Mattel ha dichiarato di aver raggiunto un accordo commerciale con la Olmec Toys per produrre e quindi integrare nei Masters of the Universe la linea di giocattoli di Sun-Man.
E chi cacchio è Sun-Man? Andiamo a vedere e commentiamo la cosa.
Una particolarità della linea di He-Man è stata che non ci sono stati personaggi a rappresentare minoranze etniche se non poche due o tre eccezioni, specialmente verso la fine della vita commerciale dei Masters.
Effettivamente la trovo una cosa abbastanza bizzarra ma non per questioni morali perchè chi se ne fotte: le ragioni sono più che altro logistiche.
Di personaggi abbiamo Jitsu, appartenente ai guerrieri di Skeletor ed alla fine Ninjor e Clamp-Champ: basta. Un po' poco soprattutto perchè di personaggi ai quali attingere, sia nei mini-comics che nel cartone della Filmation ve ne erano: io da bambino non ho mai capito perchè ad esempio non ci sia mai stato il pupazzetto dell'archeologo Melaktha ,che ogni tanto appariva nel cartone e che era appunto di colore.
Fu una scelta come dicevo bizzarra che comunque non inficiò particolarmente il successo dei Masters, però viene da domandarsi come mai alla Mattel non ci abbiano pensato.
Per me queste questioni rimangono circoscritte nell'ambito della logica commerciale e non morale, perchè ad un certo punto non è che devi per forza coprire tutte le etnie possibili in qualsiasi contesto: personalmente un imperativo morale del genere è una cazzata.
Ci stanno se nel contesto che si sta trattando ha senso ed è giustificato.
Per esempio è evidente come su Eternia la popolazione nera sia molto circoscritta geograficamente, quindi rara: bon, vuol dire che non ci sono tanti neri in giro quindi è tanto scandaloso che ci siano pochi personaggi di colore? A mio avviso no e non capisco il problema.
L'unico mio appunto rimane come ho detto la perplessità del perchè quei pochi non siano stati sfruttati commercialmente da Mattel, perchè sarebbero stati una aggiunta interessante.
Questo vale anche nell'ambito dei supereroi.
L'acquisire superpoteri è un evento eccezionale ed almeno sulla carta, raro. Se tu fai parte di una fetta di umanità che è per sua stessa ammissione una minoranza, cioè numericamente inferiore, è così sorprendente o scandaloso che per questioni di percentuale, a quelli della tua gente capiti meno di diventare supereroi e quindi meno comuni? A me sembra di no.
Comunque tornando agli anni 80, troviamo questa donna, Yla Eason che secondo le sue dichiarazioni è stata motivata a creare delle linee di giocattoli di colore dal suo bambino di 3 anni, il quale le disse di non poter essere un supereroe perchè He-Man era bianco.
Facciamo una pausa perchè mi sento di dover dire un paio di cose al riguardo. Io ho studiato pedagogia e psicologia infantile e sinceramente mi riesce molto difficile credere che un bambino di tre anni possa formulare un pensiero del genere: non dico impossibile, perchè ogni individuo è differente, ma è talmente improbabile che mi fa risultare davvero molto molto scettico (nello specifico, al 99% per me è una balla).
O si tratta di una balla messa lì come espediente di promozione commerciale oppure se il bambino ha detto veramente questo, gli hanno imboccato le parole e questo a mio avviso ha implicazioni piuttosto bruttine e che non mi piacciono molto (anche perchè implica la forte possibilità che discorsi del genere fossero comuni nel suo ambiente familiare).
Tornando a noi, la Signora Eason creò la Olmec Toys per produrre giocattoli sia per bambini che per bambine principalmente di colore, con lo scopo di promuovere l'orgoglio di se stessi.
Uno dei prodotti e quello che interessa a noi è Sun-Man, che praticamente è la risposta etnica ad He-Man, con il nome Sun-Man and the Rulers of the Sun.
