DEVILMAN (1972)

Con questo concludo la "trilogia" dei cartoni horror della mia infanzia.  Gli altri due sono Fantaman e Bem.  Ultimo ma non meno importante è Devilman, il celebre Uomo Diavolo, nella sua versione oggi tanto bistrattata, a mio parere completamente a torto.

 Go Nagai creò Devilman e ne venne fuori un manga di successo. Qualcuno poi disse "facciamone una serie animata".

 Come fai a prendere una storia violentissima come quella di Devilman per trarne un cartone animato? Io ti risponderei di rinunciare direttamente all'idea, ma quel che fecero fu di stravolgere completamente tutto: andiamo a vedere come.

 Nell'odierna catena dell'Himalaya è ibernata la Tribù dei Demoni, una specie morfologicamente eterogenea e geneticamente instabile (per usare degli eufemismi) che ben prima dell'avvento della razza Umana dominava la Terra. Senzienti ed intelligenti, i Demoni però non svilupparono mai una società basata sull'aiuto reciproco e sulla collaborazione, in quando non ne avevano la necessità: ciascun Demone era talmente potente fisicamente e/o mentalmente da non dover temere nessun'altra creatura vivente sulla Terra, a parte i propri simili. Quello che si sviluppò fu un'esistenza basata sulla prevaricazione e la legge del più forte con in cima il Demone più forte di tutti, nello specifico il Grande Zenon: l'autorità esercitata da Zenon permette ai Demoni di vivere con un minimo di organizzazione e coesistenza, ma resta comunque una società crudele.

 Ibernatisi a causa dell'Era Glaciale (non si sa esattamente quale Era Glaciale), i Demoni si sono risvegliati nell'era moderna e del tutto intenzionati a riprendersi il pianeta da quegli insignificanti primati che hanno trovato ad infestarlo. Zenon però vuole agire in modo cauto, quindi decide di mandare un agente che si dovrà mescolare fra gli Umani, impararne i punti deboli e poi iniziare ad agire come elemento di disturbo.

 Akira Fudo e suo padre sono in vacanza sull'Himalaya e per loro sfortuna vengono scelti dai Demoni: vengono fatti precipitare in un crepaccio e sommariamente uccisi dai tre Demoni che trovano ad accoglierli. Questi tre poi combattono alla morte fra di loro ed al sopravvissuto viene assegnato l'incarico di agente fra gli Umani: questo Demone è Devilman. Fondendosi con il cadavere di Akira, Devilman ha così acquisito una forma umana perfetta ed una identità di copertura per agire in incognito, come richiesto da Zenon.

 "Akira" ormai orfano viene accolto dai suoi zii, i Makimura, fra i quali c'è Miki, la figlia maggiore: il carattere fiero ma anche dolce di Miki impressionano Devilman, il quale gradatamente inizia a sentirsene attratto in un modo assolutamente nuovo ed imprevisto. Il piano di Zenon era di mandare un Demone ad integrarsi ed imparare e sotto un certo aspetto fu un successo, di certo non però come il Signore dei Demoni si aspettava: a Devilman incominciava a piacere il vivere in quella maniera e sopratutto gli piaceva vivere vicino a Miki, senza molta voglia di iniziare a portare terrore e calamità sulla razza Umana e quindi i piani dei Demoni rimanevano in stallo.

 L'azione violenta del Demone mandato a dare una svegliata a Devilman, non fecero altro che provocare la reazione di quest'ultimo al fine di proteggere Miki: il risultato fu la nomea di traditore per il nostro Uomo Diavolo e di avere una condanna a morte sulla propria testa. Per difendere Miki, Devilman si era automaticamente inimicato la sua stessa specie e di conseguenza, altro non gli rimane che combatterla.

 Insomma, molto diverso rispetto al manga.

Anche l'aspetto di Devilman è differente, infatti è meno mostruoso, più colorato ed eroico. Sulla trasformazione molto coreografica e sulle tecniche annunciate che utilizza, posso fornire una spiegazione: l'anno precedente era arrivato sugli schermi un personaggio che riscosse immediatamente un successo spaventoso e che sarebbe diventato un'icona dell'immaginario del Giappone, ovvero Kamen Rider. Questo telefilm vedeva il protagonista trasformarsi (ed era anche la parte clou di ogni episodio) e le mosse che faceva avevano un nome, più o meno come lo saranno in seguito le armi dei Super Robot; la Toei non fece altro che fregare queste caratteristiche e piazzarle sul loro Devilman animato.

 Tra l'altro una delle caratteristiche di Kamen Rider era di andare in motocicletta: è un caso se Akira Fudo e praticamente qualsiasi personaggio nei cartoni degli anni 70 aveva la motocicletta? Secondo me no.  Tuttavia qualcuno dietro a Kamen Rider doveva essersi incazzato, perché in seguito fu proprio per evitare ulteriori similitudini col personaggio che la Toei fece modificare il design di Mazinga Z, eliminando la moto ed introducendo l'Hover Pilder.

