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lunedì 25 gennaio 2021

ANGOLINO DEL MODELLISMO - SUPER MINI-PLA ZAMBOT 3 + SCHEDA TECNICA (ULTIMA PARTE)

  




ZAMBOT 3

Finalmente siamo arrivati alla conclusione, parlando dello Zambot 3 in persona.
 Partiamo con una descrizione e qualche informazione del mezzo e poi andiamo a parlare del modellino.
Nota: A differenza dei robottoni Nagaiani che abbondano di informazioni in alcuni casi inutili (ad esempio chi se ne frega di quanto è la circonferenza del collo di Mazinga Z), negli altri robottoni le informazioni sono diametralmente molto molto più scarse. Ho riportato tutti i dati esistenti e se ce ne sono di più, allora sono semi-sconosciuti pure ai giapponesi. 😂

 Prima di partire con la scheda tecnica, voglio spendere due parole sui tre componenti dello Zambot che abbiamo visto, iniziando col dire che li considero fra i migliori nell'ambito dei robottoni e questo per il modo nel quale sono stati gestiti durante la serie.  Ognuno dei tre componenti ha un ruolo preciso e durante la serie questo viene per lo più rispettato: Lo Zambo Ace combatte direttamente, lo ZamBull lo supporta a distanza con l'artiglieria pesante mentre lo ZamBase si occupa dei rifornimenti e dell'analisi del nemico. L'impressione che sia ha guardando la serie è che in Zambot i suoi componenti servano effettivamente a qualcosa e che lavorando in squadra possano cavarsela bene anche senza unirsi. E' un dettaglio che ho apprezzato e meritava di venire sottolineato, perchè in diversi altri robottoni componibili questo non è presente.

SCHEDA TECNICA


Lo Zambot 3 è il risultato della combinazione dei tre mezzi da combattimento Zambo Ace, ZamBull e ZamBase, ottenendo un robot gigantesco ed incredibilmente potente.
 Assieme alla triplice astronave King Biar, lo Zambot è la summa dell'alto livello tecnologico raggiunto dagli abitanti del pianeta Biar, surclassando in potenza, durabilità e prestazioni qualsiasi cosa mai costruita sulla Terra ma sotto molti aspetti anche dagli alieni di Gaizok.
 Pesantemente orientato sul combattimento ravvicinato è dotato di una enorme forza fisica, dimostrando di poter sollevare oggetti pesanti oltre le 100.000 tonnellate, ma è incerto quale sia il suo limite; è anche molto più veloce nei movimenti dello Zambo Ace, nonostante sia due volte più grande di quest'ultimo. 
 


Monta dei potenti generatori antigravitazionali che gli permettono di sollevarsi da terra e rimanere stabilmente sospeso in aria, oppure di volare mentre i propulsori sulla schiena gli forniscono la spinta necessaria (non è noto a quale velocità massima possa volare lo Zambot3, ma si può assumere che raggiunga velocità supersoniche).  Il campo gravitazionale creato dai generatori è tale da conferirgli abbastanza stabilità da ingaggiare battaglia in mischia sospeso in aria, come se fosse sulla terraferma. 

 
 Una volta assemblato, lo Zambot 3 viene manovrato dall'abitacolo dello Zambo Ace; dall'abitacolo dello ZamBull vengono monitorati i sistemi tattici e di manutenzione, mentre dall'abitacolo dello ZamBase il sistema dei sensori e gestita la distribuzione dell'energia. 
 Il sistema di controllo dello Zambot 3 è però richiede determinati requisiti per venire adeguatamente padroneggiato da parte dei piloti, la principale delle quali è una mente giovane: 15 anni di età è infatti l'apparente limite massimo oltre al quale non è più possibile imparare a padroneggiare lo Zambot. A prescindere dal metodo di addestramento utilizzato per imparare a manovrare il robot, solo una mente giovane ancora in formazione è abbastanza ricettiva da poter venire condizionata in modo che il pilotare risulti come una reazione naturale: è possibile essere addestrati a pilotare lo Zambot anche da adulti, ma le prestazioni del robot risulteranno inevitabilmente inferiori.
    





Altezza: 60 metri
Peso: 700 ton
Potenza: 30.000.000 CV
Alimentazione: Motore a Ioni
Massima profondità: 7000 metri
Velocità massima: Mach 5

 Come tutti i mezzi costruiti sul pianeta Biar, lo Zambot 3 è incredibilmente resistente e solo armi di incredibile potenza posso arrivare ad arrecargli dei danni.
  Oltre la massima profondità di 7000 metri il robot inizia ad accusare progressivamente danni sempre più gravi dovuti alla pressione: nonostante questo, lo Zambot 3 ha dimostrato di poter raggiungere i 9500 metri di profondità per pochi secondi, prima di dover riemergere per scongiurare una sicura implosione.