La linea di personaggi di Sun-Man era composta da una vasta pletora di personaggi nello specifico una decina, dei quali solo uno era l'antagonista: il mostruoso ed animalesco Pig-Head.
Strutturalmente i pupazzetti di Sun-Man copiavano quelli dei Masters e di conseguenza risultavano compatibili con questi ultimi: elemento assolutamente positivo. Erano inoltre ben realizzati e con armi ed armature dal buon design, che li rendevano ottimi personaggi da soli ed ottime aggiunte se usati insieme ai Masters.
La caratteristica che più salta all'occhio però è che ad eccezione di un unico personaggio caucasico e biondo, tutti gli altri sono di colore o appartenenti ad altre etnie, tipo ispaniche o orientali.
Questo è un po' il dettaglio che mi stona.
Tecnicamente non ho nessun problema in merito a personaggi di etnie diverse ma penso che si sia ormai capito. Ciò che mi stona è questo modo di fare le cose e mi spiegherò meglio.
Una cosa successa nel panorama fumettistico durante i primi anni 90 fu che uno scrittore di fumetti, Dwayne McDuffie assieme ad altri artisti afro-americani fondò la casa editrice Milestone Comics, con la motivazione dell'essere scontenti di come le minoranze venissero poco rappresentate nei fumetti.
Praticamente crearono questo loro universo narrativo chiamato Dakotaverse nel quale le azioni si svolgevano nella città fittizia di Dakota City che aveva un'alta concentrazione di minoranze nella cittadinanza (rispecchiando città reali come Chicago o Detroit) e fondamentalmente tutti i supereoi erano neri.
Una cosa simile a Sun-Man.
Ora il mio problema con queste cose è che mi appaiono reazioni veramente infantili: secondo loro non ci sono abbastanza personaggi non bianchi quindi "allora mi creo il mio universo dove ci sono solo personaggi non bianchi. Pappappero!"
Oppure come Bender di Futurama nell'episodio quando minaccia di costruirsi il proprio casinò sulla Luna.
Mi suona così, perchè a conti fatti è una reazione che punta ad escludere: loro si percepiscono come esclusi e quindi si creano una cosa propria dove ad essere esclusi sono gli altri.
Io la trovo alla base molto infantile, molto immatura e che sebbene possa anche avere buone intenzioni, manda anche un messaggio sottointeso che non è bello ovvero "voi bianchi avete He-Man e noi abbiamo Sun-Man che è solo per noi"..... Capite cosa intendo? Non aiuta molto fatto in questa maniera.
Comunque a conseguenza della dichiarazione rilasciata da Mattel negli ultimi giorni, Sun-Man entrerà a far parte dei Master of the Universe (ancora non si sa di preciso il modo) e francamente mi sembra la soluzione migliore, forse quella che andava adottata fin dall'inizio.
Lo attendo da quando fu "leakato" un paio di mesi fa: dunque, sono con te riguardo il principio di base (sostanzialmente: una blaxploitation dei MOTU) ma ci sta anche quello come appunto c'erano certi film anni '70.
RispondiEliminaVista in quella chiave è pure una cosa simpatica.
Ma finalmente, ora che è ufficialmente un MOTU, trova un suo senso molto più completo, all'interno di un mondo più naturale.
Alcuni appunti sparsi:
- He-Man in sé era amato dai bro perché scuro di pelle, non proprio afro ma sicuramente molto più abbronzato;
- uno studio sui bambini ha dichiarato l'esatto contrario; anche le bambine di colore sceglievano sempre i bambolotti bianchi.
Moz-
Si, conoscevo la questione della pelle di He-Man ma non il fatto relativo alle bambine.
EliminaTra l'altro c'è un film che ritengo poco conosciuto di John Travolta che si intitola "Il Rovescio della Medaglia", che praticamente è un film sul pregiudizio ma in un universo alternativo dove i neri sono la maggioranza (da qui il titolo).
