creare un effetto cadaverico, però rendeva davvero male ed infatti il Conte passò presto ad un incarnato più naturale.

 A livello di poteri e caratteristiche, ci sono tutte quelle più classiche dell'immaginario vampirico: superforza, un potente mesmerismo, la capacità di tramutarsi in pipistrello, in nebbia, la capacità di scatenare tempeste e fulmini eccetera. Essendo il Signore dei Vampiri, Dracula ha anche un ascendente mistico su tutti gli altri vampiri che per quanto forte, non è però assoluto.
 Poi ci sono gli altri elementi tipici quali il bruciare alla luce del Sole, la vulnerabilità ai simboli religiosi, i paletti di legno, l'aglio (che impedisce ai Vampiri di mutare forma) e via dicendo.
 Sebbene tutto questo sia un bel corredo di poteri e indubbiamente pericoloso, appare chiaro come di fronte a diversi Supereroi, Dracula sarebbe svantaggiato e quindi sottolineo ancora una volta come Wolfman abbia scelto saggiamente di tenerli fuori dalle avventure del Conte, salvo rarissime eccezioni e per la precisione quattro: fra queste, quelle consistenti sono state lo scontro con il Dottor Strange (che può anche starci ed ha funzionato) e quello con Silver Surfer, che è stato invece piuttosto bizzarro.
 



 Gli altri personaggi fissi della serie sono di fatto antagonisti verso Dracula e che vogliono giustamente eliminarlo in quanto una seria minaccia per il mondo. Si tratta di un eterogeneo cast che comprende anche alcuni discendenti dei personaggi presenti nel libro di Bram Stoker.
 
  Abbiamo Quincy Harker, che è il figlio di Jonathan e Mina Harker e leader del gruppo di Cacciatori di Vampiri: ormai anziano, paralitico e non più molto adatto agli scontri diretti, Quincy ha però delle palle d'acciaio, una grandissima determinazione e l'esperienza maturata nel dare la caccia ai Vampiri ed a Dracula da quando aveva sedici anni. E' un fermo sostenitore nell'integrazione della tecnologia moderna in supporto ai metodi tradizionali, per combattere i Vampiri ed infatti utilizza diversi gadget per compensare la propria invalidità ed età avanzata. Possiede un grosso Pastore Tedesco chiamato Saint.

 C'è poi Rachel Van Helsing, che è la nipote del classivo avversario di Dracula, il Professor Abraham Van Helsing.  Resa orfana da bambina quando un redivivo Dracula ha sterminato l'ormai anziano Van Helsing ed il resto della famiglia, Rachel è stata salvata ed allevata da Quincy Harker, divenendo una cacciatrice di tutto rispetto. La sua arma di preferenza è la balestra.

 Frank Drake è un discendente di Dracula. E' indirettamente responsabile della liberazione di Dracula dallo stato di morte per impalettamento nel quale il Conte si trovava, durante gli eventi dei primi numeri della serie. Non ha alcun addestramento, ma compensa con un grande coraggio ed il rimorso per aver scatenato di nuovo Dracula nel mondo; c'è però da dire che le capacità le acquisirà sul campo.

 Ve ne sono altri più o meno minori, ma l'ultimo del quale voglio parlare è Blade.  Si, proprio quel Blade lì, il Cacciatore di Vampiri dei film con Wesley Snipes: la cosa vi potrà sorprendere ma il personaggio è nato proprio sulle pagine de La Tomba di Dracula, rimanendovi come parte del cast fisso.
 C'è però da spendere due parole su Blade, in particolare su quanto non c'entri un tubo con i film, infatti il Blade originale è un tizio molto capace ma che non combatte con le arti marziali ne usa spade varie: la sua arma principale sono coltelli fatti di legno di Teak, che svolgono la medesima funzione di un paletto ma più maneggevoli. Inoltre la differenza principale è che Blade non è un mezzo Vampiro: per quanto la sua origine sia simile a quella narrata nei film, l'unico beneficio che gli ha portato è l'essere immune al morso dei Vampiri ma per il resto è completamente umano, senza alcun superpotere.

