Caspita, è un bel po' che non tornava l'Angolo della Casa Blu (che ricordo è la rubrica su quelle cose che mi hanno fatto talmente incazzare che userò un linguaggio assolutamente scurrile, anche più del solito), però questa merita.
Mi e' capitato di vedere un video di un americano appassionato dell'Italia e che descrive agli stranieri degli aspetti ed usi del nostro paese che possono essere di aiuto nel caso si voglia visitarlo: dice cose vere e che gli stranieri ignorano, quindi nulla di ridire su questo ragazzo.
Una delle cose che ha detto è che in Italia la conoscenza della lingua inglese è in generale molto scarsa e quindi di tenerlo presente. E' la verità quindi anche qui non ho nulla da dire, anche perchè non è questo ragazzo che mi ha fatto incazzare.
Sotto ai commenti ho invece beccato uno che spiegava come in Italia ci sia una scarsa conoscenza dell'inglese perchè SFORTUNATAMENTE abbiamo dei doppiatori eccellenti, quindi da bambini ci becchiamo le cose in italiano invece che tutto sottotitolato come in molti altri paesi.
Sottolineo come sfortunatamente non lo abbia scritto fra virgolette, quindi era convinto di quel che diceva, non era ironico.
Prima che qualcuno dica subito che non ha torto, gli tiro un ceffone con l'invito di rifletterci un attimo sopra.
La situazione che mi sono istantaneamente immaginato quando ho letto quella cosa sono stato io da bambino durante gli anni 80, assolutamente incapace di usufruire di qualunque cartone animato, telefilm o film prima di aver potuto imparare a leggere, quindi non prima di avere 5 o 6 anni (e questo solo a patto di essere, a 5 o 6 anni, abbastanza fluente nella lettura da star dietro ai sottotitoli).
Quindi prima di 5 o 6 anni minimo non avrei mai conosciuto niente delle cose che mi hanno dato una infanzia felice e coltivato l'immaginazione già in tenera età, se le cose fossero state come auspicava quel pirla elevato al cubo.
Oltre a questo diciamo che il doppiaggio è una delle cose delle quali abbiamo sempre potuto essere orgogliosi all'estero e aggiungerei meritatamente, quindi mi sta sulle balle che venga bollato come una cosa negativa dai soliti pirla che disprezzano il proprio paese. Ma andate a cagare in mezzo ad un cespuglio di ortiche.
Ma roba da matti! (Mike Bongiorno cit.)
Ma roba da matti! (Mike Bongiorno cit.)
Non posso ringraziarti abbastanza per questo articolo! Io del doppiaggio sono sempre stato grande appassionato (potessi tornare indietro lo avrei fatto come mestiere). I puristi anti-doppiaggio sono sempre stati sulle balle anche a me. Per i tuoi stessi motivi. Vorrei vedere quanta gente andrebbe al cinema se ci fossero veramente i sottotitoli. Ma poi come se l'economia non fosse abbastanza in crisi.. volete eliminare pure questo mestiere?
RispondiEliminaIl doppiaggio in Italia dovremmo tenerlo come le cose sante visto che una volta era il mezzo che assicurava la bellezza dei nostri film. Rimpiango infatti i tempi in cui gli attori italiani non capaci (quindi tanti...) erano doppiati, rendeva i film molto più godibile. Una delle ragioni per cui non digerisco la filmografia italiana moderna è che non c'è un attore che abbia una voce da cinema (tanti non sanno manco parlare italiano, solo in dialetto e la dizione vocale non sanno cosa sia). Invece purtroppo permettiamo spesso che sia profanato da celebrità in cerca di soldi facili (specie nei film d'animazione) o, ultimamente, da youtubers. Cosa che a me ha sempre dato molto fastidio anche solo per evidente mancanza di rispetto ai professionisti. Ricordo per esempio Gladiatori di Roma (quel pastrocchio italiano in 3D del 2012 mi pare) dove giustamente Massimo Corvo (una leggenda del settore) protestò che non fu invitato alla premiere del film ma la talent di turno (Belen) sì. Il nepotismo e il celebrocentrismo che prevalgono sull'effettivo talento mi sono sempre stati antipatici.
Che poi purtroppo anche il doppiaggio nostrano come qualità sta declinando: di voci memorabili prima ne trovavi a secchiate, oggi sono molte di meno.
EliminaPerò è sempre una tradizione oltre che una utilità che deve rimanere (e poi può sempre migliorare di nuovo).
Poi che due coglioni con questo inglese: c'è da impararlo ma prima serve imparare l'italiano prima di tutto.... E visto quel che sento/leggo in giro, ve ne è più bisogno che mai.
Assolutamente d'accordo: il doppiaggio, come l'adattamente (e qui azzardo: anche un adattamento localizzato) è ciò che fa ARRIVARE davvero un'opera ad un pubblico di lingua e cultura diversa.
RispondiEliminaNoi ci siamo appassionati a cose straniere, facendone dei cult, proprio per il doppiaggio.
Oh, se uno vuole imparare l'inglese, il francese o il giargianese, lo studiasse :D
Moz-
Infatti.
EliminaIo son disponibile per lezioni di polentese, se serve :D :D :D
Guardo allargo pure la questione: quanti prodotti ci perdiamo perché non c'è volontà di fare questo lavoro? Serie interessantissime mai arrivate in Italia, quindi manco i sottotitoli. Libri che sono fermi in America (ho scritto alla Fanucci per chiedere che traducessero l'ultimo romanzo scritto da Matheson prima di morire, che ha completato dopo ben 40 anni, e mi hanno risposto merda!)
RispondiEliminaMa per fortuna che abbiamo il doppiaggio. Certo, a volte prende cantonate (ricordi "l'auto-che-era" a Futurama?), ma meno male che c'è!
Non è la prima volta che vengo a sapere di libri mai tradotti pur essendo ormai vecchi di decenni, ma scoprirne di nuovi è sempre un'esperienza che stordisce.
EliminaComunque sì, a livello editoriale per motivi che non comprendo, ci sono lacune di ciò che all'estero sono ormai dei classici ed è ancora più incomprensibile quando si pensa che hanno tradotto Twilight.
Vabbè, io trovo impensabile che sia stato scritto, Twilight...
EliminaBeh, è la prova che sei sano di mente, semmai te ne fosse servita una :D :D
EliminaIo sono un pigro e guardo le cose doppiate. Però davvero ultimamente si sentono delle voci così incapaci che ti fanno accapponare la pelle. E abbiamo pure perso Claudio Sorrentino...
RispondiEliminaChe brutta notizia.
EliminaSi, purtroppo c'è stata una caduta di qualità del doppiaggio in anni recenti: su questo sono d'accordo ed è innegabile. Se non altro c'è sempre la possibilità che nel tempo si rialzi il livello come prima.