E c'è una scena di John Travolta che va al centro commerciale con figlio ed il figlio vuole comprare l'action figure del Superman di questo universo, che è ovviamente nero. E Travolta cerca di convincerlo a prendere un altro personaggio che è bianco, mentre il insiste che vuole il superman nero. Fondamentalmente non gliene frega una mazza che sia nero: il problema era tutto del genitore.
E' scena che quando anni ed anni fa l'ho vista mi è rimasta molto impressa e calza molto in questo discorso :)
Vero, perché l'essenziale è essere un personaggio che funziona, nato così senza che lo si stravolga troppo.
EliminaLa forza sta in questo.
Moz-
ma quindi la mamma del bambino era così ricca che PUF! creò una fabbrica di giocattoli dal nulla pur di accontentare il suo infante che voleva dei giocattoli abbronzati? Ho capito bene?
RispondiEliminaEd in caso perché è stata così scema da non comprargli invece tutti i LEGO sul mercato tra cui il mitologico "LEGO GRANDE"? :D
Seriamente, non conoscevo questa storia, dato che tutto quello che so sui Masters l'ho imparato da MikiMoz e dallo speciale di Netflix... e lì ovviamente di Sun Man non ci si accenna...
Beh, sul come abbia trovato la moneta necessaria non ti so rispondere: probabilmente come fanno molti in America ovvero con un prestito bancario.
EliminaCome scrivevo la storia del bambino la considero una balla fatta e finita: il classico genere di storia per spingere su certi tasti in modo da stimolare i genitori neri all'acquisto.
Anche perchè non è vero che non ci fossero mai stati personaggi di colore nei giocattoli: per esempio l'originale G.I.Joe aveva la sua versione di colore. Anche in Big Jim c'era Big Jack che era appunto nero (ed io ce l'avevo pure da bambino). E' vero che non ce ne fossero tantissimi, ma nessuno no.
Riguardo al Lego Grande..... mi sa perchè non aveva compiuto otto anni :D
sì, la storia del bambino è come quella dei gatti vegetariani: sappiamo tutti da chi arriva "la scelta"
EliminaA proposito: per Avatar 2 mi aspetto che i SJW impongano al regista di usare un avatar-Navii paraplegico, esattamente come è il protagonista durante il film... sai, no? Chi è nero sogna di giocare con bambolotti neri, le bambine artolese* con la Barbie in carrozzina... altrimenti che messaggio fai passare?
* parafrasando Lino Banfi: "Ken è tirolese"?
"Pocaonthas nello Spazio" non è mai stato nei miei interessi quindi non ci stavo pensando sopra, però ora che me ne fai riflettere, io invece butto lì l'ipotesi del Navii obeso.
EliminaLa cosa divertente è che Avatar fu accusato di essere razzista (the white saviour trope, you know) quindi se adesso volessero diventare woke per compiacere chi gli odia, peggio per loro
EliminaAh, conoscevo di sfuggita Sun Man. Io sono un patito delle linee "alternative" ai Masters Mattel (produttori come Remco, Sungold, Galoob ecc.) Ma se non sbaglio Sun Man non arrivò mai in Italia.
RispondiEliminaPotrei ricordare male, ma credo che la Olmec fece uscire anche una linea di simil Gi-Joe, basati sugli stampi di alcuni personaggi (i corpi) ma con teste originali rigorosamente "nere" e nuovi nomi. Mi pare si chiamassero "Bronze Bombers".
Può sembrare incomprensibile, ma il giusto orgoglio etnico può anche sfociare in una concezione di separazione delle culture. In effetti sono esistiti giocattoli, film e fumetti pensati appositamente per un pubblico nero in una sorta di apartheid culturale, stranamente non imposta dai bianchi ma auspicata dagli stessi neri, per cui i Bronze Bombers fanno in pratica le stesse cose dei Gi Joe, ma sono neri.
C'è naturalmente un'altra quota di afroamericani che invece auspicano l'integrazione... schematizzando, è la differenza che passa fra Malcolm-X e Martin Luther King.
Ma la vera domanda è: perché cxxxx i Masters origins, e magari pure i Sun Man, in Italia non arrivano nei negozi, che a me comprare su internet da fastidio?