Il personaggio di Blade fu ripescato durante gli anni 90 assieme ad altri durante un grosso evento riguardante il Ghost Rider dell'epoca: aggiornato nel look ed aggiungendo al proprio arsenale anche una spada, per il resto non differiva dalla sua versione originale. Nella seconda metà dei 90 tuttavia Blade subì il nefasto influsso di quegli anni: per renderlo più figo ed estremo, lo resero praticamente quello che viene mostrato nei film con Wesley Snipes (e come disgraziatamente accade in questi casi, i film iniziarono ad influenzare l'originale) ed è più o meno rimasto così ancora oggi.

 In generale le avventure di Dracula erano sì incentrate sul Conte stesso, tuttavia quasi sempre un largo spazio veniva dato alle vicende ed ai retroscena del resto del cast fisso ed anche ai personaggi minori intesi per apparire in quell'unica occasione. Wolfman ad esempio ci narra qualcosa di ogni vittima che Dracula miete, ci fa conoscere qualcosina di loro e le rende più tridimensionali, fa contare un pò di più la loro morte. Anche il brevissimo incontro del Vampiro con una anziana barbona, assolutamente insignificante all'interno della storia, può regalare dialoghi come questo.

 Dracula quindi si trova a muoversi attraverso le proprie ma sopratutto le altrui tragedie, in un ruolo principale o anche solo come semplice spettatore ed è questo l'elemento che ha reso interessante la serie, che l'ha salvata dall'essere una baracconata dandole successo.

In Italia la prima metà delle avventure del Conte venne pubblicata dall'Editoriale Corno (se non erro all'interno de Il Corriere della Paura), mentre durante i primi anni 90 la Star Comics riprese la pubblicazione dal punto in cui si era interrotta, dedicando a Dracula un albo a pubblicazione bimestrale (ed è quello che ho seguito io e con il quale ho conosciuto il personaggio).

 Purtroppo non mi risulta sia mai stata realizzata una ristampa completa in italiano, quindi l'unica soluzione veramente pratica è cercare la versione inglese disponibile online. Rimane una serie che consiglio a mani basse (posto che piaccia il genere) perchè aldilà della buona qualità rappresenta anche una parentesi del fumetto americano particolare e molto caratteristica.

18 commenti:

  1. Purtroppo no, nessuna ristampa anche perché sarebbe una cosa che prenderei al volo, ad esempio se proponessero questa run ne L'Integrale... la collana che ristampa interi cicli di storie.
    Mi piacerebbe riscoprire le origini di Blade, ma anche tutto il lato horror della Marvel (che poi appunto, come dici, sfocia nei personaggi come Ghost Rider).

    Moz-

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    1. Eh sarebbe bello.
      Per quanto relativamente minore, il lato horror della Marvel è davvero ricco di situazioni e personaggi, molti dei quali sono ricomparsi come ospiti ogni tanto nel corso dei decenni (specialmente quelli meno fuori posto nel contesto supereroistico, come il Figlio di Satana, Ghost Rider o anche l'Uomo Cosa).
      E' dal lato horror della Marvel che poi è saltato fuori tutto il grosso del lato mistico e soprannaturale, quindi di sostanza ne avrebbe tanta che meriterebbe come dici tu, delle ristampe.

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    2. Di recente hanno ristampato la storia di Roy Thomas che narra le origini di Dracula. L'ho presa l'anno scorso alla Feltrinelli. Se la cosa vi interessa X4

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  2. Molto interessante, purtroppo sui fumetti americani sono completamente a digiuno e quando trovo post ben scritti come il tuo mi ci butto sempre per sopperire in parte alle mie lacune.

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    1. Ti ringrazio molto, anzi se hai qualche domanda non esitare ;)

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  3. Ottima recensione! Consiglio a tutti, a questo proposito, di recuperare il film animato basato sul Dracula Marvel, tra l'altro uno dei primi lungometraggi fatto dalla Marvel Animation! E' quasi impossibile trovarlo in italiano ma in inglese è abbastanza semplice ed è veramente fatto bene!