ARMAMENTO:


Arm Punch: Vedi ZamBull.

Bull Missiles: Vedi ZamBull.
 
Zambot Graps: Sono una coppia di corte spade che lo Zambot estrae dall'interno delle braccia. Anche se la forma fa subito pensare al Sai, si tratta di un'arma differente in quanto al centro ha una lama affilata da entrambi i lati invece di una punta conica come il Sai. Utilizzati sempre in coppia, i Graps sono l'arma principale dello Zambot ed il computer da battaglia possiede un ampio numero di movimenti e prese pre-programmati per utilizzarli al pari di un essere umano. 
 Sono estremamente resistenti mentre le lame affilate abbastanza da perforare e tagliare senza problemi quasi tutto: solo l'impatto con corazze blindate più spesse di un metro e mezzo hanno provocato la rottura della lama.
 Ciò che rende versatili gli Zambot Graps è la possibilità di unirsi per le impugnature, trasformandosi   in armi differenti.
  -Zambot Brow: Una volta unite, le impugnature si estendono fino ad ottenere un'asta alta quasi quanto il robot stesso, con uno Zambot Grap attaccato ad ogni estremità.
   -Zambot Cutter:  Una delle lame centrali si ritrae completamente nell'impugnatura, mentre quella opposta si allunga di tre o quattro volte, ottenendo così una spada lunga.
 Va detto che sebbene una volta uniti la forma degli Zambot Graps cambi, la resistenza e l'affilatura restano le medesime.

Buster Missiles: I moduli a croce posizionati ai lati delle ginocchia del robot montano quattro lanciamissili ciascuno. Una volta attivati, entrambi i moduli iniziano a roteare ad alta velocità, sparando a ripetizione coi lanciamissili.

Zambot Buster: Gli stessi moduli a croce che contengono i Buster Missiles posso essere staccati e lanciati a mano dallo Zambot come delle grosse lame rotanti. Possiedono un sistema di navigazione che permette loro di agganciare e dirigersi sul bersaglio, per poi tornare in fra le mani dello Zambot. il bersaglio.  Come modalità alternativa di attacco, quando gli Zambot Buster colpiscono il bersaglio, le cariche esplosive dei Buster Missiles esposti vengono fatte detonare.

Moon Attack: E' l'arma definitiva dello Zambot e che viene solitamente utilizzata per finire i Mecha Burst.  Dopo averle posizionate all'altezza della testa, dalle mani dello Zambot 3 viene emesso un fascio di energia che va a raccogliersi sulla mezzaluna, per poi venire rilasciata contenuta in un campo di forza a forma di falce lunare: questa inizia a volare in circolo intorno al bersaglio, moltiplicandosi a fino circondarlo. Dopo un paio di secondi le falci lunari convergono violentemente sul bersaglio, riunendosi nella falce originale che lo trapassa da parte a parte, disintegrandone la materia al proprio passaggio e fatto questo si disperde. Siccome ritrovarsi un grosso buco a forma di mezzaluna nel corpo è un danno piuttosto catastrofico, a quel punto il Mecha Burst salta completamente in aria.

Armi opzionali e dispositivi:
 
Lo Zambot è dotato degli stessi dispositivi in possesso dei suoi tre componenti Zambo Ace, ZamBull e ZamBase.

Cannone a Ioni: Anche se non si tratta esattamente di un'arma studiata per l'utilizzo da dello Zambot ma piuttosto una soluzione improvvisata, il robot è in grado di connettersi con il Cannoni a Ioni del King Biar ed fare fuoco. Una volta separato dall'astronave, il Cannone può essere collegato allo Zambot grazie ad una presa di alimentazione posta sotto la corazza del petto: il robot ha energia sufficiente per un solo colpo, che la prosciuga completamente. 


Includo questo video che non ho fatto io preso da un videogioco, che mostra tutte le armi dello Zambot, incluso un piccolo sorpresone alla fine che da piccolo mi avrebbe fatto schizzare contro il soffitto.





IL MOTORE A IONI

 E' il sistema che alimenta lo Zambot ed il resto della tecnologia di Biar.  Ognuno dei tre componenti possiede un Motore a Ioni ed una volta concluso l'agganciamento, questi iniziano a funzionare all'unisono generando una quantità spropositata di energia, necessaria al robot per potersi muovere e combattere.
 Potrei tentare di spiegare come funziona la teoria di una cosa del genere, però non essendo il mio campo non voglio rischiare involontari (e secondo me inevitabili) strafalcioni scientifici.
 Piccola curiosità - In anni recenti è stato costruito un prototipo funzionante di generatore a ioni, anche se parliamo di un modello dimostrativo, realizzato cioè solo per far vedere come il processo si possa effettivamente provocare e verificare. Per il momento tuttavia si deve ancora iniziare a studiare come renderlo efficiente per un eventuale utilizzo pratico, in quanto per adesso produce meno energia di quanta viene impiegata per azionarlo. E' però bello scoprire che dopo tutti questi anni, il sistema di alimentazione dello Zambot 3 si è rivelato qualcosa di concreto e non la solita supercazzola da fantascienza.   

