I bei vecchi film horror di una volta, a volte così semplici ma anche così creativi.
Partiamo subito col puntualizzare un dettaglio. Wishmaster è un film diretto da Robert Kurtzman, il quale..... beh sostanzialmente la sua occupazione a quanto mi risulta è sempre stata quella del trucco ed effetti speciali: un bravo professionista nel campo, perchè nel corso della sua carriera ha partecipato ad una valanga di film di un certo pregio, ma prima di Wishmaster come regista aveva avuto una sola esperienza ed in un filmetto di bassa lega. Qui si dimostra molto bravo, forse troppo perchè abbiamo qui un titolo che per stile potrebbe essere considerato tranquillamente un film di Wes Craven e qui si inizia a sospettare la magagna, perchè il buon Wes ne è il produttore: pur dando il beneficio del dubbio a Kurtzman, visto il risultato viene d'obbligo avanzare l'ipotesi che in realtà Craven non si sia limitato semplicemente a produrre.
Precisato questo, passiamo alla storia.
Il film pesca dalla mitologia medio-orientale e per la precisione nella figura del Genio o per meglio dire, del Djinn e specificando subito che non sia affatto lo spirito della lampada che esaudisce i desideri o meglio, esaudisce i desideri ma in maniera tutt'altro che positiva.
La razza dei malvagi Djinn è prigioniera in una zona fra i mondi, una sorta di limbo, un non-luogo dal quale non possono fuggire e se ciò accadesse dominerebbero l'Universo, in quanto dotati di poteri magici molto vicini all'onnipotenza. Solo un Djinn è relativamente libero e se evocato concederà alla persona tre desideri: una volta soddisfatto il terzo ed ultimo desiderio, il divieto che imprigiona gli altri Djinn verrà annullato ed essi saranno liberi.
Va da sè che grossomodo questo è ciò al quale gira intorno il film: non esprimere il terzo desiderio nonostante le macchinazioni del Djinn e cercare di sconfiggere quest'ultimo.
Il Djinn è un antagonista decisamente interessante, sia riguardo la sua caratterizzazione che le sue limitazioni: possiede come detto la quasi onnipotenza, ma è vincolato ad utilizzarla solo per soddisfare i desideri altrui (può comunque usare delle piccole e deboli magie, ad esempio per mascherare se stesso, ma sono niente rispetto al suo vero potenziale) e per questo è incredibilmente carismatico, affascinante (in forma umana almeno), persuasivo ed ingannatore: potrebbe schiacciare il mondo con un dito, ma è costretto ad abbassarsi nel mercanteggiare in meschini desideri con una razza che lui vede come insignificante e disprezzabile.
L'aspetto più azzeccato a parer mio è come il Djinn soddisfa i desideri, perchè in un modo o nell'altro cercherà sempre di rivoltarli contro chi li ha espressi, facendo leva su come sono stati formulati. Per fare un esempio pratico, potreste chiedere al Djinn "Desidero visitare un altro pianeta" ed il Djinn questo desiderio l'esaudirà, ma non come ve lo siete figurato ed aspettato voi: vi teletrasporterà su un pianeta qualsiasi ad esempio Mercurio, così come siete in quel momento, senza tuta spaziale ne altro, con le ovvie conseguenze. Contrattualmente parlando, il Djinn ha soddisfatto il proprio obbligo realizzando alla lettera il vostro desiderio, ma voi intanto siete morti malissimo.
Il Djinn è tuttavia obbligato a soddisfare i desideri, anche quelli a proprio danno, sebbene non possa uccidersi da solo: non può essere mica così facile, no? 😂
Essendoci Wes Craven dietro a questa pellicola, abbiamo un sostanzioso numero di attori noti e meno noti nell'ambito dell'horror, che in Wishmaster troviamo a ricoprire ruoli maggiori o semplici camei, il più riconoscibile di tutti Robert Englund, Freddy Krueger in persona. Se vogliamo considerarlo un cameo, appare anche la statua del demone Pazuzu.