    La Marvel pubblicò anche un bellissimo fumetto scritto e disegnato da Roy Thomas (in un suggestivo bianco e nero voluto) che narrava le origini di Dracula, della sua vita umana da Principe (non conte come si è sempre creduto XD) Vladislaus Draculia noto come "l'Impalatore" ovvero il personaggio storico rumeno che veramente ispirò il romanzo di Stoker. Si tratta di un fumetto affascinante perché, pur conservando il personaggio spietato senza scrupoli, fa vedere come al solito "i mostri non nascono, vengono creati" e come se Dracula era un mostro per alcuni, per altri era un eroe e un idolo. Memorabile la scena in cui un ladro entra nel castello di Dracula (senza sapere che vi risiede ovviamente) e trovatosi di fronte al Principe delle Tenebre lo saluta come un nobile e supplica perdono per averlo disturbato. Sopraggiungono allora le guardie intenzionate ad arrestare il criminale e Dracula le decapita tutte per poi invitare il ladro a fuggire libero. Alla domanda di quest'ultimo su perché abbia voluto aiutarlo, il principe risponde semplicemente che era irritato che le guardie non lo avessero salutato e non avessero chiesto il suo permesso di arrestare qualcuno nella sua casa.

    Non sapevo che la Marvel avesse avuto l'idea di Quincy Harker, figlio di Jonathan e Mina. Nel 2009 i discendenti di Bram Stoker pubblicarono un libro (bruttissimo a mio dire, lo sconsiglio vivamente) dove compare un personaggio così (cioè Quincy figlio di Jonathan e Mina) ma molto diverso per carattere e tutto.

    Io possiedo alcuni fumetti in cui Dracula e il Dottor Strange si scontrano e devo dire che sono molto belli. In quel periodo lo Stregone Supremo era gestito da un autore che aveva il pallino per le storie esoteriche/mistiche e gli riuscì veramente bene questo incontro. In realtà, c'è una storia dove Thor si scontra con una razza di vampiri (non ricordo se Dracula era coinvolto ma è possibile) e non mi dispiacque poi molto.

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    1. Il film animato giappo me lo ricordo molto bene ed ho scordato di citarlo. Era condensato ma piuttosto attinente all'ultimo arco narrativo del fumetto, inoltre il character designer era lo stesso dell'Uomo Tigre II.
      Il doppiaggio nostrano era un pò così così: doppiatori capaci ma le voci semplicemente non erano adatte ai personaggi, Dracula in primis, secondo me.

      La storia in bianco e nero che hai citato potrebbe essere parte di Dracula Lives.
      Purtroppo Dracula è stato in seguito resuscitato (letteralmente, visto che nell'ultimo numero viene distrutto) dopo la conclusione di questa sua serie e detto francamente, in tutte queste sue successive apparizioni mi ha fatto cagare.

      Riguardo Thor contro questi potenziali Vampiri, credo di non saperne nulla. Potrebbe o non potrebbe trattarsi di Vampiri veri e propri (trattandosi del Marvel Universe: hanno varianti di tutto), anche perchè dopo il periodo horror con questo tipo di cose la Marvel ha sempre fatto un gran casino :D

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    2. Non l'ho mai visto in italiano ma mi fido di te :) non sapevo la cosa del character designer, in effetti ha fatto veramente un lavoro eccezionale!

      Potrebbe essere e concordo che l'ultima incarnazione Marvel di Dracula fa schifo. Tra l'altro, per colpa di Sana Amanat (sì, ancora lei), rimossero ogni riferimento alla sua figura storica/vita passata come Vlad Tepes.