IL MODELLINO


E' bellissimo! Recensione finita.
 No, sto scherzando, però è bellissimo sul serio.
Per combinare i tre kit nello Zambot è necessario aggiungere alcune parti e toglierne parecchie, ma non prendetela assolutamente come una lamentela: viste le dimensioni dei singoli kit era impensabile ottenere una buona trasformazione diversamente, a meno di non volere qualcosa di molto fragile e con molti più compromessi. Uno Zambot che si trasforma esiste ma è un tipo totalmente diverso di prodotto. 
 I tre kit si connettono fra loro in maniera assolutamente salda ed il risultato finale è tecnicamente e visivamente spettacolare: confrontato con i kit che lo compongono, lo Zambot è gigantesco e dai suoi 18 centimetri di altezza troneggia sia sullo Zambo Ace che sui gunpla di scala 1/144.
 


 La posabilità del modello è qualcosa di assolutamente soddisfacente e praticamente può assumere qualsiasi posa statica o dinamica che vi possa venire in mente, anche metterlo seduto sul cesso a leggere il giornale  (non sto scherzando: volendo il modello sarebbe abbastanza snodato da riuscirci  😂).
 Naturalmente va specificata una cosa che vale per qualsiasi modellino: non è fragile però non è nemmeno un giocattolo e di conseguenza va messo in posa con un minimo indispensabile di delicatezza.

  Arrivando agli accessori, sono quelli inclusi negli altri kit, ovvero le armi e due paia di mani con attaccatura a sfera.

 Per le armi abbiamo la coppia di Zambot Graps ed un'asta alla quale unirli all'estremità per formare lo Zambot Blow. Abbiamo poi lo Zambot Cutter che è uno spadone a due mani veramente grosso e cattivo. Per finire ci sono i due Zambot Buster da attaccare ai lati delle ginocchia (una cosa che nemmeno in Giappone hanno mai capito, è da dove saltino fuori visto che sullo ZamBase non si vedono)

 Riguardo alle mani, un paio consiste in semplici pugni chiusi che avete già visto usati sullo ZamBull, mentre il secondo paio merita un discorso più lungo perchè presentano soluzioni tecniche singolari. Per cominciare questo secondo paio di mani ha i pollici mobili (a sfera) ed uno snodo al polso che permette alla mano di piegarsi in alto fino a 90 gradi. Oltre a questo le rimanenti quattro dita sono sganciabili e sostituibili con le varie opzioni incluse per ottenere diverse pose. 








 CONSIDERAZIONI FINALI

 Il punto debole di questo modellino ed in generale dei Mini-Pla è che non possiede snodi in policap come i gunpla, ma si tratta di plastica contro plastica: hanno comunque un'ottima tenuta, ma con una durata inferiore rispetto al policap. Tradotto in parole povere: se ci giocate troppo, gli snodi rischiano di diventare molli relativamente in fretta.
 Il policap è un materiale a metà fra la plastica e la gomma, usato per gli snodi nei modellini di Gundam ed altre serie: è un ottimo materiale ed in genere garantisce buona tenuta ed articolazioni durevoli.
 La coppia di mani modulari sono un'ottima idea ma le dita intercambiabili si attaccano per frizione, che non è un sistema particolarmente sicuro al 100%: nella mano destra della mia copia infatti le dita cascano a soffiarci sopra. 
 L'unica applicazione di colore necessaria è stato l'azzurro sulla copertura della bocca. Avrei voluto cromare le lame delle armi, però al momento mi manca il materiale necessario, quindi sarà qualcosa per il futuro: per adesso stanno bene anche così.  



 Tirando le somme, sono assolutamente contento e mi ha dato molta soddisfazione sia lavorarci sopra che vedere il risultato finito.  Lo consiglierei a mani basse se il prezzo incredibile al quale l'ho trovato fosse quello standard, ma purtroppo non lo è.
 
Finalmente siamo arrivati alla conclusione: è stato uno "sforzo produttivo" superiore al solito, ma penso ne sia valsa la pena.