Il film nel complesso è godibile ed originale: la storia parte e procede dritta fino alla fine senza tempi morti o rotture di balle, lasciando lo spettatore con la curiosità di vedere quale prossimo desiderio il Djinn si troverà a soddisfare e come lo pervertirà in qualcosa di orrendo, inoltre è un horror dove c'è il classico mostro e questo lo ritengo sempre un grosso punto a favore. L'attore Andrew Divoff fa un fantastico lavoro nel rappresentare la creatura sia in forma umana che al "naturale" sotto un pesante costume e trucco (tre ore e mezza per applicarlo ed una e mezza per toglierlo... che pazienza): senza togliere niente al contributo di tutte le altre persone che hanno partecipato, mi sento di affermare che senza Divoff il film sarebbe uscito decisamente meno bene.
Sul lato degli effetti speciali, il film è zeppo di effetti pratici molto ben fatti e senza fare troppe anticipazioni, già nei primi minuti di film ce ne tirano addosso una vagonata assortita: credo che chi se ne è occupato si sia divertito tantissimo, mole di lavoro assurda a parte. Purtroppo parliamo anche degli anni 90 e facevano capolino i primi orridi effetti speciali in CGI, di conseguenza sono presenti anche qui ma utilizzati in una manciata di scene e con molta parsimonia.
La critica all'epoca lo stroncò e francamente è un ennesimo caso che mi conferma come quello del critico è un mestiere assolutamente parassitario. Se non altro al botteghino il film portò a casa il triplo del budget speso, quindi dal punto di vista commerciale Wishmaster fu un successo, tanto da avere tre seguiti anche se va detto come gli ultimi due siano di qualità bassa e da evitare (Divoff non vi partecipa e da sola è una ragione sufficiente).
Che dire, come al solito ne consiglio la visione o almeno di dargli una possibilità 👍😉
Non ne avevo idea, e mi sorprende, che Wishmaster non sia stato apprezzato dalla critica: è un film ben fatto e con una trama originale, con una risoluzione soddisfacente. Ho anche visto Wishmaster 2, non era male, ma un po' fotocopia del primo.
RispondiEliminaGuarda ha sorpreso anche me e perfino c'è chi criticò gli effetti speciali: cose davvero incomprensibili.
EliminaSi, il secondo è godibile: evita i successivi.
Ottima recensione come sempre! Vorrei condividere qualche chicca sull'attore protagonista (o antagonista) giusto perché mi è sempre piaciuto. Sapevate che il suo vero nome è Andrei Danilovich Divov e che in realtà è mezzo russo e mezzo venezuelano? Ha anglicizzato il nome per comodità del pubblico (e dei produttori), una pratica piuttosto comune ad Hollywood.
RispondiEliminaNel 2014 Andrei ha creato una birra artigianale a cui ha dato appunto il nome di Djinn's Hellabrew! Ha poi venduto i diritti di distribuzione della birra a una compagnia internazionale e ha dato tutti i guadagni in beneficienza. Un altro caso di attore spaventoso sul set ma dal cuore d'oro nella realtà X4
Urca!
EliminaEh beh, conferma un po' la regola che gli attori che fanno ruoli negativi sono in genere ottime persone nella realtà.
L'aneddoto sulla birra poi è fantastico :D
Ci avrei messo questo slogan "Djinn's Hellabrew e desidererai di berne un'altra" :D :D :D :D
Ricordo solo una scena , quella dell’avvocato con il il suo cliente in prigione.
RispondiEliminaIl cliente ad un certo punto lo manda a fottersi perché deluso da una sua risposta.
E il genio esaudisce il suo desiderio.
Mi sto ancora chiedendo come seppur andando contro le regole fisiologiche / anatomiche sia possibile realizzare quello che succede in quella scena -:)))
Da incubo!!!
Ricordo quasi niente di quel film, ma son sicuro che non mi fosse dispiaciuto.
Ciao
Ciao Max. Sono abbastanza sicuro che quella scena è nel 2: conoscendo il modo in cui il Djinn esaudisce i desideri, sarà successo in maniera truculenta e possibilmente fatale XD
EliminaHai ragione l’ho trovata su YouTube
Eliminahttps://youtu.be/-4vFeXre93w
Sai che confermo ricordo solo quella scena.
E pure del due?!
Adesso ho il dubbio di non aver visto manco l’uno.
Ciao
un'ottima scusa per andarlo a vedere allora :D
EliminaSai che non ricordo se questo film l'ho visto oppure no?
RispondiEliminaMa se c'era Englund probabilmente sì. Dovrò recuperare.
Bello l'aneddoto su Divov.
Recupera, recupera ;)
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