 Tornando a Devilman, anche lo svolgersi della storia era completamente differente, acquisendo la formula canonica del "nemico della settimana" (in Giappone in genere ogni episodio di qualsiasi anime era a cadenza settimanale) e tranne rari casi erano episodi autoconclusivi. Furono introdotti anche personaggi come diversivo comico, nello specifico il Preside della scuola ed il mitico e sfigatissimo Professor Alfonso.

 E' anche assente il personaggio di Ryo Asuka (e di conseguenza Satana: Zenon è il capo supremo dei Demoni, qui) anche se durante la serie venne introdotto il personaggio di Himura: si tratta di un altro  Demone che come Devilman si è fuso con un corpo umano e che in incognito da diversi grattacapi al nostro eroe. L'aspetto ed il vestiario di Himura ne fanno un chiaro omaggio a Ryo Asuka.

 Questa serie come accennavo è divenuta quasi istantaneamente denigrata a cominciare dai primi anni 90, quando cioè arrivarono per la prima volta il manga originale e la coppia di OAV basati su quello: sostanzialmente la serie animata si era rivelata ciò che era, ovvero una versione tremendamente edulcorata del personaggio. Anche se sulle prime anche io la pensavo così, ho in seguito concluso di non essere d'accordo e di ritenere invece la serie animata come qualcosa di valido.
 Oltretutto chi mi conosce sa appunto che in genere seguo la filosofia del "Se non puoi adattare qualcosa come si deve, meglio lasciare perdere", tuttavia mi è capitato di fare qualche rara eccezione e Devilman figura fra queste.

Akira/Devilman e la sua soluzione diplomatica preferita: le cinghiate

 Ciò che salva questo Devilman è ironicamente proprio il suo stravolgimento, perché non abbiamo la storia originale cambiata qua e là a cazzo per stemperarla, ma bensì un approccio semplice quanto interessante: il ribaltamento totale.

 Qua abbiamo l'esatto inverso rispetto al manga: non più l'uomo che diventa Demone, ma un Demone che deve vivere fra gli esseri Umani. E' un punto di vista opposto ed una evoluzione del personaggio altrettando differente ma appunto, non meno interessante. Nel cartone si assiste chiaramente ad una evoluzione del personaggio e del suo carattere, partendo dall'essere prevaricatore ed incline a risolvere le questioni con la violenza a maturare piano piano divenendo più umano. Anche a livello di obbiettivi c'è un graduale cambiamento: Devilman inizialmente lotta solo per difendere sé stesso e Miki, fregandosene bellamente degli altri. In seguito allarga questa sua protezione all'intera famiglia Makimura e verso la fine della serie a tutte le persone che fanno parte della sua vita quotidiana.

 A parte questo, seppur lontano dai livelli del manga e pur con la presenza di parentesi leggere, non si tratta certo di un cartone animato da educande: il Devilman animato è pieno di gente morta ammazzata e mutilata nelle peggio maniere: ci sono di frequente momenti di legittimo horror e Devilman stesso non si fa problemi a fare a pezzi gli avversari, pestarli selvaggiamente ed in alcuni casi, anche a torturarli.

 Ricordo quando una Demone chiamata Iyammon cercò di uccidere Miki succhiandole il sangue: Devilman la prese e dopo averla legata appesa ad una trave, la torturò frustandole un capezzolo con lo scopo di far uscire un altro Demone nascosto allo scoperto.

 "No ma quel Devilman era una bambinata" Ma andate affanculo va!

Si si, proprio una bambinata, guarda....

 E' tutto questo che a mio parere rende questa versione una caso rarissimo, dove pur essendo un disastroso adattamento e che non rappresenta assolutamente il Devilman vero e proprio, riesce tuttavia a risultare talmente intrigante come idea da acquisire un'individualità propria: ha dopotutto segnato un'epoca ed è stato lui ad incontrare sul grande schermo Mazinga Z, dando il via a quello che oggi verrebbe definito un "universo condiviso" dei personaggi di Go Nagai.

 Lui non un insulto a Go Nagai. Lui non è una cagata. Lui non è una bambinata. Lui non è Devilman.

 Lui è UN Devilman e penso che questo gli vada almeno riconosciuto.

Penso sia stato uno dei momenti più epici della mia infanzia

Per concludere un paio di note curiose. 1- Esiste una versione del manga dove ricalca la versione televisiva ma mischiando alcune cose dell'originale. 2- Nell'edizione italiana il doppiaggio ha sofferto l'atroce limitazione di avere appena tre doppiatori a fare tutti i personaggi (Massimo Corizza, Beatrice Margiotti e Renato Montanari) ai quali va il plauso di essersi fatti un culo così per ottenere il risultato più decente possibile, viste le condizioni.