14 commenti:

  1. Meraviglia nella meraviglia. Non sono pratico con queste cose ma dire che n'è valsa davvero la pena. Peccato solo per i materiali e la resistenza

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    1. E' effettivamente una cosa che non mi spiego, anche perchè la marca è la stessa dei modellini di Gundam, quindi perchè non usare la stessa soluzione tecnica? Uno dei tanti misteri della testa dei giapponesi.
      Comunque essendo un modellino, alla fine deve fare da soprammobile: è come una statuetta col vantaggio che puoi cambiare posizione ed equipaggiamento come e quando ti pare. Quindi per carità, alla fine lo si muoverà comunque poco e di conseguenza il rischio di smollare le articolazioni resta basso: però se lo facevano come i Gundam il rischio era ancora più basso, ecco.
      La voglia di giocarci un po' a volte viene :D :D :D

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  2. Ciao Alex, congratulazioni. Io ne ho presi due, ed è da un pò che sto cercando qualcuno che ha tinto la parte della bocca del colore giusto. Mi piace molto come è venuto, e quindi ti chiedo se puoi darmi delucidazione di come, con cosa e con quale colore tinteggiare la bocca dello Zambot.
    Grazie e complimenti di nuovo.

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    1. Ciao e grazie innanzitutto per il commento e per i complimenti.

      Il colore l'ho ottenuto miscelandone due, che però fanno parte (come tutti i colori che uso) di un set prodotto per Warzone/Mutant Chronicles: considerato che non li producono più da venti anni, non credo che dicendoti i nomi ti aiuterei in alcun modo (comunque sono Semai Blue e Bauhaus Blue).
      Ti avrei anche fatto volentieri una foto dei barattoli ma al momento sono fisicamente indisposto, quindi vedrò di descrivere.
      La base è un azzurro cielo molto chiaro (quasi celeste), che ho scurito leggermente con un blu puro. le linee invece le ho tratteggiate con una matita pastello blu (col vantaggio che fino a quando non gli dai su il trasparente, basta una passata di dito per cancellare il pastello, nel caso di errore).

      Immagino che tu ne abbia presi due per la doppia esposizione: il kit in effetti lo merita ;)

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    2. Ah, dimenticavo: ho usato colori acrilici ed a pennello.

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  3. Grazie a te per la risposta Alex.

    Il punto è che io non ho dimestichezza con acrilici e tinteggiatura dei Gunpla e simili.
    Però avevo pensato di tinteggiare il muso con un pennarello tipo marker per Gunpla e poi passare una spruzzata di flat opaco per rendere il tutto meno, diciamo plastica economica.
    Potresti consigliarmi qualcosa che si avvicini al tuo?

    Ho acquistato due kit in modo da avere tutti gli elementi compreso lo Zambot 3 completo, e fanno la loro grandissima figura in vetrina.

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    1. Visto che il pezzo della bocca è veramente minuscolo, l'idea del marker è decisamente valida. Ora non ho un'idea precisa di quando costi un gundam marker, ma credo potresti ottenere il medesimo risultato con un uniposca, nel caso costasse meno.
      Il trasparente opaco è esattamente quello che ho usato io alla fine su tutto il modello, proprio per levargli quell'effetto plastica. Anche per quello non è necessario che tu compri roba apposita o di marca se trovi alternative più ecomoniche e popolari: io uso bombolette di trasparente acrilico comprate al brico, tanto per dire.
      Se in queste cose però sei alle prime armi, ti consiglio di fare qualche prova, specialmente con lo spray, prima di lavorare sul modellino.
      In genere per lo spray devi stare sui 20 centimetri di distanza e dare un paio di passate rapide, da sinistra verso destra. A costo di essere pedante lo ribadisco: fa delle prove su qualche oggetto o pezzo di plastica così da farti la mano e l'occhio su come agisce la vernice, poi quando ti senti fiducioso e pronto, passa al modello. ;)

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  4. Alex non so come ringraziarti. Per quanto riguarda l'uniposca ci avevo pensato anch'io. Solo che devo trovare il colore giusto, non troppo chiaro ne troppo scuro. Per il trasparente, credi che il rosso del busto diventi un po più acceso, anche senza passare del rosso sopra? Cosi lo trovo un po smorto.

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    1. No, specialmente con il trasparente opaco. Qualcosa la potresti ottenere col trasparente lucido, perchè facendo diventare la superficie appunto lucida, potrebbe dare l'illusione di brillantezza.
      Però se come mi dici ti manca l'esperienza in queste cose, ti sconsiglio di cimentarti in cose come ricolorazioni anche parziali (la bocca ci sta: è un pezzo minuscolo. Le parti rosse invece sono più grandi e se non vengono fatte bene, si notano.), specialmente se lo hai già montato.

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  5. Perfetto, grazie ancora Alex per le dritte. Cercherò di fare qualcosa di buono con Uniposca, Marker nero e Flat opacizzante.
    P.S.: Domanda banale, ma ovviamente prima marcare le linee e tinteggiare il mento, e poi l'opacizzante,giusto?
    Grazie ancora

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  6. Grande il team-up tra Daitarn e Zambot!

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    1. Decisamente. C'è anche quello dove fanno la combo ma a tre, assieme al Trider G7

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