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sabato 12 giugno 2021

L'ARMADIO DEL BIG JIM

 


Big Jim è stata una linea di giocattoli molto amata qui in Italia ed essendo nato nel 1978 ho fatto in tempo a godermi una buona parte di ciò che aveva da offrire. Ci sarebbe molto da dire su tutti i pro ma anche di alcuni contro di questa fantastica serie di pupazzini, ma non è l'argomento di questo articolo, bensì di un mio caro ricordo personale che coinvolge anche Big Jim.

 Mio nonno materno era una di quelle persone che sapevano mettere le mani un po' ovunque: ti aggiustava la lavatrice, ti creava una nuova presa elettrica, metteva a posto i rubinetti, si inventava marchingegni... insomma aveva quella cultura generale nel "fai da te" che era relativamente diffusa fra le persone della sua generazione, anche perchè risultava necessaria e ti semplificava la vita (e francamente creava individui meno incapaci di quelli di adesso, dove per legge non puoi mettere le mani da nessuna parte).
 La sua punta di diamante però era la falegnameria, che è poi anche stato il suo settore lavorativo per diversi anni: se davate del legno a mio nonno, vi costruiva quel che volevate.
 
 Ad un certo punto verso la fine del millennio, una cartoleria atorica del mio quartiere chiuse i battenti e mi capitò di poter comprare alcuni fondi di magazzino e nello specifico alcuni set di vestiti/equipaggiamenti di Big Jim (nel magazzino c'era molto molto di più da raccattare e di varie linee di giocattoli, ma senza dilungarmi troppo vi basti sapere che all'epoca non avevo in alcun modo lo spazio materiale dove mettere altro, quindi rimase lì).
 Il set da scalatore/spia, quello da Legione Straniera, quello mimetico, quello da sommozzatore eccetera.
 All'epoca mio nonno aveva ormai ampiamente passato i 70 e per alcuni problemi di salute aveva smesso con i lavori artigianali, tuttavia avendo bisogno di un posto dove mettere quegli equipaggiamenti (il concetto di prendere giocattoli per lasciarli nelle scatole onestamente non mi è mai appartenuto), riprese in mano i suoi attrezzi e costruì un armadio a due ante, in scala con Big Jim ed è quello che potete vedere nelle foto.

 

Mio nonno suddivise l'interno in scomparti in maniera che ogni set avesse il suo spazio e non si mischiassero insieme. Poi ci mise anche una sbarra di metallo che percorreva tutto l'armadio in modo da appenderci le parti di vestiario. Insomma, come in un armadio vero.
 Ovviamente per questioni di spazio, come si vede nella foto alla fine negli scomparti vi finì più roba di quella prevista, ma ci è stata lo stesso.
 L'armadio è anche molto solido, perchè essendo vecchia scuola, mio nonno soleva usare assi di legno vero, non truciolati o compensati vari.... il che rendeva le cose che faceva un po' pesanti ma ce ne voleva per danneggiarle.


Anche se mio nonno visse ancora molti anni, questo fu il suo l'ultimo lavoro e rappresenta per me un tesoro preziosissimo ed un ricordo di una persona alla quale ho voluto un mondo di bene.

18 commenti:

  1. bei ricordi! Anche mio nonno materno era bravo nei lavori di falegnameria, provenendo da una famiglia di carpentieri navali!

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    1. Caspita! La carpenteria navale doveva essere un ambito molto interessante.

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    2. detta così sembra chissacchè, in realtà costruivano barche da pesca (e comunque era sempre roba di cui io non saprei nemmeno da dove iniziare!)

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    3. Beh, però saper costruire adeguatamente una barca deve avere un grosso lavoro dietro (idrodinamica, galleggiamento, impermeabilità eccetera), quindi tanto di cappello ;)

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  2. Non c'è niente che abbia più valore di qualcosa a cui siamo legati per i ricordi che ci rammenta.

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  3. Era davvero molto bravo. Hai condiviso un bel ricordo :)

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  4. Bellissimo ricordo. Mi hai ricordato molto mio padre, che pure lui non stava fermo un attimo e passava giornate intere in cantina a creare oggetti, e anche un amico di famiglia che alle medie mi aiutava sempre coi lavori di educazione tecnica. Ed essendo splendidi ricordi, ti ringrazio!

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    1. Lieto di averti riportato alla memoria dei bei ricordi. Allora saresti andato d'accordo con mio nonno :)

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  5. Tuo zio senza una lira rifaceva meglio pure il Garpez originale...

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    1. Mio nonno.
      Comunque chissà, forse ci sarebbe riuscito davvero XD

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  6. Meraviglioso, davvero!
    Hai tirato fuori un bellissimo ricordo, dalla tua memoria.
    Penso che tanti di noi condividano vissuti analoghi, di nonni/zii tuttofare e applicazioni delle loro abilità ai nostri giocattoli :D

    Moz-

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    1. Eh guarda, ti confesso che quando tempo fa ho scritto questo articolo, qualche lacrima è scesa (beh, più di una).
      Comunque ora capisci meglio quando dico che per me il costruire, modificare roba eccetera, è roba di famiglia :D

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  7. Ho qualche anno in meno di te e purtroppo ho vissuto solo il tramonto di questa linea 😭
    A 5 anni mi hanno regalato un Ken (di Barbie) credendo che fosse la stessa cosa ma va be', questa è un'altra storia.

    Ma che spettacolo questo armadio! Un vero tesoro, hai detto bene!
    Avendo avuto nonni-poco-nonni, a me 'ste cose le faceva il mio vecchio. Non roba così dettagliata ma ricordo con piacere un bel fortino per i miei cow-boy e indiani (quelli in stile soldatini), con cancelli e porte che si aprivano veramente, tutto in legno vero, come scrivi tu.
    Purtroppo è stato buttato o bruciato... chissà se ho qualche foto 🤔

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    1. Spero tu riesca a recuperare qualche foto se esiste, visto che sembra essere un bel ricordo.

      Quella del Ken confuso col Big Jim è atroce: è un po' al livello del ricevere la Polystation invece della Playstation perchè "ma si, tanto è uguale" XD

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  8. Un pezzo d'artigianato di cui andare fieri! 😍
    Vero quello che dici: io ho avuto mio nonno calzolaio che sapeva fare "miracoli" rendendo nuove delle scarpe portategli da riparare, e mio papà che era un genio con legno e soprattutto con ferro battuto/saldato. 👍

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    1. Ti ringrazio molto, infatti ne vado fiero ;)
      Quella del ferro battuto è un'arte mi ha sempre affascinato e che oggi è decisamente non comune.

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