E' interessante come una volta, quando ero molto molto più giovane e più o meno fino al 2010, queste informazioni le si sapeva in pochi. Adesso per un motivo o per l'altro (spesso modaiolo) sono più diffuse ma comunque non così complete, quindi eccomi qua a parlare di quello che fu la prima bozza di quello che alla fine divenne il celeberrimo Mazinga, perchè prima della Superlega Z e dell'Acciaio di Jeeg, c'era il Ferro: Iron-Z
Come vuole la "leggenda", un giorno Go Nagai era bloccato nel traffico e gli ingorghi in Giappone probabilmente devono essere cose atroci, dove hai tutto il tempo per conoscere gente, per sposarti e nei casi più gravi per diventare nonno. Oggi probabilmente l'ingorgo giapponese sarà la fiera dei cellulari, tablet e tutte cose bellissime per passare il tempo, ma quando lo Zio Go era bloccato nella sua auto, all'alba degli anni 70, il destino degli sfortunati come lui era di smerigliarsi le parti basse o il più amato seppuku. Ci passò imbottigliato tanto di quel tempo da mettersi a fantasticare sulle peggio boiate, fra le quali una: se alla mia auto spuntassero le braccia e le gambe, io potrei liberarmi da questo inferno maledetto.
Da qui gli venne l'idea di un robot gigante pilotato direttamente dall'interno ed al riguardo voglio sottolineare come fino a quel momento il modo di concepire i robot contemplasse solo due opzioni: funzionamento autonomo o controllo a distanza.
Nagai buttò giù un primo canovaccio e consisteva nel seguente.
C'era questa squadra speciale tipo pattuglia, con base all "Istituto di Sviluppo del Progetto Iron Z" diretto dal Professor Akagane; in questa squadra c'era Sayaka Umi e Susumu Kaze, che pilotava il robottone Iron-Z (costruito da Akagane) tramite la moto Pilder. L'avversario era il Dottor Hell che dall'Isola di Rodi voleva conquistare il mondo coi suoi mostri meccanici.
Insomma, a parte il Dottor Hell, tutto il resto era completamente diverso da quanto conosciamo e diciamola pure tutta molto sinceramente: Nagai aveva praticamente preso la Pattuglia Scientifica di Ultraman (1966) mischiandola con Kamen Rider (1971) e nel frullatone risultante ci aveva inserito la propria idea di robot. Senza troppa sorpresa, così com'era non andava bene per nulla ed infatti in modo graduale l'idea subì diversi cambiamenti.
Per cominciare, vennero introdotte l'Energia Fotoatomica ed il minerale Japanium dal quale veniva forgiata la Super Lega Z, incorporando queste idee in quella del robot: Iron-Z, che era inizialmente un semplice robot fatto di acciaio, divenne quindi qualcosa di speciale, un vero e proprio super robot. Fu poi abbandonata l'idea della squadra speciale per i motivi già detti e venne dato un robot anche a Sayaka, l'Iron-A.
Così andava già meglio ed allo studio di animazione Toei l'idea andava bene: si presero accordi con una emittente televisiva, la Fuji TV ed il progetto entrò ufficialmente in fase di sviluppo con ulteriori cambiamenti.
Per citarne alcuni, il nome del robot fu poi cambiato in Energer-Z, Susumu Kaze divenne Koji Kabuto, il Professor Akage divenne il Professor Yumi e Sayaka sua figlia; il merito della costruzione del robot, la scoperta dell'Energia Fotoatomica e della Lega Z passarono infine dal Professori Yumi ad un nuovo personaggio: il Professor Juzo Kabuto, nonno di Koji.
Infine, fu chiesto dalla Toei di eliminare l'elemento della motocicletta, che portò all'invenzione dell'Hover Pilder ed un conseguente cambiamento nel design di alcune parti del robot, rinominato alla fine Mazinga Z.
E' anche abbastanza buffo pensare che di lì a poco Mazinga cominciò a stare molto stretto a Nagai, perchè il successo di quello che era concepita come una leggera opera secondaria, assorbì molto del tempo che il mangaka avrebbe voluto dedicare a progetti in corso che gli interessavano molto di più, tipo Devilman.
Torniamo ad Iron-Z.
Esteticamente l'Iron-Z era già quasi identico a Mazinga, differendo nelle piastre pettorali dalla linea più arrotondata e negli elementi che coinvolgevano il sistema di pilotaggio. Esiste anche una variante dove il robot ha sul petto una singola, grossa piastra, che ricorda quella che in futuro verrà usata nel Grande Mazinga.
Come accennato sopra, Iron veniva pilotato tramite una motocicletta che si incastrava nella testa: per permettere ciò, il robot era dotato di una rampa montata sulla schiena che richiamava vagamente un mantello. Chinandosi ed orientando l'inclinazione della rampa, Iron-Z rendeva quindi possibile alla moto di inerpicarsi fino alla testa per effettuare l'agganciamento.
Sono certo che starete pensando a quanto questo sistema suoni scomodo, estremamente pericoloso e poco pratico: avete ragione e non c'è alcuna attenuante che tenga.
La testa infine presenta una corona molto più corta rispetto a quella di Mazinga (perchè evidentemente stare a cavalcioni in cima ad un robottone non era già abbastanza pericoloso) e sebbene il volto ad una prima occhiata sembri identico, in realtà presenta sottili differenze qua e là.
Come sia possibile pilotare un robot utilizzando i comandi di una moto, non so proprio immaginarlo, tuttavia esiste un sottile riferimento nel manga di Nagai, nel quale Juzo Kabuto afferma che pilotare l'Hover Pilder sia facile quanto guidare una moto.
Inizialmente era anche più piccolo di Mazinga Z, misurando 12 metri di altezza per 20 tonnellate di peso, poi lo hanno ingrandito.
Sebbene all'epoca Iron-Z non abbia mai fatto alcuna apparizione e quindi combattuto, è appurato che possieda grossomodo le medesime armi iniziali di Mazinga Z.
Iron-Z finalmente vede un po' di azione per la prima volta quando nel 2008 appare nel manga semi-parodistico Mazinger Angels, come robot di una delle protagoniste.
In questa versione è mostrato come piuttosto potente e possiede anche l'Iron Cutter di Mazinga Z, in aggiunta alle armi base. La moto Pilder è stata completamente ridisegnata e per agevolare l'agganciamento col robot possiede un rampino a forma di pugno atomico, che spara da dietro il fanale anteriore ed è attaccato tramite una catena: roba folle 😂
Il design di Iron-Z è divenuto più conosciuto negli ultimi 15 anni ma con il suo successivo nome "Energer-Z", con il quale è stato prima prodotto come Soul of Chogokin da Bandai nel 2007 in occasione dei 40 anni di carriera di Go Nagai, mentre successivamente una versione di Energer-Z è apparsa nell'anime Shin Mazinger Z - The Impact, che io personalmente sconsiglio vivamente.
Pur riconoscendo l'assurdità complessiva dell'idea e che perfino da bambino avrei obbiettato sul buon senso di un sistema di aggancio del genere, confesso che Iron-Z mi piace molto, infatti fra i miei modelli pur dopo tutti questi anni Mazinga Z manca ma Iron no. Sarà che ho un debole per i prototipi, per le bozze scartate, per gli esclusi ed a volte mi piace fantasticare su come sarebbe stato se fossero state mantenuti quelli, invece dei personaggi che abbiamo poi conosciuto.
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