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  4. Neanche così ingenui i film della Hammer (ma fighi, però!), visto che oggi si crede che vampiro = Twilight... I danni fatti dalla Meyers... Ma lasciamo stare!
    Forse l'idea di inserire Dracula nel mondo Marvel nasce da quel periodo kitsch degli anni '70 (che ci ha regalato anche trashate come la Ragnomobile). Però che in un universo narrativo che contempla sia la tecnologia di Iron Man che la magia di Doctor Strange, i vampiri non sono così assurdi. Del resto ci sono poi Morbius e il capitano Jameson che diventa un lupo mannaro...
    Piuttosto, i supereroi che si tengono lontani da Boston... Un attacco criminale/extraterrestre/mistico minaccia New York? Eccoti gli Avengers, i FQ, gli X-Men che accorrono. I vampiri minacciano Boston? Eh no, lì io non ci andiamo mica, eh...

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    1. Twilight per fortuna ormai se lo stanno dimenticando, se non per prenderlo per il culo, come è giusto che sia. XD
      In effetti non so se "ingenui" fosse il termine giusto: è che avevano tutti gli elementi più classici che oggi appaiono appunto, classici come Dracula in abito elegante. Cose che il pubblico oggi conosce benissimo e che sono considerate superate, ecco.

      Io però non mi riferivo all'inserire vampiri nell'Universo Marvel: quelli ci stanno pure come generica carne da cannone. Io intendevo specificatamente Dracula, perchè un conto è un vampiro generico mentre un conto è lui: Dracula è un personaggio e che personaggio... non lo si può mostrare troppo inferiore alla media, cosa che però nell'Universo Marvel effettivamente lui è rispetto a molti super-esseri.
      Morbius e John Jameson comunque non sono soprannaturali (Morbius è un bel personaggio, però è pure anche abbastanza sfigato rispetto ad un vero vampiro, poveretto).

      Sulla preferenza geografica dei Supereroi, una volta mi è capitata l'occasione di domandare spiegazioni e sostanzialmente il motivo era semplice quanto banale: quando si veniva assunti come disegnatori o scrittori, in genere ci si trasferiva a New York perchè la Marvel ha sede lì. In pratica era molto più semplice scrivere e disegnare di luoghi ed abitudini che si hanno sotto gli occhi tutti i giorni, ovvero New York e Manhattan: ecco quindi perchè nelle storie i personaggi sono sempre stati quasi tutti concentrati lì.

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    2. Tra l'altro c'è anche Mr. Hyde (che non è il personaggio letterario, ma prende spunto).
      Comunque per la preferenza geografica, poi viene tutto ribaltato dal piano di Tony Stark per il post Civil War: un team di supereroi registrati dal governo per ogni stato.

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    3. Si, ricordo anche Mr.Hyde. ;)
      Per fortuna ai tempi di Civil War avevo già smesso non solo di comprare ma di seguire i fumetti Marvel da un pezzo, però mi tenevo informato: è una delle idee peggiori che la Marvel abbia mai avuto, infatti ha portato ad una amalgamazione di tutte le categorie di personaggio, li ha "globalizzati" in un certo senso, togliendo loro alcune delle loro caratteristiche distintive. Li ha resi tutti intercambiabili. Terribile, veramente terribile.

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    4. Il problema di fondo secondo me è di avere troppi personaggi da gestire. Tutti questi nuovi supereroi (molti dei quali francamente inutili) potevano stare tranquillamente in un universo separato da quello dell'Uomo Ragno, Cap, Iron Man... Invece li mettono assieme ai personaggi maggiori così che ne venga rafforzata la credibilità. Ma incasinando tutto l'universo Marvel.