P.S.: per quanto riguarda i fumetti, la cosa data da ben prima degli anni 90
Eliminahttps://en.wikipedia.org/wiki/All-Negro_Comics
Si può leggere qui
https://comicbookplus.com/?dlid=37543
Ossignur, non conoscevo questi Bronze Bombers così sono andato a vedere.... Sono davvero i G.I.Joe e sono davvero gli stessi stampi (ho appena letto che la Olmec li comprò da Hasbro).
EliminaRoba da matti.
Che poi tra virgolette è roba anche conveniente perchè a comperarne qualcuno da integrare coi veri G.I.Joe a qualche bambino avrà pure fatto comodo, però per giudicarli bisogna valutarli così come sono stati invece pensati, ovvero funzionare come linea di giocattoli indipendente: come linea di giocattoli indipendente è roba da matti.
Poi non è che i G.I.Joe non avessero già personaggi neri o di altre etnie, anzi.
Poi concordo su quello che dici.
Sulle linee alternative dei Masters non posso dire di esserne patito ma simpatizzante di sicuro, proprio perchè per esperienza personale sono state ottime aggiunte da integrare a questi ultimi. Avevo in mente di scriverci su qualcosa prossimamente.
Riguardo invece la domanda finale, ce lo chiediamo un po' tutti e ci speravamo un po' tutti: la realtà è che Mattel sia già scadente in distribuzione sul mercato nazionale, quindi figuriamoci su quello internazionale. Ci hanno rinunciato proprio.
Sì, però se non ho capito male in Inghilterra sono arrivati, e anche in Francia. E starebbero per arrivare in Spagna.
EliminaSu linee alternative, knock off o tarocchi dei Masters, che dir si voglia, qui trovi molta documentazione, ma ci vuole pazienza eh, ne han fatti a centinaia
https://knockoffcollector.tumblr.com/
Posso solo rispondere che le azioni commerciali di Mattel sono un casino.
EliminaLa storia della mamma col bambino mi ricorda questa:
RispondiEliminahttp://www.mtv.com/news/2085990/girl-campaigns-dc-comics-female-superheroes/
Per chi non ha voglia di leggere: una bambina di 11 anni avrebbe scritto alla DC Comics lamentandosi che non vi sono abbastanza supereroine.
Se quella bambina fosse davvero una lettrice accanita della DC come dice di essere allora non ha nulla di che lamentarsi, ci sono state dozzine di testate con protagoniste femminili negli ultimi anni, ogni parola di quella lettera è una classica argomentazione femminista sui fumetti, l'avrà scritta sicuramente la mamma, non trovo sospetto il vocabolario, che trovo piuttosto standard, ma le argomentazioni e il fatto che i suoi siano professori.
E la stessa cosa sicuramente è successa con questo qua. Usare e prendere di mira i bambini è una cosa che gli attivisti liberasti fanno spesso e sinceramente non capisco perché. Si è capito che non gli piacciono i bambini, soprattutto ai millennials, eppure ho letto molti tweet e articoli in cui i sinistroidi parlano di come i loro figli non apprezzino la società moderna perché è razzista/sessista/sticazzi o che piangono perché Trump è il presidente (quando lo era). È un bieco metodo per far leva sulla moralità generale utilizzando valori in cui non credono.
Io non ho mai avuto il bisogno di avere una serie a fumetti, cartoni o film con protagonista un personaggio che mi rappresenti in tutto e per tutto, non sono così narcisista da richiedere la mia rappresentazione nella cultura popolare. Quello che tutte queste menate sulla diversità e l'inclusione dicono a me è che certe persone sono così narcisiste che non possono nemmeno godersi qualcosa se non si trovano al centro di tale cosa.
La divisione di pubblico in categorie non fa bene all'integrazione e alla tolleranza ma sempre meglio del black washing ovvero quando si prendono personaggi bianchi e gli si fa diventare neri. Quindi ben vengano i Sun-Man ma giù le mani da Re Grayskull e Andra! E anche tutti gli altri.
Effettivamente pure io che non sono mai stato un lettore DC, so che a supereroine la DC è sempre stata messa meglio della Marvel, sia come popolarità che come gestione in solitaria. Una lamentela del genere concordo che fosse sicuramente una cazzata, anche senza leggere il link.
Elimina"La divisione di pubblico in categorie non fa bene all'integrazione e alla tolleranza ma sempre meglio del black washing ovvero quando si prendono personaggi bianchi e gli si fa diventare neri. Quindi ben vengano i Sun-Man ma giù le mani da Re Grayskull e Andra! E anche tutti gli altri."
Si e concordo, però io vado addirittura oltre, non ritenendo per forza obbligatorio inserire a forza la diversità in ogni contesto, nel senso che non trovo nemmeno obbligatorio inventarsi ed inserire personaggi nuovi apposta, solo per quella motivazione.
Sun-Man è un discorso diverso perchè qua si integra un qualcosa che già esisteva e sembrava nato apposta per essere una cosa sola.
Sul discorso narcisismo mi attacco anche al discorso "Barbie" accennato da Andrea e quello citato da Moz, che tutto insieme diventa un argomento molto articolato ma che in soldoni si può tradurre con "i bambini giocano anche per fantasticare di essere ciò che non sono"
Concordo su tutto, virgole comprese X4 e in particolare
Elimina"Si e concordo, però io vado addirittura oltre, non ritenendo per forza obbligatorio inserire a forza la diversità in ogni contesto, nel senso che non trovo nemmeno obbligatorio inventarsi ed inserire personaggi nuovi apposta, solo per quella motivazione."
Non potrei essere più d'accordo anche perché in certi casi queste aggiunte non hanno nemmeno senso logico e creano dei buchi narrativi. Per esempio: in Thor hanno fatto diventare Heimdall nero pur di mettervi la diversità, ma Heimdall è una divinità del pantheon scandinavo, scandinavo non etiope o swahili, quindi come può esserci un nero tra gli dei vichinghi?! E come se non bastasse per fare questo cambiamento hanno dovuto eliminare la parentela tra Sif ed Heimdall dato che per la prima è stata scelta (giustamente) un attrice bianca... stessa cosa che è successa ai fratelli Storm nel reboot dei Fantastici 4. Oppure ancora nella serie TV Krypton hanno fatto diventare il Generale Zod nero, ignorando completamente la logica che se Krypton è sotto un sole rosso allora è impossibile che gli autoctoni sviluppino una pigmentazione subsahariana dato che le radiazioni di un sole rosso sono troppo deboli. Nel primo caso è la storia a parlare e nel secondo caso è la scienza. Ma per chi sappiamo noi sono entrambe razziste..
Dovrebbero farti presidente. I tuoi discorsi sono oggettivamente LA VERITA'
RispondiEliminaTi ringrazio, ma la verità è molto impopolare quando si tratta di elezioni :D
EliminaA parte il personaggio che si chiama Digitino (omioddio...), ma Space Sumo non è un po' ambiguo per chi cerca di fare un'operazione di bieco politicamente corretto?
RispondiEliminaEstremizzando il Dakotaverse, quasi mi sorprendo che nessuno abbia pensato all'arianoverse, dove sono tutti alti, biondi e con gli occhi azzurri. In fondo Capitan Padania non ci ha offerto abbastanza spunti perculativi.
Su Space Sumo: in che senso?
EliminaMi cogli impreparato su questo Capitan Padania, che forse ho pure sentito nominare ma l'avrò ignorato bellamente XD
Hai presente Capitan America, no? Immaginatelo in versione leghista. Non è una battuta, c'erano dei fumetti dove Capitan Padania, tutto verde e con lo scudo, affrontava dei terroristi mediorientali che volevano attentare alla vita del senatùr Umberto Bossi. Meraviglioso.
EliminaChiaramente.
EliminaNon potevo aspettarmi di meno XD