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    5. Anche, ma il problema di Civil War è che ha distrutto tutte quelle implicite e pratica categorie di supereroe (con le loro altrettanto implicite regolette) che c'erano state fino a quel momento.
      Ad esempio prendiamo l'Uomo Ragno. L'Uomo Ragno è un Supereroe di tipo urbano, che si occupa principalmente di problemi e minacce a misura d'uomo: non va a abitualmente a salvare l'Universo o cose del genere. L'Uomo Ragno è anche un tipo normale e con problemi normali: i soldi, l'affitto eccetera. Non sarà mai ricco ne avrà equipaggiamenti super-tecnologici. L'Uomo Ragno è anche un solitario, non è tagliato per fare parte di un gruppo (e ci ha provato) e non lo sarà mai.
      Tutte queste cose prima erano delle implicite certezze che il lettore percepiva e che se voleva questo tipo di impostazione, seguendo l'Uomo Ragno poteva trovarla di sicuro.
      Guarda adesso l'Uomo Ragno durante gli ultimi anni: tutte queste cose sono andate a farsi benedire e l'Uomo Ragno è diventato un Vendicatore, lo hanno coinvolto in cose metafisiche-soprannaturali, in casini col multiverso, millemila versioni parallele che sembra diventato un franchising ed tante altre cose che all'Uomo Ragno non calzano. Non calzano per niente.

      E questa perdita di identità è capitata in un modo o nell'altro anche a tutti gli altri, culminando proprio con quella omologazione generale successiva a Civil War.
      Lì la Marvel è morta del tutto: ora sta solo marcendo.

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    6. In effetti avete espresso quello che è sempre stato il mio problema con i crossovers che alla Marvel e alla DC hanno esagerato fino alla nausea. Mettere insieme personaggi che appartengono a contesti così diversi è un bel problema e rischia di invalidarli. Come fanno, ad esempio, a sopravvivere villains minori in un mondo dove esistono eroi molto più forti?
      Riguardo l'Uomo Ragno sono d'accordo con quanto hai detto Alex anche se non sono del tutto contrario a trasportarlo in contesti diversi, se lo si sa fare: non vorrei mai che Peter entrasse nei Vendicatori ma ci sono state alcune storie piuttosto belle dove lo si è visto collaborare con loro. Così come ci sono state alcune storie dell'Uomo Ragno in contesti diversi dal solito (cosmico o mistico per esempio) ed erano belle storie.
      Il problema primario di Civil War secondo me è un altro e cioè aver riportato in auge la Dark Age. Uno dei motivi per cui preferisco la DC è che loro una storia del genere l'avrebbero fatta fuori continuity. E sarebbe stato molto meglio.

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    7. Si si ma collaborazioni o occasionali escursioni sono un conto e ci stanno: sono le classiche occasioni particolari o speciali che quando capitano sono anche belle. Gli occasionali cross-over e team-up sono quello che ha reso bello l'Universo Marvel.
      Un'altro conto però è appunto metterli stabilmente in contesti che non gli appartengono. Sempre usando l'Uomo Ragno, non mi puoi tirare una storia con cose come il Ragno Totem, Peter che fa il bozzolo mistico ed una famiglia di stronzi che non fa altro che viaggiare per le dimensioni a mangiarsi l'Uomo Ragno di turno: non me lo puoi fare, perchè mi vai a riscrivere le basi delle sue origini (stravolgendole, perchè l'Uomo Ragno è puramente scientifico) ed il posto del personaggio nell'Universo. L'Uomo Ragno non ha quasi peso all'interno dell'Universo Marvel, non è un individuo così importante e andava benissimo così.

      Si ecco, molte cose che hanno fatto alla MArvel nel corso degli ultimi 20 anni sarebbe stato davvero meglio fossero state fuori continuità, hai ragione. La DC ha il suo conteggio di cazzate all'attivo, però su questo non gli si può dire niente.

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  5. Salve Alex. Posso dire senza sembtrare esagerato che il tuo articolo è uno dei più belli e sensati che abbia letto negli ultimi anni? Concordo con tutto ciò che hai scritto, anche con le virgole come si dice e ti faccio i miei più vivi complimenti. Anch'io naturalmente amo Dracula e lo splendido lavoro fatto da Wolfman, Colan e Palmer (anche secondo me uno dei migliori inchiostratori).
    Comunque, volevo solo farti i complimenti (e oltre che a te li faccio anche ai commentatori). Un saluto!

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    1. Ti ringrazio davvero molto e scusa se rispondo con tre giorni di ritardo (apparentemente non mi è giunta alcuna notifica riguardo i commenti lasciati il 20 di ottobre).

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